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Ho cominciato a fare l'attore nel 1953 (ero un bambino) con uno dei primi romanzi sceneggiati televisivi: "Jack and Jill", tratto dal libro omonimo. La TV era ancora in fase sperimentale. Poi molta radio (a Torino a quei tempi se ne faceva molta) e contemporaneamente la scuola, il liceo, e poi finalmente ROMA: Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio D'Amico" dal '62 al '65. Uscito dall'Accademia, ho cominciato a lavorare in teatro da professionista, e da allora non ho mai smesso. E' sempre stato il mio unico lavoro. Poi si è aggiunto il doppiaggio, prima come attore (Robin Williams, Kurt Russel, Bill Pullman, Martin Sheen, Dennis Hopper, ecc.- Chi volesse annoiarsi a leggere il mio curriculum me lo faccia sapere.) e poi come adattore dei dialoghi e direttore. Ma passiamo agli hobby che sono il sale della vita, e quello che vorrei fare se non fossi costretto a lavorare. LA MUSICA. Suono la chitarra classica e il flauto dolce, musica barocca e rinascimentale, da solo o con degli amici anche loro appassionati. LA FOTOGRAFIA. Ritratti, soprattutto. Penso che un volto sia mille volte più espressivo del più bel panorama del mondo. A pensarci bene, quello che amo di più è l'aspetto artistico delle cose. Sono attratto da ciò che è bello, armonioso, intrigante, espressivo, da ciò che riesce a comunicare qualcosa - non importa se a livello visivo o emotivo.