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Dalla pelle al cielo

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ASCOLTARE LA VOCE DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI VIOLATI E' UN DOVERE E UNA RESPONSABILITA' CHE DOBBIAMO AVERE IL CORAGGIO DI ASSUMERCI
Perché la loro voce è stata la nostra, ché eravamo anche noi bambini, ché avevamo anche noi speranza, ché credevamo in qualcosa...
...e perché in noi c'è ancora la vivacità del cuore e la bellezza di quel bambino, scappata via forse via per paura, o per un dolore inaspettato...
TG3 PUNTO DONNA - prima parte
TG3 PUNTO DONNA - seconda parte
DICONO DEL LIBRO:
"Ci riguarda": un commento di Giusy Gabriele* al libro di Ilaria Drago
Leggere il libro di Ilaria Drago "Dalla pelle al cielo" (Avagliano ed.) dovrebbe essere considerato un dovere per chiunque si occupi di abusi e violenze sulle donne e le bambine.
A me ha trasmesso una quantità enorme di emozioni tutte forti e contrastanti.
Paura, rabbia, solidarietà, vergogna, nausea, speranza, dolore...si sono alternate tra la mia mente, il petto e lo stomaco. A momenti incredula, poi improvvisamente commossa ed infine addirittura allegra. In questo sta l'importanza del saper rappresentare nel diario di una vittima le molte sfaccettature delle relazioni che possono intercorrere all'interno di una famiglia che, ovviamente, non possiamo che definire patologica. Ma, ritengo, che non ci si debba sentire, per questa via, assolti, in quanto normali, perché i nostri rapporti familiari potrebbero essere pur se molto distanti dalla violenza che il libro descrive, comunque collocabili in un continuum che si nutre di sentimenti simili.
Se, certamente, molte di noi non hanno avuto una madre picchiata e/o non hanno subito l'abuso paterno, non per questo, sul piano psicologico, non sanno cosa voglia dire oppressione, dipendenza verso il maschile, impossibilità ad esistere, vuoto...
D'altra parte, in ogni caso, il fenomeno è molto più esteso di quanto non appaia e può riguardare la collega d'ufficio, l'amica o la vicina di casa molto più di quanto non siamo disposte a credere.
Per queste ragioni penso che sia un impegno che dobbiamo assumere quello di utilizzare questo libro ed ogni altra occasione per dare visibilità alla mostruosità del fenomeno e sostenere, anche con una battaglia culturale, tutte quelle donne che possono trovare la forza di reagire ed iniziare un percorso di liberazione, prima di tutto credendo in sè stesse. D'altra parte la complessità del fenomeno implica un approccio globale del quale gli aspetti culturali legati anche alla pubblicazione di questo libro sono una parte fondamentale, ma l'efficacia dell'azione psico-sociale richiede che ci si faccia carico di tutte le implicazioni che violenze di questo tipo comportano, non solo per il superamento del trauma, ma anche per il percorso di "riproduzione" e reinserimento successivo dei soggetti coinvolti...
...Prioritario è costruire progetti che diano visibilità al fenomeno per promuovere la prevenzione e l'intervento immediato sullo stesso. Altrettanto indispensabile far conoscere i punti di riferimento sociali e sanitari ai quali le vittime possono immediatamente rivolgersi. A questo proposito la Asl presenterà il progetto che prevede una èquipe di professionisti che si occupa della presa in carico delle vittime degli abusi che sta dando i primi risultati.
Quando un'azienda è diretta da una donna, come nel mio caso, gli impegni quotidiani e faticosi di quadratura dei bilanci e di politiche di risparmio non possono far dimenticare la necessità di dare risposte complessive che tengano conto della specificità di genere.
* Direttore Generale Asl Roma D
