Dalla lunga esperienza della Cooperativa Coolclub, dalla sua passione per la musica indipendente, dalla volontà di portare nel Salento suoni “diversi” anche in estate nasce l'esperienza del Sud Est Indipendente. Un festival itinerante, da Otranto a Gallipoli sino ad approdare nella bucolica Masseria Torcito, e cangiante con rock e punk che convivono con lo ska e il reggae. Dopo le prime due edizioni dedicate soprattutto ai gruppi italiani, tranne l'eccezione degli Skatalites, quest'anno il festival punta in alto e ospita i Gogol Bordello, indubbiamente il fenomeno musicale degli ultimi cinque anni: punk, rock, folk, pop, scenici, coreografici, teatrali. I Gogol Bordello sono musica a 360 gradi. Ormai sono richiestissimi ovunque, ma per l'Italia hanno un debole, prepariamoci dunque ad altre serate di pura festa in compagnia di questi gipsy punk che presenteranno il loro ultimo cd SuperTaranta. Dopo averli visti in concerto Madonna ha voluto il leader Eugene Hütz come protagonista del suo primo film da regista. Il gruppo sarà preceduto dalle esibizioni di Opa Cupa, Mascarimirì e Les Troublamours. Un cast per ballare fino a notte fonda! Sud Est Indipendente 2008 è organizzato da Coolclub , Alta Fedeltà e 11/8 records .
Passate edizioni
Nelle due precedenti edizioni sul palco si sono alternati, tra gli altri, Baustelle, Bugo, Skatalites, Vallanzaska, Verdena, Tre Allegri Ragazzi Morti, Fido Guido, Makako jump, Villa Ada Posse, Leitmotiv, Spread Your Legs, Logo, Studio Davoli e molti altri.
Ospiti 2008
GogolBordello
Formatisi in un quartiere di New York nel 1993, sono conosciuti per i loro spettacoli frenetici e teatrali. Molte delle loro canzoni traggono ispirazione dalla musica tzigana, anche perché la maggior parte dei componenti è immigrato dall'Europa orientale, a partire dal loro leader Eugene Hütz allontanatosi dalla repubblica sovietica nel 1986 a causa del disastro di Chernobyl ed approdato a New York nel 1993. Qui conosce Vlad Solofar, Sasha Kazatchkoff ed Eliot Fergusen, quest'ultimo aggiunge una nota rock al suono del gruppo. Successivamente si unisce il violinista Sergei Riabtsev, già direttore teatrale a Mosca e perfetto per dare una ulteriore dose di bizzarria alla band. I primi impieghi della band sono di semplice intrattenimento alle feste per i matrimoni di immigrati dall'Est Europa a New York. Il loro vero esordio musicale, un singolo, è stato pubblicato nel 1999, dopo di cui sono stati editi due album, un EP e un terzo disco in collaborazione con Tamir Muskat. Nel 2005 hanno firmato un contratto con la casa discografica punk SideOneDummy Records. Sono stati instancabilmente in tournèe in Europa e negli Stati Uniti d'America negli anni passati, ma le date fissate per il 2006 sono state cancellate per un problema fisico a un braccio di un componente. Molti dei concerti in cui hanno suonato non erano personali, ma facevano parte di festival musicali. Il loro singolo Start wearing purple è stato scelto come colonna sonora dei titoli di coda del film Ogni cosa è illuminata, dal romanzo omonimo di Jonathan Safran Foer, in cui Hütz ha anche uno dei ruoli principali. Il medesimo brano ha anche consentito al gruppo di guadagnarsi una nomination agli MtvU Woodie Awards 2006 nella categoria Left Field Woodie. Nel Luglio 2007 è stato pubblicato il loro ultimo album Super Taranta, contenente 14 canzoni, alcune delle quali sono state suonate durante il loro ultimo tour europeo. "Super Taranta! è la nuova proposta dei Gogol Bordello per abbattere la tensione e l'isteria globale, trasformando tutta l'energia negativa che ci circonda in positiva, come fece la tarantella originariamente" dice Hutz "I Gogol Bordello sono noti per parlare di sesso, politica, vita e di misteri riguardanti la nostra esistenza, il tutto mentre mostrano la loro originale ma forte visione della Nuova Intelligenza Ribelle – ovvero la capacità di un individuo di interpretare oggetti e azioni in modo personale nonostante la propria autoritaria ed informale isteria". Nel 2007, in occasione del Live Earth Eugene Hutz e Sergey Ryabtsev hanno cantato con Madonna un mashup de "La Isla Bonita vs Lela Pala Tute".
Opa Cupa
«Opa Cupa» (leggi: «opa tzupa»), grido di esortazione alla danza degli zingari del Sud-Est Europa, è un progetto musicale nato nel Salento. Il progetto nasce, in origine, con la ricerca del repertorio musicale dei Balcani, ma sempre più i testi e le musiche originali scritti da Cesare Dell'Anna, si incrociano con le sonorità jazz e bandistiche tipiche della tradizione musicale del Sud Italia, diventando qualcosa di nuovo e originale. Non chiamate questo progetto balcanico, perché è molto di più. Intorno al trombettista Cesare Dell'Anna si riuniscono musicisti di diverse culture (Bosnia-Erzegovina, Albania, Algeria, Bulgaria, Italia meridionale, Marocco, Romania) formando una vera e propria fanfara festosa. I ritmi irregolari sono fortemente influenzati da più stili, creando caleidoscopiche sonorità e affascinanti momenti di pura tecnica interpretativa e musicale. Opa Cupa spazia e fa tesoro di poliedriche esperienze svolte in ambito etnico e jazz, che fondono ed elaborano i velocissimi «estam» e «horo», dai tempi dispari ed irregolari. Nelle strutture popolari sono introdotti spazi di improvvisazione dove prevale un atteggiamento jazz nella articolazione della frase, cluster improvvisi, situazioni «accordali» dissonanti affidati agli ottoni.
