Hare Krishna Hare Krishna
Krishna Krishna Hare Hare
Hare Rama Hare Rame
Rama Rama Hare HareLove love
Love love
Drop out
Drop out
Be in
Be inTake trips get high
Laugh joke and good bye
Beat drum and old tin pot
I'm high on you know what
Marijuana marijuana
Juana juana mari mari
High high high high
Way way up here
IonosphereBeads, flowers, freedom, happiness
Beads, flowers, freedom, happiness
Non mi piace essere amica di tutti e sono una disagiata nei centri commerciali.Forse sarei dovuta nascere prima,ma è un pensiero inutile perchè sono nata dopo!
Gli anni ottanta non hanno lasciato grossi marchi su di me,comunque ne sono uscita viva.
Dello scattare foto mi piacciono le inquadrature, soprattutto.
Sono perlopiù incostante ma mi impegno sempre,inseguo la virtù cadendo spesso nel vizio.
Dovremmo tutti cercare di non dimenticare quanto fleshavamo da bambini,per esempio io ero convinta che essere preti fosse uno status umano diverso dalle persone normali e che la papalina gli venisse inchiodata in testa fino a far parte del loro corpo.
Naturalmente credevo alla macchina del tempo,mi urtano un pò le scienze esatte,i programmi in tv,i cavalli golosi,il rossetto, i molluschi e i preti di prima.Da grande vorrei fare la sibilla cumana.Oppure la riotgirl
Chi sono io? chi sono diventata?
La maggior parte del tempo sono troppo cosciente per essere triste.
[...]
Quand’ero bambina volevo vivere su un’isola, una donna sola, potentemente sola.
Sì, è così.
E' tutto così vuoto, slegato…
il vuoto, l’angoscia…
angoscia, angoscia, angoscia…
come un animaletto che s’è perso nel bosco, chi sei tu?
non lo so più.
So solo che non farò più la trapezista. Basta col trapezio, le decisioni improvvise alle quali si crede.
Ma non piangere.
Veramente, l’ultima cosa da fare è mettersi a piangere.
Così vuoto…è tutto così vuoto.
Che devo fare…non pensare più a nulla.
Semplicemente esserci.
Berlino…qui sono straniera e tuttavia tutto così familiare.
In ogni caso non ci si può perdere, si arriva sempre al muro.
Aspetterò davanti ad un automatico e poi verrà fuori una foto con un altro viso, così potrebbe cominciare una storia.
Le facce…ho voglia di vedere facce.
Forse trovo un posto come cameriera.
Ho paura di questa sera. E' idiota.
L’angoscia mi fa male, perché solo una parte di me ha l’angoscia, l’altra non ci crede.
Come devo vivere?
Forse non è per niente questo, il problema.
Come devo pensare…so così poco…forse perché sono sempre curiosa.
Talvolta penso in modo così sbagliato, perché penso come se parlassi contemporaneamente a qualcun altro.
all’interno degli occhi chiusi, chiudere un’altra volta gli occhi…allora anche le pietre sono vive.
Stare in mezzo ai colori…i colori…le luci al neon nel cielo della sera. il metrò rosso e giallo. [...]
Sono stata tanto sola, anche non avendo mai vissuto da sola.
Sai,
quando ero con qualcuno, spesso ero felice,
ma comunque pensavo fosse del tutto casuale.
Questa gente erano i miei genitori, ma avrebbero potuto anche essere altri.
Perchè mio fratello era quello con gli occhi marroni, e non invece quello con gli occhi verdi
che stava sulla banchina di fronte?
La figlia del tassista, per esempio, era mia amica
ma avrei anche potuto passare il braccio attorno al collo di un cavallo
sarebbe stato lo stesso.
Stavo con un uomo, ero innamorata.
Ma avrei anche potuto piantarlo e andare via con quel tizio sconosciuto che avevamo incontrato per la strada.
Guardami o non guardarmi.
Dammi la mano oppure no.
No, non darmi la mano e leva lo sguardo da me.
Credo che oggi sia luna nuova.
Non c'è notte più tranquilla.
In tutta la città non scorrerà sangue.
Prima non ho mai giocato con qualcuno
e tuttavia non ho mai aperto gli occhi per pensare.
Adesso, è una cosa seria.
Finalmente sarà una cosa seria.
Così ora sono cresciuta.
Ero solo io così poco seria.
E' il tempo così poco serio.
Non sono mai stata solitaria
nè da sola nè con qualcun altro.
Ma mi sarebbe piaciuto, in fondo, essere solitaria.
Solitudine significa: finalmente sono tutto!
Adesso posso dirlo, perchè oggi, finalmente, sono davvero sola.
Bisognerebbe finirla, prima o poi, con il caso.
- monologo di Marion, trapezista francese -
da " Il cielo sopra Berlino", Wim Wenders
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