Volera' presto sulle ali della fama la bravissima protagonista, pure debuttante: l'australiana Jessica Pratt. Ottimo fraseggio, vocalmente rifinita, tecnicamente ferrata nel dosore il suono in alta quota, musicalmente perfetta, con notevole scioltezza nel canto di agilita' ricorda la recentemente compianta Beverly Sills per colore e cristallinita' del suono: una bella realta'. Il trionfo personale e' stato ampiamente meritato.
- Andrea Merli, L'OPERA Novembre/Dicembre 2007
Lucia di Lammermoor, As.Li.Co. Teatro Sociale, Como
Il giovane soprano Jessica Pratt si disimpegnava egregiamente nel difficile fragente. Dal timbro corposo, molto bello nel colore e preciso nell'intonazione, la giovane interprete affacinava per il modo in cui fronteggiava il difficile personaggio imbevendolo di una modernita', certo registicamente impostata, davvero toccante. Cosi' le agilita' della pazzia non trovavano la loro ragion d'essere nei meri equilibrismi vocali bensi' nell'espressione di una demenza che, turbando la mente, alternava i suoni trasformandoli in gemiti appassionati e convulsi con un rusultato di grande teatralita' ed efficacia drammatica. Una prova ottima che speriamo possa siglare un'altrettanto sensibile carriera.
- Silvia Campana, L'OPERA, Febbraio, 2009
- Lucia di Lammermoor, Opernhaus Zurich