L'EQUILIBRIO E' UN MIRACOLO
Guardo il mondo e penso a testa in giù
sopra un filo ch'è sospeso
di vertigine in vertigine
dove più leggero esistere
dolce vivere nella via
l'equilibrio è un miracolo
Per un momento io lascio la vita
sospesa negli angoli
e mi abbandono all'umana paura
di essere liberi
Volteggio piano nel vuoto d'amore
apro i miei occhi nel blu
di questo cielo così grande
Quando arriva la tempesta qui
non mi coglie impreparato il vento
l'equilibrio è un miracolo
Per un momento io lascio la vita
sospesa negli angoli
e mi abbandono alla fragile attesa
di nuovi pericoli
Volteggio piano nel vuoto d'amore
apro i miei occhi nel blu
di questo cielo così grande
Per un momento io vivo la vita
sognata degli angeli
E mi abbandono all'umana certezza
di essere fragili
Volteggio piano nel vuoto d'amore
che sento dentro di me
In questo cielo così grande
in questo cielo così grande
" P. LAQUIDARA "
LA VITA DOVREBBE ESSERE VISSUTA AL CONTRARIO
Tanto per cominciare si dovrebbe iniziare morendo, e così tricchete
tracchete il trauma è bello che superato.
Quindi ti svegli in un letto di ospedale e apprezzi il fatto che vai
migliorando giorno dopo giorno.
Poi ti dimettono perché stai bene e la prima cosa che fai è andare
in posta a ritirare la tua pensione e te la godi al meglio.
Col passare del tempo le tue forze aumentano, il tuo fisico migliora, le rughe
scompaiono.
Poi inizi a lavorare e il primo giorno ti regalano un orologio d’oro.
Lavori quarant’anni finchè non sei così giovane da sfruttare adeguatamente il ritiro dalla vita lavorativa.
Quindi vai di festino in festino, bevi, giochi, fai sesso e ti prepari per iniziare a studiare.
Poi inizi la scuola, giochi con gli amici, senza alcun tipo di obblighi e responsabilità , finchè non sei bebè.
Quando sei sufficientemente piccolo, ti infili in un posto che ormai dovresti conoscere molto bene.
Gli ultimi nove mesi te li passi flottando tranquillo e sereno, in un posto riscaldato con room service e tanto affetto,
senza che nessuno ti rompa i coglioni.
E alla fine abbandoni questo mondo in un orgasmo!
...WOODY ALLEN
LENTAMENTE...
PABLO NERUDA
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi
percorsi, chi non cambia la marca, il colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini
sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli
occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova
grazia in se stesso.Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno
sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità .(Pablo Neruda)