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Meridiano Zero
Associazione Culturale Teatrale
via Tuveri 6, 07100 Sassari
Italy
www.meridianozero.org
PRODUZIONI
I CAN'T GET NO SATISFACTION (2007)
in collaborazione con la compagnia Malasemenza (LI) e Teatro di Buti (PI) lo spettacolo è tratto da “ricordi dal sottosuolo” di Fedor M. Dostoevskij. Regia di Gaetano Ventriglia. Con Claudio Alfaroli, Francesco Cortoni, Silvia Garbuggino, Marco Sanna, Francesca Ventriglia.
“Ricordi dal sottosuolo” è certo un libro difficile, lo stesso scrittore mentre lo scrive non sa come sarà accolto dal pubblico e fra l’altro la sua stesura fa parte di un periodo difficile e di forte cambiamento per la vita di Dostoevskji. Il testo costituisce uno spartiacque nell’opera dello scrittore russo, da quel momento in poi infatti tutti i personaggi delle sue opere avranno un loro “sottosuolo”, ed ad ognuno di loro, attraverso un cammino doloroso ma necessario, sarà data la possibilità di uscirne, verso qualcosa di diverso; alcuni ce la faranno, altri no. Sottosuolo come luogo del risentimento, dell’inerzia, della malattia che si nutre compiaciuta di se stessa. Una trappola tutta mentale. Sottosuolo anche come luogo dove affermare la propria libertà, l’indipendenza del proprio volere, la propria irriducibilità al “due più due quattro”.
FARENDI IN TURRITANA de-generazione in-generazione (2007)
Regia Marco Sanna. Con Marco Sanna . Francesca Ventriglia, Luana Mulas, Alessandro Doro, Marialuisa Usai, Gian Giorgio Cadoni.
“Dall’iniziale pantomima, che apre lo spettacolo con gesti stereotipati ripetuti ossessivamente in sequenza e sui quali non c’è neanche bisogno di aggiungere parole, si passa ad un ambiente casalingo ove gli abitanti si sono barricati dentro, sbarrando la porta di casa, quasi a difendersi da una cultura e da un esterno che li vorrebbe sempre uguali a se stessi. Cardine della nuova scrittura scenica sono i due giovani fidanzati e promessi sposi. Spogliati della patina retorica propria del testo originale, che li vuole si, convinti del loro amore tanto da voler provocare uno scandalo se la famiglia di lei non acconsentisse al matrimonio, ma allo stesso tempo assoggettati al volere (ordine) del capo famiglia, i due ragazzi diventano nella nostra lettura due carnefici che tengono in scacco la casa. Nonostante la loro carica eversiva e la crudeltà presente nelle loro personalità, usata sia nei confronti della famiglia che all'interno del loro intimo rapporto, i due non potranno nulla contro una regola (o tradizione) che li vuole invece allineati a un pensare comune, rispettosi del padre e della madre, o almeno timorosi di ciò che essi rappresentano. Sarà la contraddizione insita nel loro rapporto, che seppur “nuovo” vive di regole soffocate ma ancor vive nel profondo, unita all'impossibilità di fuga dovuta al manifestarsi intermittente, attraverso la finestra di casa, di un “fuori” dove cadono bombe e si moltiplica il terrore, a far si che i loro piani non si avverino”.
NOCTIS... (2006)
Ideazione e regia Marco Sanna. Con Marco Sanna, Francesca Ventriglia, Luana Mula. Luci e Suoni Alessandro Doro.
“Nasce come progetto performativo e di riflessione, sulla condizione dell’arte e il ruolo della poesia, sulla posizione dell’artista nella società e in particolare della figura dell’attore all’interno dell’attuale panorama culturale. “Noctis…”, in costante alternanza fra toni drammatico - grotteschi e momenti di “bassa-volgare” comicità, si apre con la figura del regista guru, il santone di provincia, che dopo aver frequentato due seminari, non si sa bene dove e con chi, riunisce attorno a se un gruppo di adepti per iniziarli alla nobile arte del teatro. Fra sermoni e laboratori (costosissimi) sul corpo come “metasignificante decontestualizzato”, il nostro, costruisce il suo castello di carte...”
LE PRESIDENTESSE (2004) di Werner Schwab
Co-produzione con la compagnia Lady Godiva di Ravenna e il Festival “Tra cielo e terra” di Montone (PE).
Regia Eugenio Sideri con Enrico Caravita, Ciro Masella e Marco Sanna.
“Erna, Grete, Maria sono i personaggi che costituiscono il dramma de “Le presidentesse”. Un dramma che si sviluppa senza azioni concrete, senza sviluppi scenici si particolare rilievo: lo sviluppo è nella logorrea, nello sbrigliarsi delle storie che, incrociandosi e scontrandosi, le tre signore raccontano. Sono figure che, in un’apparenza ingannatoria, paiono ai margini della società, rinchiuse fra pareti tra il kitch e la miseria, sembrano veramente non poterci raccontare nulla se non i loro malanni, le piccole miserie quotidiane, le speranze svanite o il ricordo dei figli ormai grandi e ignari delle genitrici.”
