Si dice che avesse un anello (o cavo o con una spilla) che immergeva quotidianamente in un veleno di sua invenzione. Per ottenere la mistura era necessario cospargere di arsenico le viscere di un maiale appena ucciso. Quando la massa putrefatta era secca, veniva ridotta in polvere. La violenza tossica di questo composto uccideva in ventiquattro ore, fra atroci tormenti. Con questo anello poteva uccidere con una carezza o immergendolo nella bevanda del malcapitato. I detrattori della sua figura affermano che lo usasse per uccidere i suoi amanti come una vedova nera.