NEWS & REVIEWS
NEWS - 13/05/09
15 maggio disponibile compilation Indie Box volume 4 contenente il primo pezzo del prossimo cd dei rivelardes "Endless again". E' possibile richiedere la compilation all' indirizzo [email protected]
NEWS - 14/04/09
Inserito nuovo pezzo "Endless again" nella compilation Indie box volume 4.
NEWS - 07/02/09
Ultima data il 6 febbraio al Lattepiù live di Brescia con Hormonauts prima di entrare in studio.
BRESCIAOGGI 13/11/08
RIVELARDES, IL PUNK DAL SAPORE POP
Orecchiabili, ballabili. Arrembanti, trascinanti. I Rivelardes fanno musica punk giovane e forte. Non si fanno troppi problemi, suonano veloce e fanno battere il piede a chi li vede e li ascolta.
Nulla di nuovo, niente di strano, ma in questo in fondo è il rock 'n roll. E' questa la formula vincente di un genere invecchiato benissimo, con grinta e semplicità , dai tempi di Elvis a ogg.
I Rivelardes sono quattro ragazzi bresciani: Fede (voce,chitarra), Giova (basso, cori), Lory (batteria, cori) e Fero (chitarra). Un quartetto che dal vivo ha già maturato una discreta esperienza e che ha un sito myspace molto frequentato (www.myspace.com/rivelardes).Nati come band a Barbariga, attivi ormai da qualche anno, nel 2006 hanno registrato come trio al Phoenix Studio di Castelmella un concept album, "Monkey's Hours", terza prova su disco ispirata chiaramente al suono dei Green Day di "American Idiot".
Rinforzati dall' ingresso di Fero coma seconda chitarra, i Rivelardes hanno uno stile nitido e coinvolgente."There's only you" è quasi un pezzo surf, un rock molto 60's che ricorda i Foxboro Hot Tubs (e ci risiamo con i Green Day).Suggestioni che fanno capire cosa potrebbero fare i Rivelardes, punk and roll a parte. Decisamente più prevedibile "Viper", vivina al suono di gruppi contemporanei come i Fall Out Boy.
In ogni caso, i Rivelardes sono profondamente pop. Aggressivi si, trasgressivi no. Che spingano sull' acceleratore o meno, le loro canzoni hanno un anima dolce. Non cercano compromessi, ma per la loro linearità possono piacere a tutti, anche a chi con il punk ha niente ache fare.
Visti all' opera un mese fa al Lattepiù Live, nel corso del Power Punk Festival che ha avuto come headliner gli olandesi Bambix, i Rivelardessi esibiranno la sera del 13 dicembre all' Arcidallò di Castiglione delle Stiviere.
Gian Paolo Lanfranchi
WWW.UNDERTHEORY.COM
"Monkey's hours", ecco un bel demo. Ma andiamo con ordine: Rivelardes, tre ragazzi di Brescia, che, come e' dovere di ogni trio, suonano punk rock, e lo suonano bene.
Quello che ho in mano e' un demo abbastanza anticonvenzionale: non ci sono i classici tre o cinque pezzi di presentazione, ma un'unica canzone di ben dodici minuti, divisa in dieci tracce di breve durata; e non e' questa l'unica particolarita' del loro lavoro: il disco e' infatti una sorta di "concept", ideato a mo' di musical, un lavoro incredibilmente ben riuscito e gradevolissimo.
Oltre alle influenze classiche per ogni punk rock band (Nofx ? Green Day? Lagwagon?), qui si nota una chiara impostazione grunge, condita con elementi new indie (Audio Karate?). Nessuna particolare prova di tecnica ne "alternativismi" forzati, in "Monkey's Hours" trovo solo ottime melodie, linee vocali impossibili da dimenticare, e gusto. Questi ragazzi hanno gusto, non strafanno, il disco e' ben calibrato e scorre tanto bene da far rimanere male sentendo l'ultima traccia che sfuma (nonostante i primi trenta secondi dell'intro lo facciano partire un po' sottotono). Le voci che si alternano nel disco sono tre, più una femminile, che si integra bene nel complesso.
Insomma, decisamente pollice su per i Rivelardes, che hanno sfornato un lavoro degno di essere ascoltato con attenzione, e che anticipa un full lenght molto promettente.
by datha
WWW.PUNKWAVE.IT
Ormai produrre un concept album punk è la moda del momento: se, infatti, dopo Green Day, My Chemical Romance, Catch 22 e PaY si cimentano nel disco a tema anche i Rivelardes, giovane formazione punk bresciana, significa che la mania è ormai proprio radicata.
In ogni caso questo loro nuovo lavoro (il terzo in totale), "Monkey's Hours", trasuda talento, e quindi ben venga la suite di dodici minuti nella quale, nonostante la propria intrinseca cortezza, è racchiuso un po' di tutto: dal garage che caratterizza l'"Intro" e che si riverbera nel punk rock convinto della seguente "Viper", al reggae-rock dell'istantanea "Barefoot", ad una "Help Me" che ha più di un riferimento ad "American Idiot" dei Green Day. Dato che nel lavoro si tratta di due ragazzi e dei problemi correlati, c'è anche spazio per una voce femminile e la relativa ballata ("Shopping Products Routine"), e poi per un ottimo punk rock che parametra le qualità dei Rivelardes ("There's Only You"), per l'immancabile traccia strumentale ("Instrumental", appunto) ed, infine, per una "I'll Get You There" nella quale trovano spazio anche le tastiere.
Sono sicuramente da fare i complimenti ai Rivelardes, se non altro per aver concentrato in pochi minuti tutta questa varietà musicale senza che il risultato finale fosse stucchevole. "Monkey's Hours" è sicuramente un esercizio di stile molto valido per il trio di Brescia, attendendo che si cimentino in un vero e proprio album, dato che le qualità per produrre un buon lavoro sembrano esserci tutte.
a cura di Andrea Aprile
RIVELARDES BIO
I Rivelardes si formano agli inizi del 2002 come punk rock trio ispirato soprattutto da gruppi californiani quali green day, nofx, rancid.
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Dopo tre anni passati suonando soprattutto in party studenteschi, festa private, la band si sente pronta per qualcosa di più serio e, nel 2005 dopo un cambio di formazione (Federico Tinti chitarra e voce, Giovanni Zorzi basso e voce, Lorenzo Tinti batteria e voce) e presentando sonorità più mature inizia ad esibirsi dal vivo con frequenza ed imporsi nel panorama bresciano condividendo il palco con band quali Porno Riviste, Invasione degli omini verdi, Marsh mallows, the Hormonauts , the Bambix(Olanda).
Soprattutto dopo l’uscita del loro ultimo lavoro (monkey’s hours è il titolo del concept album autoprodotto) la band può essere definita tra le più seguite nell’underground bresciano riscontrando notevole attenzione, approvazione o curiosità di un proprio pubblico sempre più vario. Nel frattempo infatti il genere è cambiato rispetto agli inizi ed oltre all’energia west-coast che ha sempre contraddistinto il gruppo, ora si possono cogliere varie sfaccettature indie-grunge, ma anche motivetti ispirati al rock’n’roll anni ‘60-’70. Nel giugno 2008, dopo l’entrata nel gruppo di Marco Ferrari come secondo chitarrista, i Rivelardes partecipano all’Heineken jammin festival contest e riescono a classificarsi tra le prime 30 band finaliste tra oltre 2600 su tutto Il territorio nazionale e a comparire su Rock tv nel programma on the Road. La band ora sta lavorando a nuovi pezzi ed ha intenzione di registrare entro breve il suo nuovo lavoro.
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