"Così come nelle prime formazioni orchestrali di musica Jazz si parlava di "clarinets choir" pensando a che indirizzo dare ad un 4etto di saxofoni ho pensato più ad un "coro" di voci strumentali, interagenti ma indipendenti che non a delle formule "gloriose" ma inevitabilmente più risapute.
Quindi MELODIA, tanta MELODIA sotto forma di voci che si intersecano e RITMO ("Blues and Rhythm 2"), ricordando il celeberrimo pezzo di "Duke" Ellington :"It don't mean a thing ain't got that thing called swing"....
Ma oltre alla musica dei Nero-Americani così cara al cuore di tutti e noi quattro non ho potuto fare a meno di pensare a quei musicisti bianchi che più - meglio? - di altri hanno saputo interpretare il linguaggio musicale del Jazz con una cifra originale, primo fra tutti Lee Konitz ma, ovviamente, anche Lennie Tristano e Gerry Mulligan ("AKA-Duality").
A chi piace trovare similitudini a tutti i costi voglio ricordare la mia fascinazione per Julius Hemphill..........("Sandy's Pliers")
Tanti numi a tutelare l'inizio di una collaborazione spero soddisfacente e divertente per tutti noi e....VOI!
Iniziamo quindi il nostro "viaggio" dalla musica di un'America sognata per avvicinarci ad un'Europa vissuta..........("13'03'1999")".
Marco V.P. .