Stefan Schwoch (Bolzano, 19 ottobre 1969) è un calciatore italiano che attualmente gioca come attaccante nel Vicenza. Giocatore di grandi qualità e di creatività , è considerato un vero bomber di razza dato che ha segnato molti gol in tutte le varie categorie (principalmente in Serie B dove con 135 marcature complessive è il primatista di realizzazioni fra i calciatori ancora in attività ).
È particolarmente amato, e rimpianto, a Napoli, dove esistono dei Fan Club a lui dedicati.
Biografia
Schwoch ha iniziato la carriera del Merano nella stagione 1987-88 nel campionato interregionale, dove diciottenne si segnala già per i buoni spunti sotto porta, realizzando 4 gol in 25 incontri.
L'anno seguente si sposta in Trentino, alla Benacense Riva, dove aumenta il proprio bottino di gol, 9 in 31 incontri.
È nel 1989 la sua prima esperienza in un campionato professionistico, alla Spal in serie C2, dove viene impegnato stabilmente nel ruolo di ala tornante, e difatti segna un solo gol in 24 partite.
Ritornato tra i dilettanti, al Crevalcore, è per due anni consecutivi il capocannoniere della squadra, segnando 12 gol (in 29 incontri) il primo anno, e 18 gol (in 30 incontri) il secondo.
Proprio la sua prolificità gli valgono il ritorno in serie C2, acquistato dal Pavia, con cui milita per due stagioni nei quartieri medio-alti della classifica: il suo rendimento di bomber di razza però non viene mai meno, mettendo a segno 7 gol il primo anno (in 29 incontri) e 12 gol l'anno seguente (in sole 21 partite).
Nella stagione 1994-1995 passa al Livorno, sempre in serie C2, dove mette a segno 19 gol in 33 incontri, guidando la squadra amaranto ai play-off, prima di terminare la corsa promozione contro il Castel di Sangro.
Ceduto per problemi economici all'ambizioso Ravenna, in serie C1, a suon di gol, ben 21 in 33 partite, guida i giallorossi alla conquista della promozione tra i cadetti.
L'anno successivo, nel 1996, il Ravenna pur partendo con una penalizzazione di tre punti, ottienne un ottimo ottavo posto, grazie anche alle giocate del fantasista Lamberto Zauli e dello stesso Schwoch con i suoi 8 gol in 38 incontri.
Passato al Venezia di Zamparini, ritrova Novellino (con cui aveva già giocato al Ravenna) e dopo 31 anni la squadra lagunare con i suoi gol (17 in 36 partite) e quelli di Cossato (11) ritrova la serie A.
È così che alla soglia dei 30 anni che Schwoch debutta nella massima serie: il 13 settembre 1998 in Bari - Venezia (1-0). Ma la squadra lagunare soffre il grande calcio, e alla fine è proprio il giocatore altoatesino che paga: dopo 2 gol in 14 partite nel gennaio del 1999 passa al Napoli impegnato alla rincorsa alla serie A.
Alla fine di un'amara annata saranno 6 i suoi gol in 22 incontri.
Nella stagione 1999-2000, sempre sotto al Vesuvio, Schwoch, che ritrova allenatore Walter Novellino, conquista il cuore dei tifosi partenopei guidando i biancoazzurri alla serie A: 22 sono i suoi gol, record assoluto nella storia del Napoli, in 35 partite.
Alla squadra e alla città dedicherà anche una canzone col suo figlio Jacopo.
Nel 2000, Schwoch, rimane in serie B, al Torino neo-retrocesso, ma la partenza non è delle migliori, con il giocatore altoatesino che si pesta spesso i piedi con Ferrante; nel gennaio 2001 avviene però la svolta, dopo la sostituzione di Gigi Simoni con il più giovane Giancarlo Camolese, e la cessione di Ferrante all'Inter, il Torino prende letteralmente a volare, conquistando il primo posto assoluto nella classifica finale del 2001, con Schwoch impegnato da prima punta che contribuisce con 8 gol in 31 incontri.
