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real editor best profile tools real editor best profile toolsLe cose succedono è il primo singolo dei NomePer una precisa scelta e almeno per un po’ di tempo non renderemo note nè la provenienza geografica della band nè l’identità dei suoi elementi.
Quello che i Nome vogliono mettere in primo piano, infatti, è la loro musica, considerando del tutto prescindibile la visibiltà pubblica delle persone che la scrivono e la interpretano.
Abbiamo optato per una ragione sociale che esprima spersonalizzazione e basso profilo; questo per esternare una personale opposizione al generale dominio dell’apparenza, in campo musicale e non solo.
Oggi l’unica certezza a proposito dei Nome è la canzone che potete ascoltare su questo Myspace e, a breve, nell’etere.
Il testo è stato composto dallo scrittore Matteo B Bianchi, autore di romanzi di successo come Generations of love e Fermati tanto così.
Le cose succedono è breve, diretta e melodica.
Le liriche raccontano la vicenda di qualcuno che decide di assecondare un istinto irrefrenabile e si tuffa in una nuova storia d’amore proprio quando la ragione consiglierebbe di fare decisamente il contario.
Ci si lascia andare, ci si illude, si soffre. Si prova malinconia, rabbia, sconforto. Alla fine, anche se le cose non vanno come ci si sarebbe augurati, rimane la cosapevolezza di quanto sia fondamentale assecondare le emozioni, a rischio di farsi molto male.
Sarà l’affascinante Weiss del collettivo sickgirls (www.sickgirl.it) il “volto†dei Nome. Oltre a essere immortalata sulla cover del singolo è infatti lei la protagonista del videoclip di “le cose succedonoâ€.
Buon ascolto. Nome
NOME
Le cose succedono
Chissà perchè le cose succedono
quando uno si impegna a respingerle
in vacanza su sfondo Adriatico
io cercavo di tornare celibe
ho accettato l’invito, da impavido
però poi non ti ho dato il mio numero
ero quasi convinto a non cedere
però hai insistito a chiederlo tu dopo
ho cercato di evitarlo
ma non è servito a niente
no non mi hai lasciato scampo
e avevi già ragione tu lo so
non è stato un granchè devi ammetterlo
come inizio la storia fra me e te
io non facevo altro che piangere
e motivi ne avevo, a prescindere
mi ricordo un regalo simbolico
in quel primo Natale difficile
era un quaderno vuoto da scrivere
un futuro in forma di pagine bianche
ho cercato di evitarlo
ma non è servito a niente
no non mi hai lasciato scampo
e avevi già ragione
convivenza “more uxorioâ€
fa impressione solo a dirlo
mi hai concesso il latinismo
di provare a vivere con me sempre
con i miei difetti
con la musica altissima
con tutti i miei libri
con la mia instabilitÃ
con i dischi sparsi
con la mezza celebritÃ
con i miei fantasmi
e hai diviso tutto a metÃ