Davide vander Tony

www.myspaceeditor.it..Chi sono…? Ambientalista di ispirazione e professione, nella vita aspirante musicista… Suono la chitarra da tanto tempo, ma il mio Karma ha voluto che uscissi dalle band rock e metal in cui ho militato e un giorno contribuissi a far nascere e crescere i Me, Pek e Barba. Da lì sempre il mio Karma (tutta colpa sua) ha voluto che mi indirizzassi su altre sonorità più acustiche e realizzassi finalmente il mio sogno di imbracciare il banjo, strumento le cui frequenze mi fanno vibrare di emozione. Ho iniziato così qualche annetto fa a studiare al Cepam di Reggio Emilia dall’amico e virtuoso banjista M° Marcello Ghirri banjo bluegrass e celtico. Poco dopo sulla mia strada si è presentato un signore di nome bouzouki, per gli amici cittern, (grazie Alberto per avermelo prestato..) strumento dal suono “metafisico”, ci siamo conosciuti ed è stato di nuovo amore. A parte il piacere e la soddisfazione di suonare insieme agli Amici “Me Pek e Barba” ultimamente ho avuto modo di iniziare a far parte di altri progetti in area reggiana fra i quali la “Banda di Quartiere” progetto realizzato da ARCI e Comune di Reggio Emilia e diretto dall’eclettico Emanuele Reverberi e gli "Sheliak", formazione capitanata da Federico Buffagni. Nella mia modesta esperienza musicale ho avuto anche il grande piacere di suonare e collaborare con gli amici Alberto Morselli, Luca Giacometti e Filippo Chieli, legati all’esperienza in studio e live con i Me, Pek e Barba, ai quali per motivi e in modi diversi va tutta la mia riconoscenza.Sono un grande appassionato della montagna intesa nella sua dimensione più sconfinata e spirituale, fra le cui braccia perdersi e ritrovarsi. Amante del trekking inteso sì come piacere ma anche come fatica, sacrificio, conquista, misura dei propri limiti, riscoperta di un rapporto equilibrato ed umile con la natura. Pratico Karate tradizionale dal 1999 nella palestra SDK Reggio Emilia dall’ottimo amico e ottimo M° Luca Torreggiani, e dal 2003 Hatha Yoga. Mi piace vivere e intendere lo sport in generale come un'esigenza, un modo di essere e uno stile di vita, piuttosto che finalizzarlo al raggiungimento di un traguardo, di un risultato agonistico o di una prestazione.Dimenticavo... il soprannome vander Tony non l'ho inventato io ma è stato creato ed affibbiatomi dai miei cari amici Me Pek e a forza di sentirlo ripetere per anni ormai è diventato ufficiale.