About Me
La prima formazione del gruppo (Balducci, Bordi, Tarantelli) nasce nel 1998 come cover band e si distingue per il suo repertorio innovativo: rivisitazioni degli eclettici brani della folk singer americana Ani Difranco.
Nel gennaio 2004 The Pincers iniziano a creare brani propri ed intensificano il lavoro di registrazione, sia in modo indipendente che presso studi qualificati.
Dal 2004 al 2006 partecipano a molti concorsi nazionali, arrivando sempre alle finali.
Nel Giugno 2006 il gruppo viene selezionato fra 64 concorrenti e vince il concorso nazionale "Il Rock è Tratto" a Savignano sul Rubicone (RN).
Domenica 18 giugno The Pincers suonano all'apertura del concerto di NICCOLO' FABI nella piazza centrale di Savignano sul Rubicone.
Lo stesso mese, in aggiunta ad un'intensa attività live nei locali della zona, il gruppo è stato selezionato e si è esibito in apertura del concerto dei MEGANOIDI e dei CAPPELLO A CILINDRO per l'edizione 2006 della manifestazione "Gulliverock", presso l'Università Politecnica delle Marche. Nel Gennaio 2006 i The Pincers autoproducono il loro primo cd "Solo un rifugio momentaneo" e iniziano un'intensa attività di promozione in radio (Radio Center Music, Radio Arancia, Veronica Hit Radio, Radio Studio 24), in televisione (TG3 regionale e èTV) e attraverso numerose esibizioni live tra le Marche, l'Emilia Romagna e l'Abruzzo.
Nel Marzo 2007 sono finalisti nazionali del "Pigro Festival". Nell'Aprile 2007 si esibiscono in occasione della partita tra la Nazionale Cantanti Calciatori e l'Agora.
Attualmente stanno preparando una tournè che li porterà ad esibirsi nei teatri della regione Marche.
The Pincers, le chele di granchio, si definiscono un gruppo folk. Il voler ricondurre la scelta stilistica del gruppo all'interno di questo panorama musicale è dovuta principalmente ad un motivo: la volontà di perseguire una genuina espressione musicale, naturale e libera, guidata dalla passione che scaturisce dall'incontro dei componenti del gruppo. Infatti del folk, termine spesso usato a sproposito, entro il quale si è soliti incasellare disparate forme di espressione, ciò che colpisce di più è l'animo, il substrato, la possibilità di parlare, narrare e raccontare storie e sentimenti, in una prospettiva on the road, mutevole e libera.
Proprio la libertà da regole musicali codificate e l'incontro dei vari generi incontrati durante il cammino, vanno a consolidare la dimensione artistica dei The Pincers . Come si è detto però, la fusione di generi che ne scaturisce, dal folk alla musica cantautorale, al jazz, al funky, al rock e al blues, non è ricercata dal gruppo come precisa volontà di ricreare un meltin pot fine a sé stesso: si genera piuttosto in modo naturale, come colorata spremitura dei pensieri musicali variegati ed eclettici dei componenti .
The Pincers vogliono comporre musica come portavoce della realtà , pur poliedrica, che circonda i giovani componenti del gruppo. In un'attualità spesso frenetica e confusa, in cui anche l'arte sembra nascondersi, volersi etichettare e relegare in categorie e non riuscire ad emergere, si vuole proporre un'opera particolare e genuina, libera da mode o tendenze, e per questo non pilotata dall'alto: una nostra musica, che nasca da dentro.
E' forse questo l'obiettivo del gruppo: fare musica, per passione, per la necessità che ne scaturisce dall'amicizia e dall'affinità di sentimenti, volendo andare avanti ridendo, assaporando la percezione tattile di sentire il proprio busto avulso dalle gambe, fidandosi del trasporto sensuale, ridere suonando, ridere lasciandosi frenare naturalmente e ridere per l'illusione di immortalità che si ha quando si è presi da qualcosa!!
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