Tutto cominciò nell’autunno del 2006… un giorno su msn, tra una chiacchiera e l’altra, il chitarrista Matteo Buti e il tastierista Lorenzo Pinto, accomunati dalla fama di sciupafemmine e latin lovers, si dicono “Via, bisogna andà a baccaglià insieme!â€. Purtroppo i numerosi impegni di Matteo e Lorenzo fecero sì che il progetto non si concretizzasse…
Ma quasi un anno dopo, i due riprendono il discorso lasciato a metà ... e stavolta decidono di fare le cose in grande. Perché andare in un locale a baccagliare (spendendo oltre che fatica, anche risorse finanziarie), quando con la musica si possono avere un numero illimitato di donne senza muovere un dito? Nasce così l’embrione di The Aesthetic Project (allora chiamato semplicemente “Il Metallo Esteticoâ€), progetto che si prefissa l’obiettivo di rappresentare il perfetto connubio tra musica di alto livello e il fascino che solo poche boy band possono vantare. Il nome del progetto è dovuto (ovviamente) alla innegabile beltà , l’incredibile carisma, l’insindacabile stile, l’incommensurabile fascino dei due componenti della band, incontrastati personaggi della scena metal toscana (Matteo è chitarrista della death metal band Subhuman e della hard rock band RattleSnake, Lorenzo è tastierista della progressive metal band A:VoiD, ex Abstract, ex Angel’s Last Breath, dj e organizzatore di concerti metal).
Data l’impossibilità di reperire musicisti al loro livello estetico, i due fondatori decidono che il loro sarà uno studio-project strumentale, e che si occuperanno loro stessi di tutte le fasi di composizione e registrazione dei pezzi.
Prima di cominciare i lavori sull’album, Lorenzo e Matteo definiscono l’indirizzo filosofico/concettuale del progetto, qui di seguito esplicato:
Il fine primario del progetto è:
- Conoscere (biblicamente) un numero indefinito/potenzialmente illimitato di donne compiacenti (e non potrebbe essere altrimenti).
Gli obiettivi secondari sono:
1- Omaggiare film, serie televisive, web-videos particolarmente significativi per il duo;
2- Contrastare la preoccupante 0ndata di emancipazione femminile che sta prepotentemente avanzando da 40 anni a questa parte;
3- Dimostrare che il Metallo Estetico svernicia chiunque in qualsiasi genere musicale (mantenendosi in ambito Metal).
Il fine primario è insito nella genesi stessa del progetto… Anzi, è ad esso addirittura precedente, quindi non ha bisogno di esplicazione alcuna.
Il primo ed il secondo tra gli obiettivi secondari vengono invece raggiunti tramite l’inserimento di citazioni campionate (nella maggior parte dei casi inerenti all’universo femminile) all’interno dei pezzi, ma anche dall’ispirazione che il duo trae dalle opere visive in esame.
L’ultimo degli obiettivi si realizza da solo ascoltando l’album… ogni pezzo è riconducibile ad un diverso sottogenere del metal, ed è, in ogni singolo caso, un capolavoro assoluto.
La gestazione dell’indirizzo filosofico del progetto è stata lunga ed impegnativa, ma allo stesso tempo naturale e leggera… aiutati dal loro immenso talento letterario, nonchè dall’attenta analisi degli odierni fenomeni sociali, i due poliedrici artisti hanno partorito perle come le seguenti: “La musica alla topa gli va via su una ròtaâ€, “Non conta l’aspetto fisico, ma la qualità delle pipeâ€, “O cosa vor dì la topa ner 2007? …Non la puoi nemmeno registrareâ€, “Hai le tette troppo grosse per possedere un quoziente intellettivoâ€.
Tutti aforismi destinati a diventare dei must per ogni uomo degno di essere considerato tale.
Ma il punto più alto del loro genio è stato raggiunto con le due massime: “Con la musica poi chiappà la topa, con la topa un ci chiappi la musica†e “Pomarole, pompini e silenzioâ€.
Concetti che descrivono al meglio il profondo discorso sociale/filosofico alla base di questo progetto musicale.
Finalmente, a fine luglio 2007, i due musicisti si ritrovano, e in quattro giorni di devastazione culinaria, alcolica, musicale e soprattutto sessuale, partoriscono dal nulla 3 pezzi. Una seconda sessione si è tenuta a fine settembre, dove è stato ultimato un quarto pezzo e cominciato un quinto. Durante la terza sessione tenutasi a maggio 2008 è stata ultimata la composizione delle sei tracce mentre, un mese dopo, Matteo termina il mixaggio e il mastering del debutto “What Women Can’t Live Withoutâ€.