“…una vera ed efficace prevenzione può nascere, infatti, solo da un’approfondita conoscenza del tessuto sociale in cui la pedofilia si radica e sviluppa… è attraverso il lavoro delle associazioni di volontariato, assieme alle istituzioni locali, alle forze dell’ordine, ai governi nazionali e alle organizzazioni internazionali che si possono dare risposte serie all’esigenza di tutelare i minori… È chiaro che per sconfiggere davvero questo fenomeno aberrante è necessario sviluppare a una grande campagna di opinione, usando mezzi efficaci, come la scrittura. Colgo pertanto l’occasione per ingraziare Ilaria Drago, che ha scritto “Dalla pelle al cielo”, il Garante dell’Infanzia della Regione Lazio, gli spettatori e tutti coloro si battono per bloccare il fenomeno degli abusi sessuali sui minori…
Pietro Marrazzo, Presidente della Regione Lazio
"Affidato ad una scrittura che slitta dal basso all'alto (la ragazzina protagonista del libro vuole diventare poeta), Dalla pelle al cielo non ha una sola frase che sia falsa. Forse perché Ilaria Drago, vent'anni di teatro di poesia alle spalle, conosce il significato profondo delle parole e nell'uso che ne fa passa il dolore di tutte le donne, di tutte le figlie e le madri."
Katia Ippaso (Liberazione).
“Quante case a “Strada Variante 853” ci sono “in questa società scocciata di tutto, che non vuole mettersi sulle spalle certe rogne della gente comune”. Ilaria Drago sembra averle abitate tutte, è dentro ognuna di esse in quanto tutte tristemente uguali. Tutte in una “Strada Variante 853” dislocata ovunque. È lì e guarda con gli occhi della ragazzina, fa i suoi passi e si muove nei suoi movimenti e per questo ti restituisce un’esperienza di vita indispensabile per capire, e dunque agire, perché ogni sua parola scuote come poche altre suscitando prima, e generando poi, dalla disperazione un’insopprimibile speranza…. “Dalla pelle al cielo” è dunque un inno alla vita che passa nella sua parte più orrenda per rivelare la bellezza di chi, come l’indimenticabile protagonista (perché dopo che l’avrete letto vi accorgerete che quella ragazzina è amica vostra, è la vostra fidanzatina, è la vostra vicina di casa, vostra sorella, vostra figlia, l’avete vista uscire da scuola e non sapevate che era lei), come la madre vittima sacrificale, come il suo amore poeta e la sua amica angelica e maga, vuole vedere una luce in tutto quel buio della ragione e dell’umano sentire. Un modo per sconfiggere “la signora morte e il destino buffone”.
Sergio Gilles La cavalla (Avanti!)
"...Non ha una sola riga che sia falsa! Ilaria Drago ha una responsabilità nel futuro, quella di continuare a scrivere!... Se io avessi letto questo libro quando mi sono successe tante cose nella vita, forse avrei agito diversamente..."
Maria Palazzesi - Critica letteraria - Responsabile settore Cultura Casa Internazionale delle donne – Roma.
"...Ogni figura è tratteggiata con finezza e precisione psicologica, ogni atteggiamento, ogni azione è in linea col profilo del personaggio. Non una parola, non una mossa stonata o di troppo. Centrale è la figura del padre, con la sua ossessione per il rispetto, che esige e cerca negli altri, nel riconoscimento esteriore, in casa e in chiesa, perché probabilmente non riesce a trovarlo dentro, egli stesso si rende conto di non averne per sé. Personaggio che con la sua violenza vigliacca, di cui neppure accetta la responsabilità, ma anzi la scarica sulla figlia, suscita a moti di rabbia profonda… ma è anche lui per certi versi vittima, non solo carnefice, anche lui con i suoi drammi antichi e una società dove non riesce a trovare il suo ruolo. Un debole, e non c’è peggior violenza di quella che esprime frustrazione di un debole.
Nessuno nel libro è realmente innocente...
Un romanzo dalle strutture psicologiche dei personaggi impeccabilmente definite, che affronta con successo un tema difficile e delicato nella sua crudezza. Una narrazione che colpisce fin dalle prime pagine come un pugno allo stomaco e poi prosegue rigirando un coltello nel ventre, che forse non ci farà più stancamente cambiare canale quando sentiremo di nuovo notizie come questa, perché ahimè ne sentiremo di nuovo...."
Ferdinando Menconi Radio Alzo Zero

