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Peste

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Peste, è sinonimo di distinzione e di idiosincrasia alla banalità. Ogni nota, ogni componimento, segue linee proprie, completamente originali, a volte dissonanti. L’ipotetico novello ascoltatore potrebbe anche farsi trarre in inganno, lasciarsi accarezzare dalle melodie quasi melliflue, abbandonarsi alle carezze della sinfonia. Errore! Eccola la sferzata decisa, il cambio di tono e di ritmo, che tiene desto chiunque abbia il coraggio d’affrontare il fiume di suoni ipnotici che Peste prepara con la cura di alchimista medioevale. La sua passione si sviluppa soprattutto negli anni ’80; nasce e cresce poliedrica come l’anima in cui va sviluppandosi. L’artista studia inizialmente pianoforte classico, il più tradizionale degli strumenti. Ma è solo il punto di partenza, il porto sicuro da cui poi staccarsi per esplorare l’affascinante abisso della sperimentazione sonora. Ecco allora i primi sintetizzatori, così in voga in quegli anni, il massimo della tecnologia, accoppiarsi con suoni quasi tribali, strumenti tipicamente etnici. Peste e la sua musica fin da subito appaiono come un diamante da sgrezzare, dalle mille sfaccettature. I campionamenti ed i groove utilizzati si fanno sempre più spinti ed arditi. Con gli anni ’90 arrivano le prime importanti collaborazioni con giovani artisti del panorama musicale romano. Ma uno spirito così libero, poco incline alla staticità, pare sentirsi stretto in una città che seppur eterna, non è certo il centro del mondo delle note. E così la sua passione lo spinge a cimentarsi con competitions nazionali ed internazionali, remixando pezzi popolari come Salirò di Daniele Silvestri, TSBOL di Robert Miles e Get Over You di Sophie Ellis Bextor e ricevendo attestati di stima dagli stessi artisti. Completamente originali sono invece le musiche che scrive per la mostra fotografica “Flussi” nel 2000 e per quella di pittura “Magenta” nel 2001 o ancora per spettacoli teatrali negli anni successivi. Assolutamente non trascurabile è la sua partecipazione al FILMFESTIVAL nel 2000 per la creazione della colonna sonora del film muto “The Lost World” (risalente all’anno 1925). Passione, spirito d’iniziativa, irrefrenabile creatività e curiosità non possono non creare un vortice di emozioni e di attrazione per anime artistiche simili alla sua. Tale nocciolo di energia prende forma con la fondazione di “The Musicall”, un gruppo di straordinari musicisti, diretti dallo stesso Peste, specializzati nella riproposizione di celebri pezzi tratti dai più conosciuti musical della storia. Nel 2006 remixa "Shock the monkey" di Peter Gabriel. Nel 2007 collabora arrangia e produce alcune canzoni con il giovane rapper romano LOSK. Attualmente è impegnato nella composizione di un nuovo musical ed alla produzione di un suo progetto discografico.

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