Nel Gennaio del 2006 un gruppo di musicisti nati e cresciuti a Novara dà vita all’Associazione Innovarte. Forza propulsiva di questa avventura è il modo di vivere ed intendere la Musica che accomuna tutti i fondatori.
La convinzione di partenza è che la forma codificata del concerto, usata ed abusata da ormai duecento anni, sia diventata, nella sua routine, quasi del tutto priva di respiro. Teatri, stagioni concertistiche e agenzie operano nel meccanismo di mercato relegando a quest’arte il ruolo di mezzo e non di fine. Programmi compilati sempre allo stesso modo o ripetuti all’infinito, musicisti vinti dal mestiere o sopraffatti dal divismo, il mito del recital che premette l’esecutore al compositore stesso, tutto ciò trasforma la musica in oggetto da museo e non in arte viva e attuale. Se le sale da concerto sono sempre meno frequentate da giovani, sia sul palco che fra le sedie allora il futuro della musica è in serio pericolo.
Pensiamo che il dovere di ogni musicista sia non solo quello di dedicarsi alla propria formazione ma anche quello di interessarsi al futuro stesso della musica, mettendo da parte l’individualismo che caratterizza la nostra epoca.
Certamente siamo coscienti di non poter cambiare un sistema così radicato, non siamo dei Don Chisciotte ma speriamo ugualmente che uno sforzo, un’idea o un sogno che vanno in una direzione opposta possano trasformarsi in semi per il futuro.
L’obiettivo fondamentale è stato quello di ideare modi diversi per vivere la musica, diversi rispetto alle realtà più comuni. Non c’era e non c’è una ricetta: il concerto è una sottile alchimia, alcune volte riesce, altre no. Ma principi sì, quelli ne abbiamo. Il primo viene da Schumann: “Senza entusiasmo nulla riesce bene nell’arteâ€, e questa è stata la nostra parola d’ordine fin da subito. L’entusiasmo deve essere fra i musicisti e per osmosi fra gli ascoltatori. L’entusiasmo ce l’hanno soprattutto i giovani, ed è su loro che abbiamo puntato, scommesso e vinto.
In due anni di attività cominciamo ad intravedere quali sono le nostre possibilità e quanto sia stato importante iniziare, sperimentare, anche sbagliare. Ciò che più conta è che ogni musicista che ha suonato nei nostri concerti sapeva che il fine di tutto era la musica, il suo messaggio, la sua bellezza. La cosa più preziosa è stata scoprire quali rapporti umani si possano creare quando ci si trova tutti insieme in esperienze simili, trovando in tutti i musicisti un’umiltà ed una disponibilità che insegnano molto.
Trovare nuove forme per un concerto ha significato cercare e studiare nuovi repertori, nuovi accostamenti che rendessero più trasparente il messaggio e il valore di fondo, oppure chiedere alla pittura, alla letteratura o al cinema di completare ed intensificare un’emozione.
All’attivo ci sono due stagioni concertistiche, piccole e con mezzi ridotti, ma che per noi sono dei tesori preziosi.
A partire dal 29 di Giugno del 2006, quando Matteo Fossi ed Edoardo Rosadini hanno dato il via alla storia dell’Associazione, sono seguiti una dozzina di concerti divisi in due stagioni, più tanti altri al di fuori di queste. Alcuni concerti hanno avuto ospiti illustri come Pier Narciso Masi e giovani che rappresentano il futuro della Musica, come Lorenza Borrani, Alexender Romanovsky, David Brutti, Filippo Farinelli, Francesco Dillon, Francesco Gesualdi e altri ancora.
Altri concerti sono stati realizzati principalmente da noi per sperimentare programmi nuovi o a cui eravamo particolarmente legati.
Nel Gennaio 2007 il concerto dedicato a Dmitri Shostakovich ha segnato uno dei risultati artistici più importanti per quanto riguarda la fusione di arti diverse, grazie all’impegno fondamentale di alcuni giovani registi come Diego Volpi, Stefano Bottini e Simone Rivoire.
Abbiamo capito subito a nostre spese che organizzare una stagione non è facile e richiede sforzi notevoli, soprattutto quando si divide questa attività con i propri impegni di studio e di lavoro. Ma abbiamo anche provato come la prima nota che dà inizio ad un nostro concerto, un pubblico gremito e tanti giovani ripagano di tutto in un soffio.
Ora in progetto vi è la terza stagione concertistica che partirà con l’anno 2009, con nuove ed inedite proposte, tanta musica da camera e lo stesso identico entusiasmo.
La speranza non è solamente quella di crescere come associazione, ma quella di trovare altre persone disposte a proseguire questo cammino insieme. Ciò che ci dà fiducia è sapere che in altre parti d’Italia esistono realtà come la nostra, anche molto più importanti e attive da più tempo.
Questo sito non serve solamente per pubblicizzare la nostra attività , ma vuole essere anche un appello a collaborare, per avere consigli, proposte e opinioni da quanti più musicisti ed appassionati di musica.
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