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La World Federation of Music Therapy (Federazione Mondiale di Musicoterapia) ha dato nel 1996 la seguente definizione:
"La musicoterapia è l'uso della musica e/o degli elementi musicali (suono, ritmo, melodia e armonia) da parte di un MUSICOTERAPEUTA QUALIFICATO, con un utente o un gruppo, in un processo atto a facilitare e favorire la comunicazione, la relazione, l'apprendimento, la motricità , l'espressione, l'organizzazione e altri rilevanti obiettivi terapeutici al fine di soddisfare le necessità fisiche, emozionali, mentali, sociali e cognitive. La musicoterapia mira a sviluppare le funzioni potenziali e/o residue dell'individuo in modo tale che questi possa meglio realizzare l'integrazione intra- e interpersonale e consequenzialmente possa migliorare la qualità della vita grazie a un processo preventivo, riabilitativo o terapeutico."
Un'altra interessante definizione è quella data da Rolando Omar Benenzon, autore e docente argentino di musicoterapia, nel 1983, che comprende, oltre agli aspetti terapeutici, anche elementi legati alla ricerca scientifica:
"Da un punto di vista scientifico, la musicoterapia è un ramo della scienza che tratta lo studio e la ricerca del complesso suono-uomo, sia il suono musicale o no, per scoprire gli elementi diagnostici e i metodi terapeutici ad esso inerenti. Da un punto di vista terapeutico, la musicoterapia è una disciplina paramedica che usa il suono, la musica e il movimento per produrre effetti regressivi e per aprire canali di comunicazione che ci mettano in grado di iniziare il processo di preparazione e di recupero del paziente per la società ."________________________________________________ PRINCIPI:
I principi base della pratica musicoterapeutica sono: ************************************************ il paziente è parte attiva della terapia; ************************************************ la centralità del rapporto di fiducia e l'accettazione incondizionata rispetto al paziente; ************************************************ l'adattamento e la personalizzazione della tecnica volta per volta; ************************************************ scambio reciproco di proposte tra paziente e musicoterapeuta. ************************************************ La musica dà alla persona malata la possibilità di esprimere e percepire le proprie emozioni, di mostrare o comunicare i propri sentimenti o stati d'animo attraverso il linguaggio non-verbale.
Tipico è il caso degli individui affetti da autismo, cioè individui che sono in una condizione patologica, per cui tendono a rinchiudersi in se stessi rifiutando ogni comunicazione con l'esterno. La musica dunque permette al mondo esterno di entrare in comunicazione con il malato, favorendo l'inizio di un processo di apertura. ________________________________________________ LA FORMAZIONE DEL MUSICOTERAPEUTA IN ITALIA:
Al momento attuale le leggi dello Stato italiano non regolamentano la professione di musicoterapeuta, ma la CONFIAM Confederazione Italiana Associazioni e Scuole di Musicoterapia organizza un esame nazionale al fine di equiparare la formazione seguita e il titolo ottenuto presso tutte le Scuole diffuse sul territorio nazionale.
Questa enorme disparità permette a chiunque di improvvisarsi musicoterapeuta, ipotecando la credibilità professionale e ostacolando i tentativi della CONFIAM di uniformare le varie Scuole italiane tra loro e con altri Paesi dove tale pratica ha già ricevuto un'istituzionalizzazione.
Gli obiettivi della CONFIAM, che tra l'altro è entrata a far parte nella Consulta delle Associazioni per la regolamentazione delle nuove professioni, sono ************************************************ 1. stilare un codice deontologico ************************************************ 2. istituire un Albo professionale ************************************************ 3. individuare i criteri di base della formazione ************************************************ 4. individuare la forza della Scuola italiana ************************************************ 5. uniformare i diversi modelli formativi italiani. ________________________________________________ TERAPEUTA O TERAPISTA?
In lingua italiana si è cercato più volte di dare valenze diverse ai termini musicoterapeuta e musicoterapista, differenza che in altre lingue non esiste. La tesi più accreditata considera "terapeuta" chi ha già una laurea (psicologia, medicina, conservatorio, scienze della formazione), mentre è detto "terapista" chi accede alla formazione musicoterapica senza precedenti professionalizzazioni. ________________________________________________ PRINCIPALI MODELLI DI MUSICOTERAPIA:
Poiché sostanzialmente la musicoterapia è una modalità di approccio alla persona, si configureranno ambiti diversi di applicazione della metodica a seconda che l'utente sia singolo o gruppo, paziente o discente. Un'ulteriore moltiplicazione dei modelli musicoterapici si avrà poi in relazione alle finalità che si vogliono perseguire.
Storicamente possiamo distinguere la musicoterapia improvvisativa/attiva (il paziente produce e suona col terapista/peuta) da quella recettiva (a seguito di un ascolto guidato, il paziente verbalizza e manifesta emozioni e vissuti), ma è una discrezione limitata, poiché lo stesso metodo può cambiare a seconda dell'applicativo. Si può invece evidenziare un più precisa differenza tra le Scuole in base al core d'intervento che può essere psicanalitico, psicosomatico, somatico. ************************************************ 1. Scuole a impianto somatico In questi casi l'utente è un singolo e si tratta di un paziente. Il fine è terapeutico.
* Alfred Tomatis ************************************************ 2. Scuole d'impianto psicosomatico L'utenza è costituita da singoli o gruppi. Spesso, ma non solo, bambini, anziani e disabili mentali. Il fine è sviluppare o mantenere le capacità cognitive, espressive e di apprendimento, orientamento e coordinamento motorio.
* Gertrud Orff
* Giordano Bianchi
* Zoltà n Kodà ly
************************************************ 3. Scuole a impronta psicanalitica L'utenza è costituita da singoli o gruppi. Il fine è sviluppare gli aspetti sociali della persona.
* Clifford Madsen
* Helen Bonny
* Paul Nordoff e Clive Robbins
* Rolando Benenzon
* Mary Priestley
************************************************ 4. Musicoterapia umanistica ________________________________________________ CAMPI DI APPLICAZIONE:
La musicoterapia può essere utilizzata a vari livelli:
1. insegnamento
2. riabilitazione
3. terapia
Alle volte la musicoterapia è chiamata ERRONEAMENTE (!!) in causa per interventi in ambito comunitario per la ricerca di un maggior benessere. In questo campo rientrano anche gli interventi sulle gestanti o sui neonati, o nelle fattorie per migliorare la produzione di latte.Per quanto riguarda la terapia e la riabilitazione, gli ambiti di intervento riguardano preminentemente la neurologia e la psichiatria:* autismo infantile
* ritardo mentale
* disabilità motorie
* morbo di Alzheimer ed altre demenze
* psicosi
* disturbi dell'umore
* disturbi somatoformi (in particolare sindromi da dolore cronico)
* disturbi del comportamento alimentare (anoressia nervosa)
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