Siamo pirati, perchè in qualsiasi golfo, mare, oceano in cui ci troviamo ci opponiamo alle logiche imperiali.
Siamo delfini pirati del golfo di Trieste, ci piace il nostro mare e lo vogliamo pulito. Adoriamo la costa, le sue spiagge, i tuffi nell'acqua limpida, gli animali che lo compongono. Odimo chi vuole rovinare il golfo in nome di un progresso che ci sta portando verso la morte collettiva, odiamo chi specula sulle nostre terre e sui nostri mari. Odiamo chi pensa che un golfo sia solo un pezzo di costa da vendere al miglior offerente. Odiamo chi non rispetta la natura.
Delfini pirati all'arrembaggio del nostro Futuro !
Siamo delfini pirati del Golfo di Trieste, siamo cresciuti in questo mare, abbiamo esplorato la sua costa, abbiamo imparato a conoscerla, abbiamo imparato ad apprezzarla, abbiamo imparato a rispettarla e ad amarla.
Traiamo energia da questo mare, dalla luce del sole di giorno e dal riflesso della luna di notte.
Siamo cresciuti fra migliaia d’altri pesci, nostri fratelli amanti di quest acqua quanto noi.
Il mare come Mondo, il Golfo come territorio vissuto quotidianamente. Di lui conosciamo le correnti, da quelle giovani a quelle più anziane, ne conosciamo ogni antro, ogni baia, ogni spiaggia. Nuotiamo, festeggiamo, ridiamo, piangiamo, ci innamoriamo, lottiamo, condividiamo, viviamo le nostre vite assaporandole con un gusto in più grazie al nostro golfo, grazie alle sue spiagge.
Il Golfo è la nostra terra, è la nostra preziosissima casa.
Il mare come un bene di chi lo vive.
Delfini per natura, pirati per vocazione.
Le logiche imperiali, la mercificazione di ogni cosa, di ogni luogo, la vendita dei beni collettivi per il vile denaro, l'esaltazione di un progresso senza senso, un futuro già vecchio nel presente sono le cose che ci spaventano ed opprimono. Il bisogno e la voglia di opporci a tutto questo li sentiamo naturali, d’istinto quanto un tuffo nel mare.
Siamo pirati perchè al messo imperiale abbiamo sempre detto di no.
Siamo pirati perchè diamo un valore al nostro golfo ed alle sue coste, un valore invendibile.
Inorridiamo all'idea di veder vendere la nostra casa al miglior offerente, la rabbia ci sale quando sentiamo gli annunci dell'imperatore. Cemento ed esercito, questi i proclami imperiali.
Il controllo asfissiante non ci vuole pirati ma sudditi, ubbidienti sudditi sottomessi. Non lo siamo e non lo saremo perchè delle nostre azioni, del nostro futuro, non risponderemo mai all'imperatore o ai suoi vassalli, bensì a noi stessi tutti, alla collettività del mondo.
Viviamo liberi per vocazione, ma sentiamo questa libertà sempre più sotto attacco. Un doppio attacco.
Per prima cosa ci vogliono ubbidienti e quindi ci attaccano nelle nostre libertà , ci controllano negli spostamenti, controllano quello che ascoltiamo, quello che mangiamo, quello che leggiamo, quello che guardiamo. Controllati sul lavoro, a casa, nelle piazze, nelle feste.
Per seconda cosa attaccano il nostro Futuro.
Vogliono decidere loro, vogliono imporcelo. Vogliono un futuro che non è tale in quanto portatore di morte.
Vogliono decidere come sarà la nostra casa domani senza interpellarci. Vogliono costruire, cementare, bucare, devastare le nostre case in base ai loro calcoli, ai loro profitti, ai loro interessi. Gentaglia capace di vendere il mare al metro quadro! Assassini di nostri fratelli uccisi dai loro veleni.
Alle loro truppe che presto vorranno costruire un nuovo fortino imperiale lungo la nostra costa noi ci opporremo.
Delfini pirati all'arrembaggio !!
Golfo 1