Mascarimirì
I Mascarimirì, con il loro sound originale, dalla pizzica al punk-dub tarantolato, sono da sempre impegnati nella risignificazione della musica tradizionale salentina e attualmente in giro per l'Italia a promuovere con live set e show-case un prodotto davvero significativo, un dvd che non rappresenta solo il cammino della band, ma anche la storia di un Salento che negli ultimi anni ha visto rinascere e affermare a livello mondiale la sua musica e, in più generale, il suo patrimonio culturale. E di questa musica, i Mascarimirì sono degni eredi e prosecutori, rivelandosi, in tutta Italia e non solo, come uno dei progetti di world-music più affermati. La band è composta da Claudio "Cavallo" Giagnotti, Mino Giagnotti, Emanuele Licci e Vito Giannone.
Les Troublamours
La tarantella Gitano Guinguette è la musica tradizionale di Tadgiguinia sparsa ai quattro venti dai suoi ambasciatori Troubadours: Les Troublamours! Gli ingredienti di questa musica sono, un po' di tarantella, pizzicata per i ritmi indiavolati dalle virtù terapeutiche, un po' di spirito gitano portato dagli Zigani venuti dall'est che sanno attingere nei repertori tradizionali dei paesi attraversati per rivisitarli; e infine, un po' di influenza delle guinguettes della belle époque dove la fisarmonica faceva ballare e cantare. Le sensibilità musicali diverse di ciascuno dei Troublamours danno vita alla Tarantella Gitano Guinguette, musica e parole vi si intrecciano, humour, speranza e rivolta si avviluppano. Sul palco Bruno Bernès (Tamburello, Derbuka, Voce), Eric Chafer (Tuba, Contrabbasso), Emmanuel Ferrari (Fisarmonica, Voce), Simon Ferrari (voce, sassofono, ciaramella), Michæl Fernandez (percussion).
Jolaurlo
JOLAURLO è Pulp Rock ! Il fulcro del loro live è il coinvolgimento del pubblico,la ballabilità e la grinta che fuoriescono dalla loro musica si contagia al primo accordo,come un virus micidiale. Il trucco è un sapiente innesto fra linguaggi musicali differenti,che abbracciano gusti e attitudini del pubblico più vario.Una lingua nuda e scarna come il rock'nroll dove il battere della cassa si trasforma in quel flusso martellante e continuo tipico dell' elettro made'80, chitarre in levare e suoni “morriconiani” fanno spesso capolino sorprendentemente. Il tutto astutamente cucito dal filo di ferro della comunicatività e dell'interazione che Marzia (voce leader del gruppo) e la band,instaurano con il pubblico,rendendolo protagonista di ogni spettacolo. Far muovere le gambe,scatenare la danza,liberi dal pensiero. Questo è il mood di Jolaurlo dal vivo. “ Il corpo che danza,la tensione che cresce. Il ritmo che incalza, il sudore che esce”.
Cucuwawa
Sognano liberta' e cercano risposte che non trovano. Ma lo fanno sempre con energia e con la carica dirompente di entusiasmo che li caratterizza fin dagli esordi. Maturati ed evoluti, ecco i Cucuwawa versione 2008, che si propongono in una veste nuova, mentre immutato e' rimasto il loro nome. Avevano vent'anni, oggi ne hanno qualcuno in piu' e un bagaglio di esperienze costruito tra schizzi di sudore e chilometri percorsi, tra incisioni e live. I Cucuwawa cambiato strada, danno sfogo a cio' che piu' sentivamo di esprimere, e questa voglia e' stata impressa nei nuovi brani:Incursioni di chitarre si mischiano al lavoro dei fiati creando, assieme alla graffiante voce, un groove ricco e personale che prende spunto dal passato.E cosi' dopo circa due anni di assenza dalla scena, ritornano i Cucuwawa, con una miscela esplosiva di brani dalla prepotente carica rock, che li vedono completamente discostarsi dal reggae e dalla patchanka. La band è composto da: Carlo Adamo: voce e chitatta, Antonio Tunno : chitarra solista e cori, Riccardo Lobbene: batteria, Gianni Stifani: basso, Stefano Cataldo: tromba. Hanno suonato con Roy Paci, i Fratelli di Soledad, i Meganoidi, i Folkabbestia, gli Apres la Classe, gli Africa Unite, i Sud Sound System, Luca Morino e gli Skatalites. Hanno partecipato alla prima edizione del Salento Heineken Beer Festival dove hanno suonato davanti a 20.000 persone. Hanno all'attivo il cd Sunshine, a cui e' seguito un intenso tour. A breve uscirà il nuovo album ricco di novità..