My Interests

Music:

Member Since: 7/4/2008
Band Website: www.ilariadrago.it"www.avaglianoeditore.it
www.ilariadrago.it
Band Members: SABATO 16 MAGGIO ORE 17.00

ASS.CULT. ASSISI 33
via Assisi, 33 - Roma

ABUSO SESSUALE E VIOLENZA SULLE DONNE:
siamo certe che le mura domestiche siano il luogo più sicuro?

performance di lettura e musica dal romanzo (in apertura)

DALLA PELLE AL CIELO

di e con Ilaria Drago accompagnata dal musicista Marco Guidi

"...per fare un buon lavoro di prevenzione e di assistenza, occorre essere preparati e comprendere prima di tutto chi siamo e quali ragioni vi possano essere alla base di quelle dinamiche familiari che inducono all'abuso e alla violenza; comprendere chi siamo ci permette di non dividere con un colpo di cesonia il bene dal male, il mostro dalla vittima, tenendo ben presente che la linea di confine fra l'uno e l'altra spesso è molto sottile; comprendere le dinamiche familiari è compito di chi ha strumenti, competenza, forza, amore da offrire e riesce a donare speranza e ancora un futuro alle vittime e, forse, a volte, anche a quelli chiamati carnefici..." Ilaria Drago

seguirà il dibattito, cui partecipano:

Giusy Gabriele, Psichiatria Democratica
Giulia Rodano, Assessore alla Cultura Regione Lazio
Anna Pizzo, Consigliere regionale del Lazio
Susi Fantino, Presidente del IX Municipio
Luciana De Franco, Psicologa Analista A.I.P.A.
Federica Mazzeo, Psicologa Analista A.I.P.A.
Paola Schiavulli, Forum Donne Socialiste

I numeri parlano chiaro: la violenza sessuale sulle donne è un fenomeno che nel 78% dei casi avviene tra le mura familiari. E’ purtroppo il frutto di una struttura sociale e culturale all’insegna del patriarcato che caratterizza ancora il nostro Paese, dove infatti le donne sono meno occupate degli uomini, in generale e occupano di meno i posti di direzione, in particolare. Per agire nella direzione di una maggiore sicurezza delle donne non serve l’esercito e non serve neanche scatenare la caccia allo “straniero” o allo “zingaro”, è necessario invece un lavoro concreto che rafforzi e sostenga le donne. Servono fondi per le iniziative di promozione della cultura della differenza di genere, occorre che nei territori vengano potenziati i Consultori e i Centri Anti violenza, che in ogni Municipio possa aprire una Casa delle Donne. Serve anche la prevenzione e leggi adeguate che non consentano a qualsiasi stupratore di tornare a casa due giorni dopo l’arresto. Ma per fare le leggi giuste ci vuole la cultura giusta e, per il momento nulla di nuovo appare all’orizzonte.

Ilaria Drago attrice autrice regista, nata a Firenze il 3/9/1969, è tra le poche allieve di Perla Peragallo, con la quale si è formata percependo immediatamente l’idea di un teatro che fosse fuori da quello convenzionale fatto di stereotipi. Dopo essersi diplomata ed avere affiancato Perla nell’insegnamento presso la sua scuola, ha scritto diretto e interpretato, dal ’95 ad oggi, fra letture, spettacoli e performances, circa una ventina di lavori.
Nel ’99 ha fondato con Roberto Latini Fortebraccio Teatro, Compagnia riconosciuta e finanziata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla quale è uscita dopo un anno.
Nel 2003 ha fondato con Salah Ibrahim l’Associazione culturale El Mastaba, per la musica popolare egiziana a Firenze e nel 2005 Testedastri/ Compagnia Ilaria Drago con la quale lavora attualmente.
I suoi ultimi lavori sono: Notturno branco, Dreamtime project (in collaborazione con il video-artista Alberto Tessore e col musicista compositore Roberto Laneri, e ispirato alla cultura aborigena australiana); Metavoice (con Roberto Laneri, una fusione di parola-armonici e didijeridoo); il concerto teatrale Giovanna d’Arco-appunti di viaggio, in tournée in tutta Italia e in Brasile, lavori questi che hanno inaugurato quella nuova forma di teatro-poetico-musicale che si sviluppa e definisce sempre più negli spettacoli Sogno 101, su Giacinto Sclesi con Roberto Laneri e il suo gruppo di canto armonico; La nave dei folli in collaborazione con il regista attore Marcello Sambati e l’artista praghese Mikulàs Rachlìk; Mariacane - cronaca di uno stupro, in collaborazione con il musicista compositore Marco Guidi e Nostri corpi-piccola performance d’amore, in collaborazione con Marco Guidi. Nel 2006 ha aperto lo spazio teatrale Il Mulino delle civette.