Ma ancora una volta la gioia di giocare in serie A gli viene in qualche modo negata: passa infatti al Vicenza che tenta l'immediata riconquista della massima serie.
La squadra biancorossa, sulla carta la più forte del campionato con elementi di primo spicco quali il nazionale croato Tomas, i centrocampisti Bernardini, Cristallini, Marcolini, Zanchetta e un altro bomber come Massimo Margiotta, si perde per strada non riuscendo a trovare un'amalgama di gruppo, e chiude un'amara annata a metà classifica con Schwoch autore di 13 gol in 31 incontri.
Nel 2002-2003 dopo una pessima partenza, il Vicenza di Mandorlini, compie un'autentica cavalcata verso le zone alte della classifica, trascinata da uno Schwoch d'annata che viene impiegato da punta unica e che trascina la squadra con ben 19 gol in 33 incontri.
Dopo l'ennesima fallita promozione, si fanno insistenti le voci della partenza del giocatore verso altre squadre, l'Atalanta o il Napoli, ma Schwoch rimane a far da chioccia ad un gruppo di giovani esordienti in serie B guidati dal tecnico Iachini.
La sua è una stagione tribolata: numerosi infortuni che minano il fisico, e alla fine saranno "solo" 7 i suoi gol in 24 apparizioni.
Ormai diventato idolo dei tifosi biancorossi, nel 2004-2005, ristabilitosi fisicamente segna ancora 12 gol (in 35 incontri), ma la squadra, dopo i play-out salvezza contro la Triestina viene retrocessa in serie C1, per poi essere riammessa in cadetteria per illeciti di altre squadre.
A 36 anni gioca ancora, ma la prima parte della stagione 2005-2006 sembra quella del canto del cigno: moltissimi i suoi infortuni, e molte deludenti le sue poche apparizioni. Nel finale della stagione, dopo quattro mesi di panchina e tribuna, con la squadra vicentina in precarie condizioni di classifica, viene "rispolverato" come unica punta da Giancarlo Camolese (che ritrova dopo l'esperienza di Torino) e contribuisce con 5 pesantissimi gol che fruttano 3 vittorie (a partire da quella nel derby vinto contro il Verona) e un pareggio, alla salvezza della squadra.
All'età di 37 anni, sembra vivere una seconda giovinezza, tanto che nel corso della stagione 2006-2007, disputa il maggior numero di partite in un anno in maglia biancorossa, ben 37, e divenendo il quarto di tutti i tempi fra i goleador biancorossi, superando il mitico "Pablito" Rossi.
Nella stagione 2007-2008, gli acciacchi del giocatore sono evidenti, infatti molte volte durante questa stagione si infortuna, arrivando fino a dichiarare che gli è difficile arrivare alla fine della settimana con l'allenamento, perché è troppo faticoso per lui, per questo Schwoch ha non rinnovato il contratto con il Vicenza.
Stefan lascia il calcio giocato con numeri da record e con due rimpianti. Partiamo da quest’ultimi: in B è stato l’attaccante più prolifico (e più pagato) degli ultimi 10-12 anni, ma quella serie A appena assaporata (col Venezia, stagione 1998-99: 14 presenze e 2 gol) è stata a lungo un cruccio, e forse lo è ancora adesso.
E poi fra i tanti primati personali raggiunti da Schwoch, gli è sfuggito quello dei 200 gol fra i professionisti, si è fermato a quota 198. Una vera e propria disdetta.
Quisquilie, in ogni caso, se rapportate alla sua lunghissima galleria di trionfi, ad iniziare dalle quattro promozioni ottenute con Ravenna (dalla C1 alla B), Venezia, Napoli e Torino, con quest’ultime tre squadre trascinate letteralmente (a suon di gol, ovvio) in serie A.
E poi come dimenticare la stagione e mezza vissuta a Napoli con Novellino, l’allenatore col quale ha intrecciato a filo doppio la sua carriera, facendo coppia d’assi anche a Ravenna e Venezia.
