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AM ART GALLERY di Antonella Merra Presenta:
I Dipinti di Rosanna D’Abramo.
Presentazione di Loredana de Nichilo:
Rosanna D'Abramo in arte "Ros" si affaccia quest'oggi per la prima volta sulla scena giovinazzese ospitata su invito della gallerista Antonella Merra in questa spendida sala espositiva.
Lungi da me volervi annoiare con superflue note biografiche, scopo del mio intervento è fornirvi alcune linee guida, per una lettura coerente delle sue creazioni artistiche. Proveniente da una formazione accademica, Rosanna sviluppa negli anni uno stile personalissimo, avulso da qualsivoglia contaminazione artistica, che ha come perno fondamentale il colore. E' il colore, infatti, che impera nelle sue Tele, le riempie, in toto invadendo i bordi, è il colore che crea la forma, che si auto disegna e sembra voler fuoriuscire dalle tele, occupando lo spazio circostante, avvilupandosi in astratte spirali e articolandosi in violente ed aspressionistiche lingue di fuoco.
Rosanna sceglie di operare sulla tela una commistione di diverse tecniche: come la pasta modellante, che abilmente piega e lavora a mano volendo prediligere un rapporto quasi umano con le sue creazioni, perchè per lei, il processo creativo, specchio della sua sfera emozionale, lontano dall'essere pensato e mentalmente costruito è veramente materico e tangibile. La mano dell'artista diviene in questo modo di tramite per trasporre su tela le sue emozioni più intime, la sua realtà interiore complessa e sorprendente. Oltre alla pasta modellante Rosanna si serve anche di acrilici, malte, paste sabbiose, spray dai colori metalizzati e glitterati; in ogni caso la scelta ricade su colori dalla corposa consistenza che anche se spatolati o modellati o stesi con pennellate veloci, quasi impressioniste, permettendo al colore di acquisire una forma propria, un proprio volume. Il tutto "condito" con degli getti di glitter che ben si prestano a interpretare la frizzante personalità dell'artista.
Rosso, giallo, arancio, verde, viola (soprattutto nelle sue ultime creazioni), rosa, blu cobalto, azzurro, sempre colori caldi e violenti, a volte oserei dire scioccanti nella loro vivacità , schizzano fuori dalle sue tele per mischiarsi tra loro dando vita ad una infinita gamma di sfumature, o accompagnandosi l'uno all'altro in modo innaturale, o ancora, facendosi spazio su fondo scuro in un getto di un unico colore violento e quasi mistico.
Mi riferisco in quest'ultimo caso ad una delle opere che mi ha toccato maggiormente dal titolo "Terra e fuoco", una tela del 2005 dedicata ad una persona dell'artista molto vicina, reduce da un'esperienza tragica, traumatica ed indelebile. Rosanna , fa propria la sofferenza dell'altro e, in un impeto creativo, da vita a questa piccola tela sui toni del rosso in cui una lingua di fuoco centrale e ardente impera nella composizione fino ad assurgere a simbolo di una vibrante sofferenza, assoluta e implacabile, resa da Rosanna con il colore (suo imprescindibile compagno di viaggio). In molte delle sue composizioni, uno sguardo attento, può scorgere il motivo rosso ricorrente di questo fuoco costante acceso, a volte divampante, a volte sotteso, ma pur sempre esistente. Interessante è però rendersi conto di come, la violenza espessionista del rosso si coniughi ad altre tinte calde come il giallo o il verde, ad un inaspettato rosa pastello, che traducono la vivacità emotiva di una ragazza giovane, che è un continuo infiammarsi di emozioni e che non lascia che la sofferenza, di qualunque entità sia, spazzi via la sua naturale gioia di vivere. Ci sono delle opere che l'artista sente più vicine a sè e, che porta in quasi ogni esposizione come totem: "Incontri d'amicizia", "Eureka", "Terra e fuoco", "Libertà ", "Vortice" che potrete ammirare anche in questa sede.
La sintesi artistica delle tematiche rese dall'artista sulla tela è sicuramente "Incontri d'amicizia": una rosa sfiorita è il soggetto in primo piano della composizione, la cui bellezza non è intaccata dalla mancanza di colore perchè è il colore della tela che la contiene e la contagia. La rosa è assunta come simbolo della sua attenzione alla natura, al reale, ma anche delle sue indole fondamentalmente romantica e sognatrice.
Una scelta coraggiosa, quella di mettere in primo piano un oggetto non dipindo ma esistente. Sullo sfondo, un tripudio di colori. L'impressione che si ha di primo acchito è di grande serenità , una serenità che rapisce e che contagia, una serenità che l'artista ha raggiunto nel corso del tempo, dopo una intricata esperienza personale e una impegnativa ricerca di se stessa.
Ma anche dietro questa aura di serenità si fa spazio il fuoco bruciante di cui parlavo prima, latente ma presente, il fuoco di una sofferenza derivata da un animo ipersensibile ma anche il fuoco sacro dell'arte, dell'impeto creativo, della passione per la vita.
Quando ci sembra di avere delineato uno stile che impersonifichi l'artista, un astrattismo visionario e vivace, Rosanna ci sorprende "cambiando segno" e introducendo tra le creazioni di questi ultimi mesi il paesaggio. Pennellate veloci di acrilici dalle tinte scure.
Semplicemente un mare, un cielo e un paesaggio collinare che si intravede, minimalista come spesso riesce sd essere Rosanna nella sua complessità . Nel cielo si fa largo una presenza quasi spettrale, un pallido sole alato frutto delle capacità immaginativa di Rosanna che deve sempre trascendere il reale.
Non voglio sottrarre altro tempo alla visione delle opere, anche perchè senza il contatto con l'opera, ogni parola può sembrare pleonastica. Grazie a tutti! L.de N.www.amartgallery.com -
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