Come attrice e performer: dopo avere fatto parte della Compagnia Teatrale di Leo De Berardinis, ha collaborato e lavora con alcuni fra i migliori musicisti europei e con i poeti contemporanei più noti: Luigi Cinque, Roberto Laneri, Lello Voce, Paolo Fresu, Antonello Salis, Moni Ovadia, Nanni Balestrini, Jivan Gasparyan, Raiz, Sal Bonafede, Gianluca Ruggeri, Andrea Biondi...

Come autrice: oltre a diversi testi non pubblicati (uno fra gli altri è Figli-cristi finalista al Premio Oltreparola di Milano che ha debuttato all’Auditorium di Roma in forma di performace), ha pubblicato Estasìe (Editoria&Spettacolo), con prefazione di Dante Maffia, Antonio Cipriani e David Riondino: una raccolta di testi teatrali che comprende fra gli altri Mariacane monologo finalista al Premio Riccione per il Teatro 2005 e vincitore del Premio Elsa Morante per la letteratura 2006 (inediti). Ha pubblicato per Avagliano Editore il romanzo Dalla pelle al cielo (giugno2008).

E’ stata opinionista per il quotidiano Il Firenze e attualmente scrive per il mensile Secreta (Olimpia)

Vive e lavora a Vejano dove ha aperto lo spazio il mulino delle civette, sede delle sue attività culturali e con l’intento di: “…coltivare cultura! Coltivare cultura significa coltivare un futuro nella terra della propria memoria; significa non arrendersi alla schiavitù dell’omologazione e mantenere intatta la propria identità; significa opporsi alla mercificazione di ogni cosa, alla furia bruciante del consumo; significa sapere che la cultura non è solo qualcosa di elitario, bensì lo specchio e il racconto di cui tutti fanno parte…“; dove tiene laboratori, organizza seminari, performaces, spettacoli, mostre, ma anche shiatsu e costellazioni familiari.

Tiene laboratori teatrali il cui intento principale è quello di fare scoprire agli allievi la propria via poetica; perché “…teatro contemporaneo significa teatro che vive insieme ai suoi creatori, e porta sul palcoscenico l’essenza del proprio tempo. Perché la Storia di un paese la fa il suo popolo, con i suoi umori, gli stati d’animo, l’invenzione e la creatività e perché i grandi eventi futuri sono composti da centinaia di piccoli eventi quotidiani!...” E inoltre perché c’è necessità sempre più urgente di ritrovare quei valori umani obnubilati dalla crescente ignoranza, dalla violenza e dall’indifferenza che ci circondano e ci annichiliscono.

Porta in tournée Mariacane, uno spettacolo coraggioso che affronta il tema dello stupro (debutto aprile 2008 al Atelier Meta Teatro (Rm), in scena a Nola(NA), Poggio Moiano (RI) e al Teatro Palladium di Roma);

Presenta il suo nuovo romanzo Dalla pelle al cielo (AvaglianoEditore), diario di una dodicenne sulla violenza familiare.

TG1 presentazione spettacolo Mariacane e libro Dalla pelle al cielo

TG1-servizio su Ilaria Drago

Influences: libri pubblicati:

Estasìe
Editoria&Spettacolo

Dalla pelle al cielo
Avagliano Editore

Sounds Like: testi premiati

Mariacane
finalista al Premio Riccione 2005 e vincitore del Premio Elsa Morante per la letteratura 2006

Figli-cristi
finalista al Premio Oltreparola di Milano

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Record Label: Avagliano Editore
Type of Label: Major

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