About Me
Alcune informazioni su di me...IN PRINCIPIO:
Innanzitutto sono nato a Torino il 27 marzo 1981. Sin dalla prima infanzia le reazioni di "euforia strabordante" suscitate dall'ascolto della "Carmen" di Bizet e della "Cavalcata delle valchirie" di Wagner hanno rivelato un'attitudine sfrenata e incontrollabile verso la musica. All'età di 8 anni ho iniziato a studiare il violino con il maestro Claudio Cavalli. A 14 anni, in piena fase di rimescolamento ormonale, ho deciso di abbandonare il violino, iniziando come autodidatta a suonare la chitarra elettrica e a comporre le mie prime canzoni. Nel 2001 mi sono deciso a prendere lezioni di chitarra: dopo aver iniziato con Matteo Negrin e Karsten Lipp, sono stato per due anni allievo di Giuseppe Panzella, mentre dal 2004 sono iscritto all'Accademia Lizard, dove studio con Miky Bianco.BANDS:
Dopo alcune esperienze poco definibili in alcuni gruppi locali, nel 2000 ho formato gli Hamelin, con i quali ho dato sfogo alla mia passione per l'hard rock anni '70. Nel 2004 ho formato gli Exit Project: il nome "programmatico" del gruppo indicava proprio l'intenzione di uscire un po' dagli schemi, creando un impasto tra generi talvolta distanti tra loro, come il progressive e la bossa nova, il jazz e il funk, passando nel frattempo attraverso contaminazioni come il latin rock, la musica spagnola e l'elettronica. Dopo lo scioglimento della formazione originaria mi sono concentrato sulla tesi di laurea (un tomazzo su Franz Rosenzweig che mi è costato sangue e fatica, ma che mi è valso un 110 e lode in filosofia!). Nei primi mesi del 2008 ho suonato come chitarrista professionista in un'orchestra di cui è meglio non dire il nome... mentre attualmente sto lavorando al mio album solista e sto scrivendo canzoni per "altri" musicisti. [Nel frattempo sta ripartendo il "progetto" Exit (a proposito, sto ancora cercando un batterista e un bassista...)].LA MUSICA:
Tra le influenze devo confessare una predilezione per gli anni '60 e '70 e, in particolare, per artisti come The Beatles, Led Zeppelin, Jimi Hendrix, The Who, Nick Drake, Yes, Pink Floyd, King Crimson, Gentle Giant, Banco del Mutuo Soccorso, PFM, Jethro Tull, Cream, Deep Purple, The Beach Boys, Santana, Steely Dan, Rino Gaetano, Tony Clifton....senza dimenticare alcuni artisti recenti e attuali come Elio e le storie tese, Jeff Buckley, Alice in Chains, Nirvana, Pearl Jam, Dream Theater, R.E.M., U2, Mr Bungle, Guthrie Govan, Quintorigo, The Mars Volta, Jaga Jazzist, Ed Motta... bla bla… Spaziando dal progressive alla psichedelia, dall'hard-rock al blues-rock e nutrendo nel contempo una grande passione per la bossa nova, mi sono dunque avvicinato al jazz e alla fusion (Miles Davis, John Coltrane, Keith Jarret, Chick Corea, John McLaughin, Pat Metheny, Mike Stern, Weather Report, Jaco Pastorius, Bireli Lagrene, Al Di Meola, Stanley Jordan, Bill Evans). Al fianco di tutti questi artisti, che hanno profondamente influenzato il mio modo di scrivere e di concepire la musica, la figura di Frank Zappa assume un ruolo peculiare: il modello del compositore che concepisce la propria musica al di là delle barriere e delle restrizioni imposte dai generi! Frank Zappa rappresenta inoltre il modello del compositore che porta sempre avanti il linguaggio musicale anche per quanto riguarda la contaminazione tra musica "popolare" e "classica". L'interesse per l'innovazione dal punto di vista compositivo è infatti dovuto alla mia ammirazione per la musica classica - ricordate la passione sfrenata per la Carmen e le Valchirie... -, che va da Bach, Mozart, Beethoven, Chopin, Mussorsky, per giungere fino ai contemporanei Mahler, Strawinsky, Schoenberg, Webern, Varése, Berio e Boulez. Ciò si è tradotto soprattutto in una ricerca di un linguaggio musicale che sapesse combinare elementi classici - contrappunto, poliritmi, politonalità , atonalità , dodecafonia ecc. - con quelli rock e jazz... La sfida non è semplice, e ad alcuni tutto ciò risulta assurdo, delirante e incomprensibile ma, che dire, this is it...
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