SQUARCI (2004)
Con Luana Mulas: voce, Gianluca Dessì: chitarre, Antonio Baldinu: Batteria
“Squarci che sono finestre aperte su sentimenti reconditi, torbidi, inconfessabili, perché per poter amare bisogna prima poter sentire l'odio.Musica che sparge sale sulle piaghe di sempre che scava, scava perché la verità è in fondo a un pozzo.Dalle note affiorano ricordi, emozioni, incontri, sogni, giochi, agonie, onde d'onda che sbatte, sbatte e picchia e inchioda alla croce.Accordi e ritmi che si susseguono tra immagini filtrate attraverso fessure di palpebre di occhi spillati.Parole di una lingua ingoiata nell'eterno esasperante oscillare fra gioia e dolore,nel crudele vitale braccio di ferro tra odio e amore che assorbe la nostra vita.”
NOTTI CHE NON ACCADONO MAI (2003)
Regia: Marco Sanna. Con: Gian Giorgio Cadoni, Sarah Canu, Luigi Manca, Luana Mulas, Marco Sanna, Franca Spanu. Luci: Massimo Casada.
“Le situazioni in cui non vorremmo mai trovarci, le indecisioni che lasciano passare la vita dietro i vetri, il dolore che pare sempre degli altri, oppure così nostro da chiudere la porta in faccia a tutti, gli sbagli commessi, quelli da compiere, bere con gli amici,fumare, attendere…tutto. Ogni volta che nasce uno spettacolo, nasce qualcosa di te che non conoscevi, o che avevi dimenticato in qualche angolo. Si, ogni cosa è dentro di noi, non c’è da sorprendersi nel scoprirsi assassini, guardoni, cinici, innamorati, stupidi, bisognosi d’affetto…tutto. Le notti si susseguono, e ogni notte una goccia scava un po’ la pietra del viso, apre una ruga nuova come una riga aggiunta al testo, un riflesso nuovo nello specchio; anche questo è il senso del teatro: testimoniare il proprio tempo, i giorni che passano, i nostri giorni…”
Passione (2003)
in collaborazione con Armunia festival costa degli etruschi
Ideazione e regia Marco Sanna. Con Marco Boscani, Alessandro Doro, Luana Mulas, Marco Sanna, Nadia Scanu, Francesca Ventriglia.
“ Noi come camere ammobiliate, noi come case date in affitto, noi che rinunciamo al nostro futuro astratto per tuffarci in uno concreto, dove sappiamo con chi condividere i passi per le strade semideserte, i percorsi che erano fino ad allora solitari e pensierosi, la prima visione del mattino, l'ultima della sera. Noi che non siamo più invitati o ospiti, non più uno che va e l'altro che aspetta, ma entrambi senza possibilità di scelta, dentro una casa che non apparteneva a nessuno e che adesso è di tutti e due, con un cuscino in comune per il quale litighiamo e dal quale, come malati ormai al termine della speranza, finiamo per avere una visione del mondo.La solitudine di essere in due, molto peggio che soli, la solitudine intrinseca al sentimento nella sua inesplicabilità…”
LA COMPLESSA PERSONALITà DEL CONIGLIO (2002)
di e con Marco Sanna e Francesca Ventriglia
“ Quando le cose finiscono, è qui, non un attimo prima, che la tragedia s’impone su tutto, non c’è più spazio per nessun’ossessione, quando si muore, quando muoiono gli altri, quando ci si accorge di essere morti (già), si vorrebbe che partisse una canzone (la nostra) ad abbracciare la potenza del dolore. Il senso di perdita porta in se, come dono, un’assassina lucidità, una coperta da gettare sul nulla per provare a dargli una forma…”
Sensìo (2001)
Di e con Claudio Alfaroli, Marco Sanna e Francesca Ventriglia.
” Nel luogo del “sono” viviamo noi (io + io) possibili redentori nei nostri figli della colpa di essere figli dei nostri padri. Noi, le molteplici, sfuggenti e frammentarie identificazioni di una personalità sul baratro. Abbiamo sentito passare la storia, come una pioggia dietro alle finestre, come un tuono che inquieta ma che in fondo non ci può far male, abbiamo avuto notizia di tragedie inumane, e abbiamo visto sull’altro canale il sole splendente dall’altra parte del mondo, abbiamo alzato più forte il volume nelle nostre cuffie, per non sentire le urla in cucina…”
MADONNA DEI FOTTUTI (1999)
un progetto di Marco Sanna, Francesca Ventriglia e Gaetano Ventriglia
“…eccoci tutti e tre sulla stessa pagina fremente, una madonna che lava per sempre i suoi peccati e la sua innocenza e due fottuti che girano a vuoto nell’impossibilità di un amore impossibile o di un po’ di sesso, perché quando si prega la madonna è solo per un po’ d’amore su un letto di fiori…”
Mariée Tombée (1998)
“Una donna. Ci accompagna in un percorso sotterraneo. Una fuga nelle catacombe dopo la caduta dell’Impero. Fuori rovine, solo rovine… Una donna, là sotto, porta in braccio una bambola di gas nervino. Con un gesto potrebbe liberarci per sempre da questo purgatorio. Ma il grande carnefice onanista se la ride, e sguinzaglia i suoi arcangeli a farsi beffe di lei, a lavarla e a mascherarla da Maria Maddalena. Verrà bandita per paura del ridicolo. Ma nessuno le impedirà di sfiorarci e di sussurrare, solo ad alcuni, la verità su ciò che realmente siamo…”
La sua carne farneticando è entrata (1996)
“viaggio ai limiti dell’assurdo in una quotidianità non più umanamente comprensibile…. elementi del quieto vivere ribaltati gambe all’aria, poi razionalizzati in una nuova capovolta ragione. E’ l’incubo ossessivo che chiudiamo dietro la porta, ma prepotentemente rientra dalla finestra…”
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