"SCATTI DI VIAGGIO" David Bonethi propone nella splendida cornice di Rocca Brivio la sua visione di quella realtà che gli si è impressa nell’esperienza di recenti viaggi in giro per il mondo.
Una realtà che a fatica si trattiene nello spazio del medio formato delle tele, che vorrebbe esplodere su superfici estese e che esprime un vigore di segno di grande vitalità espressiva.
Opere il cui prepotente colore illustra forme di un mondo concreto ed in movimento, fissate in un particolare momento del loro dinamismo.
Che siano ciclamini, corpi di donna, capanne nel turbine della tempesta o il volteggiare di un piccolo aereo di carta, a tutto sottende una energia più o meno esplicita.
Anche dove potrebbe apparire un momento di stasi, l’orsetto verde, David Bonethi ricorre alla parola per animare la situazione: non ha scritto ad esempio “verde†oppure “orsettoâ€; ha scritto una parola subito coinvolgente, accattivante, che cattura e coinvolge garbatamente lo spettatore.
La parola, resa graficamente, ricorre in altre opere e prima ancora di esprimere un significato didascalico, è una forma che si integra visivamente alle altre forme, ma con un definito rigore del segno, che richiama le immagini della grafica pubblicitaria.
Del resto l’uso della parola, come segno e come senso, compare di frequente nelle opere di autori di tutto il Novecento, e, soprattutto dopo gli anni cinquanta, costituisce un elemento integrato al testo pittorico con valenze molteplici.
Nelle opere esposte in mostra David Bonethi offre un piccolo saggio, quanto a numero, della sua capacità espressiva e comunicativa, ma soprattutto dimostra appieno di essere un Autore pienamente partecipe del momento figurativo attuale. Se la tecnica è tranquillamente tradizionale, si tratta di oli su tela, pur conoscendo per formazione di studi e per pratica di lavoro altre vie, riesce a creare immagini che hanno una assoluta contemporaneità nel modo di proporsi.
Quanto alla modalità espressiva Bonethi si muove nel grande alveo del figurativismo con una impronta decisamente personale. Anche rispetto a questa scelta, se si guarda al complessivo panorama dell’arte contemporanea che mostra un rinnovato interesse al riguardo, si trovano nelle tele di Bonethi nella liquidità delle linee di colore ad alcuni aspetti della pittura di Lichtenstein, e l’uso della parola come segno visivo appartiene all’esperienza del mondo metropolitano, dai richiami luminosi delle insegne o dalle vivaci linee del Graffitismo.
Un giovane artista dunque che su solide basi tecniche racconta la propria esperienza. _______________ Laura Putti
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