FORMAZIONI DISPONIBILI
-
★ Trio: Voce, Flauto, Pianoforte
★ Quartetto: Voce, Flauto, Pianoforte, Contrabbasso
★ Quintetto: Voce, Flauto, Pianoforte, Contrabbasso, Batteria
Esibizioni in teatro, locali, matrimoni.
PROGETTI
Love is funny, Love is sad
Tributo per il cinquantenario dalla morte di Billie Holiday
Gli amori e i dolori di Lady Day.
Quest’anno ricorre il cinquantenario della morte di una tra le cantanti più rappresentative del Jazz e del Blues. Billie Holiday non era solo una cantante. Le sue sofferenze, l’infanzia negata, gli abusi, l’incapacità di trovare un uomo che colmasse il suo bisogno d’amore, hanno reso distintivo il suo stile interpretativo, cosi’ personale e intimo.
Lady Day é qualcosa di eternamente in bilico, tra ansia e quiete, vendetta e perdono, gioia e malinconia, fragilità e forza, inferno, paradiso. *
Questo tributo é stato ispirato dall’opera e dalla personalità di una incredibile cantante, cantastorie e artista e rivela un punto di vista individuale sullo stile della Holiday, pur restando fedeli alla sua interpretazione. Il sound della formazione unisce elementi di vari stili, quali il jazz, la musica classica moderna, e l’improvvisazione, mentre le lyrics rimangono sempre il punto focale della performance. Non si tratta, quindi, solamente di una mera esecuzione, un semplice tributo, ma di una interpretazione personale, possibile attraverso l’arrangiamento dei brani, riscritti per l’occasione, e la capacità della cantante di calarsi, empaticamente, nelle vicissitudini personali di Billie Holiday, che influenzarono il suo modo di produrre musica.
* Eleonora Fagan and William F. Dufty - "Billie Holiday - La Signora canta il blues "
Across the Jazz Universe
Tributo ai Beatles
Nel 2009 ricorre il 40esimo anniversario dall’ultimo concerto dei Beatles, quindi abbiamo deciso di omaggiarli con un tributo alla loro opera, che ha lasciato una impronta indelebile nella storia della musica e ha influenzato generazioni intere di musicisti e non.
Questo tributo é un progetto nato molto spontaneamente, dalla constatazione che molti dei brani di Lennon, McCartney ed Harrison avevano una consistenza tale da poter essere avvicinati ai classici del repertorio jazz.
“offre†al progetto il proprio bagaglio musicale e la propria personalità nello sforzo comune di scoprire nuovi percorsi e di proporre al pubblico qualcosa di inaspettato e sorprendente.