Sotto il Vesuvio Stefan è diventato il giocatore più amato dai tifosi partenopei dopo l’inarrivabile Maradona.
E al «San Paolo» ha lasciato il segno, marchiando a fuoco la storia sportiva del club partenopeo.
Nella stagione (1999/00) della promozione in A, infatti, il centravanti bolzanino ha realizzato 22 gol.
Un bottino che non rappresenta solo il suo record personale in carriera, ma anche il primato di reti - in una sola stagione - fra i cannonieri di ogni tempo del Napoli. Un primato condiviso con Sallustro e Vojak, colleghi di tempi lontanissimi.
Dopo Napoli, un’altra promozione in A col Torino, prima di legarsi sino a Giugno 2008, e cioè sino al capolinea della sua carriera, al Vicenza, nel quale ha militato per sette stagioni consecutive in serie B, diventandone quasi subito il capitano e realizzando complessivamente 70 reti, stesso bottino di una leggenda come Vinicio, mentre un mito “mundial†come Paolo Rossi ha segnato 10 gol in meno di Stefan, in maglia biancorossa.
Numeri da capogiro che diventano strabilianti, riavvolgendo il nastro e ricordando che la carriera di Schwoch è inziata di fatto nel Passirio Merano (stagione 1987/88, campionato Interregionale).
Passirio Merano nel quale Stefan faceva la riserva a Renato Danieli, che è poi rimasto un giocatore dilettante.Stefan, invece, dopo una stagione alla Benacense (ancora Interregionale) è finito alla Spal, in C2. Un solo gol in 24 partite lo hanno rispedito fra i dilettanti. Ma il biennio al Crevalcore (nel secondo campionato col team bolognese ha realizzato 18 gol) è diventato un nuovo trampolino di lancio verso i “proâ€: due stagioni col Pavia in C2, una col Livorno (20 gol) sempre in C2, quindi il Ravenna in C1 (21 gol e promozione fra i cadetti) e - appunto - in B, e poi la consacrazione con Venezia (seconda promozione, la prima in A), Napoli (altro salto nella massima serie) e Torino (idem).
Lasciata la Mole, Schwoch non ha più cambiato squadra, legandosi al Vicenza sino a fine carriera, e oltre.
Ora, appese le scarpette al chiodo, ricopre il ruolo di direttore sportivo del team biancorosso.
L’addio al calcio giocato e il suo nuovo incarico dietro una scrivania, nelle poche parole che uno Schwoch felice, ma ancora contaminato dal guazzabuglio di emozioni susseguente alla decisione di appendere gli scarpini al chiodo, ha rilasciato al suo sito ufficiale: «Ringrazio tutti coloro che mi hanno voluto bene nel corso della mia lunga carriera. Il ruolo di diesse? È ovvio che dovrò lavorare molto per apprendere la materia. Lo farò con l’umilità che ho sempre avuto da calciatore. E sarà importante il sostegno di chi mi starà accanto».
Il goleador
Pochissimi sono i giocatori che possono contare su numeri importanti, in fatto di gol e partite giocate, in tutti i campionati professionisti.
Di seguito:* serie A: 14 partite (2 reti)
* serie B: 382 partite (135 reti)
* serie C1: 33 partite (21 reti)
* serie C2: 117 partite (40 reti)
* Totale professionisti: 546 partite (198 reti)
* Serie D: 123 partite (43 reti)dati aggiornati al 31 gennaio 2008
Palmares
* 1995-1996 Arriva al primo posto con il Ravenna in C1. (promosso in B)
* 1997-1998 Arriva al secondo posto con il Venezia in B. (promosso in A)
* 1999-2000 Arriva al secondo posto con il Napoli in B. (promosso in A)
* 2000-2001 Arriva al primo posto con il Torino in B. (promosso in A)
* 2000-2001 Con la maglia del Torino diviene il capo cannoniere nella Coppa Italia di quell'anno, con otto reti in sette presenze.
Un grande ringraziamento ai volontari wikipediani che hanno creato questa biografia