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I grandi artisti riescono, con la loro profonda sensibilità , ad intrufolarsi nelle menti, nei cuori e nelle anime di chiunque. Riescono a raccontare storie che sono d’altri e sono capaci di descrivere emozioni che hanno anche solo sfiorato. Riescono ad essere se stessi e, insieme, tutti gli altri. Hanno un’anima fatta d’anime. Le parole di “Una di tante†paiono scritte per ognuno di noi e raccontano alla perfezione una storia, o meglio, la storia di tutti coloro che, “con la falsità di sorrisi di facciataâ€, palesano la loro incapacità di ridere e che hanno un “cuore addormentato†nel quale imperano “smeraldi grigiâ€, scoloriti da “ladri di colori che vivevano per seâ€. I suoni sono perfetti compagni delle parole e trascinano chi ascolta in quelle stanze d’anime lucide, “come specchi nei castelliâ€. Un lucido che non è sinonimo di candore e purezza ma, al contrario, di vuoto e desolazione sentimentale. Lo stesso vuoto che crea dentro e intorno a se chi “finse l’amore e poi mai più lo ritrovòâ€.Germano Milite
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«Se le tue parole non basteranno, affrontami in un duello senza fine. Sono nodi che cerco di sciogliere e malvolentieri faccio resistere nella mia anima. Ci provo. Augurami di non venirne mai a capo. Augurami di vivere intriso di questi nodi. Augurami che le tue parole non possano mai bastare. Potrei contare nella presenza di te, in un duello senza fine»
Con queste mie parole introduco i versi, i suoni del progetto "Nuove Forme di Poesia" che in una comunicabilità che più non c'è, non nell'amore, ma nell'impossibilità di una sopportazione, stanno, come nodi che ci avvolgono e stringono. Fuori dalla semplice musica per convenzione, assolvono il loro dovere di parole, cariche come sono di sonorità profonde, comunicano nell'incomunicabilità delle situazioni che trasmettono, dai muri che nella loro opposizione al futuro, negano sguardi in noi stessi per noi stessi, che nell'incomunicabilità del vedere oltre generano riflessione su noi, si fanno portatori dei nostri sguardi, bloccati nell'impossibilità d'arrivare "oltre", ricurvi su se stessi, implodono dentro di noi; le emozioni sotto sale, i pensieri nascosti, un amore vissuto dentro la nebbia, nell'impossibilità di essere uno, per essere nessuno nei baci a labbra chiuse, non voler sentire, capire, le sue storie. Il capolinea di una storia che è un duello senza fine.
Francesco Aprile
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La nuova forma di poesia bussa alle porte dell’ io come sempre con discrezione ed educazione, bisbigliando l’incomunicabilità , il silenzio, la solitudine, l’autodistruzione di chi ha il “viso cosparso da granelli di sabbia e un corpo rivestito dal freddo di una nevicataâ€.
“Cercare la guerra dei sensi…
Subire l’asprezza dei vincoli…â€
Vincoli tortuosi, mentali, eppure così astratti ma che allontanano il tutto e tutti partorendo dolore inutile, colpevolizzando gli altri:
“Poi capirai che non era colpa mia
se stavi bene o se morivi:
non ero io il problemaâ€.
“Nuove forme di poesia†è un tentativo di abbraccio tra due anime distanti eppur così vicine… Un ago che preme sulle vene di chi si sente invaso dall’ inebriante poesia, uno spleen che sembra traballare nel vuoto, ma che confluisce in immagini sonore..
Michela Silvia D'Alessandro
NFdP utilizzano chitarre D'Elia