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Lo Zibby

About Me


Teofilo Otoni è una città di modeste proporzioni, tutta baracche e favelas, della regione brasiliana del Minas Gerais. E' lì che nacqui, il 21 settembre del 1986, all'ospedale di Santa Rosa. Dopo il parto la mia made naturale, sola e povera, fu costretta ad abbandonarmi lì, all'Ospedale, affidandomi all'infermiera Teresa che, grazie alla conoscenza di missionari europei, riuscì a trovarmi una sistemazione in pochi mesi. Dopo 9 mesi infatti, già volavo verso l'Italia con Osvaldo e Flavia, aka mio padre e mia madre, in un paese di 7.000 cristiani alle porte di Milano, nel nord-ovest precisamente. Lo Zibby è prima di tutto questo, sangue latino e saudade esportato in questa merda di Paese che, per inciso, amo. Ben presto si rivela che a parte il sangue e lo spirito festoso, di brasiliano è rimasto ben poco in me: alle elementari ero una schiappa a calcio, a volte gli altri bambini si rifiutavano addirittura di farmi giocare. M'appassionai invece subito alle arti marziali, dopo che mia madre m'iscrivette all'età di 7 anni a un corso di karate per cercare di forgiare il mio carattere e vincere la mia timidezza. I primi contatti col mondo della musica arrivano alle medie, quando ho iniziato a preferire Dr. Dre a Hit Mania Dance Estate. Anche durante il periodo seguente, la prima adolescenza, i primi anni di liceo, in cui stavo rasato, vestivo australian e ballavo Hardcore, il rap ha sempre fatto da background della mia vita. Quando volevo ascoltare buona musica alla fine, sfogliavo sempre tra i miei cd di Dre, Tupac, Eminem, Eazy-E, Jay-Z, Nate Dogg, e lasciavo da parte gli "Always Hardcore". Nel frattempo la prof. di letteratura mi fa innamorare dei poeti maledetti, ed in parte dell'estetismo e del decadentismo. Mi ci ritrovavo, proiettando le loro poesie sulle panchine su cui ero seduto, tra bottiglie e spinelli e male di vivere. Conoscevo gli Articolo 31, palesemente, ma fu ascoltando "Note Killer", una hit ormai old school dell'ormai famosissimo Club Dogo, che capii che alle soglie del 2000 era ancora possibile scrivere poesie che trasponessero in maniera tanto efficace quanto i poeti maledetti dell'800 il male di vivere odierno. Da allora mi cimento, e dopo due anni di coltivazione, direi che poco manca, dopodichè sboccieranno "I fiori del Male”.
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I fenomeni del sonno

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"L'artista che a poco a poco perde le sue facoltà non si accorge della sua debolezza progressiva; poiché insieme con la poteza di produrre e di riprodurre lo abbandona anche il giudizio critico, il cr...
Posted by on Sun, 13 Jul 2008 05:15:00 GMT

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"Un amante oscuro, avesse anche la forza di Ercole e la bellezza d'Ippolito e la grazia d'Ila, non mai potrà dare all'amata le delizie che l'artista, forse inconsapevolmente, versa in abondanza negli ...
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Fine del viaggio, in tutti i sensi. L’ho percepito stamattina, schiudendo gli occhi dopo un sonno lungo 10 ore, che m’ha permesso di riprendere le molte energie dissipate in questi pochi g...
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Basta.

In fondo sapevi che era una farsa,un film di tre ore in cui non sei altro che una comparsa,una fiammata arsa in fretta in cui sei solo benzina cosparsa;basta la pioggia ed ogni traccia è andata p...
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Finale con botto, come prevedibile. Già l'annuncio che il nostro Teo continuava a pubblicare in bacheca faceva presagire che l'evento sarebbe stato degenerante. "Venerdì 27 luglio festa di arrivederci...
Posted by on Fri, 27 Jul 2007 15:23:00 GMT