BONETHI profile picture

BONETHI

About Me

... SOGNA, GIOCA, AMA,VIAGGIA… David Bonethi sogna, lavora, scherza, gioca, ama, viaggia, conduce una vita che si potrebbe definire comune a molti uomini. Ma cosa ci differenzia tra uomo e uomo??? La passione che abbiamo nel realizzare tutto quello che ci avvince, ci circonda, la voglia spasmodica, alcune volte, di fare tutto quello che ci passa per la testa, perché per etica, principi, educazione, rispetto degli altri individui o animali non lo facciamo e ci dimentichiamo anche dei divertimenti genuini dove l’immaginazione prende il sopravvento sulla realtà. Un concetto racchiuso nell’emblematica frase “Voglio, potrei ma preferisco immaginare”. Sembrerebbe una castrazione della persona che desidera ma siccome ha paura di affrontare il destino preferisce immaginare. In realtà è una liberazione dell’anima e dello spirito che sta dentro di noi, il fanciullo che ci portiamo appresso dove si alternano fasi adolescenziali a fasi mature di presa di coscienza della propria persona. Un bacio appassionato dove il candore della nostra mente cede il passo alla passione focosa, dove i corpi si attraggono per un richiamo naturale, ed eva, la tentatrice è a colori forti con calde note di rosso, simbolo di fuoco, passione, amore. La passione che riporta l’uomo alla realtà a conoscere se stesso, i propri istinti e a scoprire quel battito del cuore che all’inizio sembra impercettibile ma poi con il passare del tempo, diventa sempre più forte, lo senti nelle orecchie, ti sì illuminano gli occhi, cammini senza avere una meta, l’amore è sbocciato, ha messo le radici e come un fiore indescrivibile dai colori sgargianti si è schiuso al nostro interno e come un prisma ci illumina e fa sì che il nostro sorriso illumini gli altri e con naturalezza quasi fanciullesca scrivi “ti amo” e lo colleghi ad un simbolo candido, tenero, infantile quale un bellissimo teddy bear dagli occhi malinconici, strappa baci. Questo è il mondo descritto da David Bonethi. Un mondo fatto di Passione, di Colore, Amore, un mondo solare dove l’individuo si vorrebbe gettare per vivere appieno quei colori che la vita, attraverso la natura, ci ha donato ma che troppo spesso, per colpa del nostro egoismo, tendiamo a non notare e quindi non ci accorgiamo delle sfumature di colore, gli azzurri del cielo, il fucsia dei ciclamini, il blu del mare, il rosso del fuoco e il giallo del sole. Questi quadri sono una finestra aperta sulla realtà che più frequentemente dovremmo apprezzare perché il filo che separa la quotidianità dall’immaginazione può essere talmente sottile da non notarsi ma altresì divenire un oceano scuro da non riuscire ad attraversarlo se persistiamo nel vivere con lenti appannate. _______________ Marzia Mazzo, dal catalogo Doubleface.

My Interests

I'd like to meet:

"SCATTI DI VIAGGIO" David Bonethi propone nella splendida cornice di Rocca Brivio la sua visione di quella realtà che gli si è impressa nell’esperienza di recenti viaggi in giro per il mondo. Una realtà che a fatica si trattiene nello spazio del medio formato delle tele, che vorrebbe esplodere su superfici estese e che esprime un vigore di segno di grande vitalità espressiva. Opere il cui prepotente colore illustra forme di un mondo concreto ed in movimento, fissate in un particolare momento del loro dinamismo. Che siano ciclamini, corpi di donna, capanne nel turbine della tempesta o il volteggiare di un piccolo aereo di carta, a tutto sottende una energia più o meno esplicita. Anche dove potrebbe apparire un momento di stasi, l’orsetto verde, David Bonethi ricorre alla parola per animare la situazione: non ha scritto ad esempio “verde” oppure “orsetto”; ha scritto una parola subito coinvolgente, accattivante, che cattura e coinvolge garbatamente lo spettatore. La parola, resa graficamente, ricorre in altre opere e prima ancora di esprimere un significato didascalico, è una forma che si integra visivamente alle altre forme, ma con un definito rigore del segno, che richiama le immagini della grafica pubblicitaria. Del resto l’uso della parola, come segno e come senso, compare di frequente nelle opere di autori di tutto il Novecento, e, soprattutto dopo gli anni cinquanta, costituisce un elemento integrato al testo pittorico con valenze molteplici. Nelle opere esposte in mostra David Bonethi offre un piccolo saggio, quanto a numero, della sua capacità espressiva e comunicativa, ma soprattutto dimostra appieno di essere un Autore pienamente partecipe del momento figurativo attuale. Se la tecnica è tranquillamente tradizionale, si tratta di oli su tela, pur conoscendo per formazione di studi e per pratica di lavoro altre vie, riesce a creare immagini che hanno una assoluta contemporaneità nel modo di proporsi. Quanto alla modalità espressiva Bonethi si muove nel grande alveo del figurativismo con una impronta decisamente personale. Anche rispetto a questa scelta, se si guarda al complessivo panorama dell’arte contemporanea che mostra un rinnovato interesse al riguardo, si trovano nelle tele di Bonethi nella liquidità delle linee di colore ad alcuni aspetti della pittura di Lichtenstein, e l’uso della parola come segno visivo appartiene all’esperienza del mondo metropolitano, dai richiami luminosi delle insegne o dalle vivaci linee del Graffitismo. Un giovane artista dunque che su solide basi tecniche racconta la propria esperienza. _______________ Laura Putti
Create your free myspace visitor maps , myspace layouts and myspace comments .

My Blog

The item has been deleted


Posted by on