stefano barman magnanelli

www.stefanomagnanelli.itStefano Magnanelli inizia il suo percorso di cantautore insieme alla giovane formazione musicale "Trip Reset" collaborando con gli amici e autori, Bortolotti Roberto e il cantante Stefano Fucili. Tali collaborazioni protratte negli anni daranno modo di scrivere e provinare alcuni brani chiamati: "Ci vediamo domani", "La banda del fico" e "Blitz alla Diaz".Nel 1990 conosce Adriano Pedini, musicista e turnista negli anni '70 e '80, nonchè direttore artistico dal 1995 del "Fano Jazz by the sea". Magnanelli (con lo pseudonimo "Barman" per gli amici e musicisti fanesi) registrò con Adriano Pedini per cinque anni di seguito una quindicina di brani "demo" tra cui "Tagadà". Durante le numerose esibizioni fra il 1994 e il 1995, tra cui il primo dei concerti spalla a Claudio Lolli, collabora insieme all'artista di strada e polistrumentista Paolo Casisa. Successivamente entra in contatto con l'ambiente musicale pesarese e in particolare con il chitarrista Riccardo Bertozzini.Nel 1995 Magnanelli decide di fare una vacanza-lavoro estiva nell'isola croata della "lavanda" dove compone uno dei suoi brani più significativi: "Ne ho bisogno". Nel 1997 giunge semifinalista con "Morte su Marte" a Musikultura di Recanati, risultato già raggiunto per la prima volta nel 1994 con il brano "Giorni intrusi".Nel 1999 si laurea in "Scienze dell'educazione" con una tesi sulla musicoterapia. Magnanelli continua nel frattempo a scrivere: "Martina" è un brano particolarmente sentito che l'autore eseguirà spesso durante i concerti. Riemerge la necessità di un progetto in studio, iniziato e mai finito; vecchi e nuovi brani vanno ad integrarsi in un lavoro discografico arrangiato da Adriano Pedini, Stefano Vagnini (compositore e organista) e Stefano Melone (musicista e arrangiatore pesarese collaboratore di Ivano Fossati, De Andr, Ron ecc.) e che si concretizza finalmente in un CD chiamato "Tagadà" (2003). Nel 2009 arriva il contratto con la Rusty Records che firma il nuovo album “Dolci Morsi” con la produzione artistica di Davide Maggioni.