www.myspaceeditor.itIO SONO IL PIU' GRANDE AUTORE DI FINALI VIVENTE
Attore, drammaturgo, comico e studioso di teatro.
Nato a Chieti nel 1967, si è laureato a Roma con una tesi sul teatro di Roberto Benigni e sulla cultura popolare delle improvvisazioni in ottava rima, che ha ottenuto il premio IDI Mario Apollonio 1995. Sullo stesso argomento ha poi pubblicato La scena dell'osceno (1998). Ha collaborato inoltre, a livello di teatrologia teorica, con la cattedra di Metodologia e critica dello spettacolo, e tuttora collabora con l'Università "La Sapienza" di Roma tenendo laboratori sul comico, sulle maschere e sulla drammaturgia d’attore.
Dopo aver frequentato una scuola di prosa tradizionale, si indirizza verso il teatro di ricerca frequentando, tra gli altri, laboratori e seminari con: Dario Fo, Danio Manfredini, Rena Mirecka, Tapa Sudana, il Living Theatre. Nei primi anni '90 studia "teatro gestuale" a Parigi con Monika Pagneux e Philippe Gaulier della scuola mimica di Jaques Lecoq. Tornato da Parigi, dal 1991 al 1993 si unisce alla nascente compagnia Drammateatro di Pescara, che abbandona in seguito per seguire un cammino fatto di spettacoli individuali e collaborazioni aperte. Ha lavorato come attore e drammaturgo con diverse compagnie tra le quali la Coop. Alta (Chieti), il Teatro Lanciavicchio (Avezzano), L’Alba 86 (Roma), Grad zero teatro (Lecce), Scenadinamica (Silvi Marina), Ruotalibera Teatro (Roma), La Corte in viaggio (Roma), Teatro della Tosse (Genova).
Le sue esperienze televisive vanno dalla presenza come opinionista comico nella trasmissione AUT-AUT (Gbr-circuito Cinquestelle) nel 1993 alla partecipazione nel 2003 alla trasmissione televisiva Ciro presenta Visitors (Italia Uno), per la quale inventa una telenovela serial-demenziale recitata da bambole di plastica.
Per quanto riguarda la sua produzione di autore e performer, all’inizio la scrittura è inestricabilmente legata alla natura semi-improvvisata dei suoi spettacoli. Sono gli anni di Amleten Verboten (1991) una riscrittura clownesca dell’Amleto di Shakespeare, di Carnosciate (1993) una rivisitazione contemporanea del grottesco rabelaisiano, e di Mara'Samort (1995). Con La tartaruga in bicicletta in discesa va veloce (1998), resoconto tragicomico di un anno di servizio civile in una casa-famiglia per malati mentali, mette tra parentesi le cadenze digressive e clownesche dei precedenti lavori per una maggiore strutturazione drammaturgica; seguono Andromaca (2002), una riscrittura della tragedia euripidea per attore solista con la regia di Massimiliano Civica, il ‘dittico del presente’ costituito da L'asino albino (2004) e Angelica (2005), e Antò le Momò-avanspettacolo della crudeltà (2007). In questi ultimi lavori si avvale della collaborazione registica e drammaturgica di Andrea Virgilio Franceschi e Valentina Giacchetti.