Nel Maggio del 2008, alcuni musicisti di Nola e dintorni decidono - forti delle tante loro esperienze e della loro passione - di dar vita a ’O sisco ‘e Filucciello, progetto finalizzato alla rivisitazione dei tesori più nascosti della canzone napoletana classica e popolare ( senza però trascurare i brani che l’hanno resa famosa nel mondo ). Il nome del gruppo è ispirato alla scena iniziale di una commedia del grande Raffaele Viviani: Campagna Napoletana.
Filucciello è il figlio di Sabatiello, colono e padre padrone, simbolo di una società patriarcale e contadina ancora viva nella Terra di Lavoro di inizio secolo.
Sabatiello cercherà di combinare - oltre che la carriera e le amicizie – anche , come è ovvio, il matrimonio.
Si opporrà infatti con tutte le sue forze all’unione tra Filucciello e Riggenella, semplice contadina.
Aldilà dell’insanabile contrasto di classe, tra il vecchio proprietario latifondista e il proletariato agricolo dei contadini ( che è il vero tema dell’opera ), a noi è piaciuto ritagliare la scena iniziale del primo atto, quella appunto del canto di scena che ha per tema musicale “ ‘o sisco ‘e Filucciello “.
Questi, nella tenuta del padre, suona con l’ocarina un motivo che ha il potere di richiamare gli uccelli; Riggenella ne viene attratta. Così, grazie alla magia della musica, i due si incontrano, si abbracciano, si amano in barba all’autorità . In questa scena vi vogliamo vedere non solo il ritratto di due amanti, ma il simbolo della stessa canzone napoletana. Essa si fa come l’amore di questi due giovani: incoscientemente e di nascosto, a tradimento quasi. Ma nel tradimento, a volte, la poesia più bella prende forma.CONTATTI:
[email protected] cell.: 338 10 39 348