Un tesoro musicale è racchiuso all’interno della Biblioteca Universitaria di Pavia. Non è un corpus omogeneo e compatto di un fondo specifico, ma è disseminato all’interno di varie collezioni, talora mimetizzato, quasi nascosto, in preziosi codici o in volumi miscellanei.
In occasione di "MusicArte: Festa Europea della Musica 2007", una mostra ha portato all'attenzione del pubblico questo patrimonio bibliografico e musicale.
I visitatori hanno così potuto avvicinare parte dell’eterogeneo materiale di carattere musicale conservato presso la Biblioteca: dai trattati dei secoli XVI - XVIII ai messali e antifonari databili a partire dal XV secolo, dai codici dalle preziose miniature con raffigurazioni di strumenti alle raccolte di composizioni sacre e profane di ars nova italiana e francese, dagli album musicali che racchiudono inconsueti repertori strumentali e vocali da camera del Seicento e Settecento alla librettistica encomiastica del Settecento.
Il materiale rinvenuto si è rivelato così copioso e rilevante che si è deciso di proseguire il lavoro fino ad arrivare alla pubblicazione a fine 2008 di un Catalogo dotato di un ricco apparato iconografico. L'opera è stata realizzata grazie al fondamentale contributo dei molti che hanno creduto nella necessità di valorizzare questi documenti. Anzitutto gli autori, Maria Teresa Dellaborra, musicologa, e Alessandro Peroni, studioso di filosofia della musica, quindi Maurizio Fallace, Direttore Generale per i Beni Librari, gli Istituti Culturali e il Diritto d'autore, e Massimo Gentili Tedeschi, responsabile dell’Ufficio Ricerche Fondi Musicali della Biblioteca Nazionale Braidense, che hanno impreziosito il volume con le loro prefazioni, la Direzione regionale per i Beni culturali e Paesaggistici della Lombardia che ha creduto e sostenuto il progetto, "L'Uomo Vogue" delle Edizioni Condé Nast che lo ha sponsorizzato, ma soprattutto i bibliotecari dell'Universitaria di Pavia, senza il cui impegno e attenzione questo materiale non avrebbe "visto la luce".