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the Little Fried Chickens

About Me

I Little Fried Chickens (o LFC, per gli amici ma soprattutto per le amiche) sono un gruppo veramente pessimo… ciò nonostante piacciono. O meglio: sono tremendamente cool. Non sono ancora cool come gli Elio e le Storie Tese, ma sono sicuramente più cool dei Finley… non so se è chiaro. Comunque sia, i LFC sono un gruppo rock-pop-disco-funky-liscio e polka (MOLTA polka) caratterizzato da sonorità che poco hanno a che spartire con la musica e molto rimandano al rumore prodotto da una saracinesca arrugginita in fase di chiusura.
Nonostante ciò, loro continuano a divertirsi come matti, a incassare la paga alla fine di ogni serata e ad essere amatissimi dai loro fans, un po’ come tutte le rockstar super pagate con un sacco di squinzie smutandate attorno. Più o meno, ecco. Il loro repertorio live è costituito da una marea di titoli cover dalla tradizione musicale italiana e straniera degli anni 70/80/90/2000, e anche da brani propri, scritti a 4 mani dai componenti e con i testi del Prof. A breve lanceranno i loro primi singoli e l’album… con la speranza che, dopo che questi ultimi si saranno sfracellati al suolo, qualcuno avrà il buongusto di raccoglierli, e magari ascoltarli.
Per sapere qual è il prossimo live dei LFC basta visitare il loro MySpace; per conoscerli meglio basta leggere qui sotto. Sono 4 pirloni, ma ne vale la pena…
Dr. Love
Il Dr. Love è un vero Dr., nel senso che è un medico. No, non come gli scienziati pazzi o quelli con le lauree pescate nelle confezioni de “I Piccolini” della Barilla: è un vero dottore! Si chiama Francesco e, come tutti i membri dei LFC, vive in provincia di Brescia. Ha una bella età, ma è ancora un ragazzaccio: oltre alla medicina i suoi hobby sono la musica – e tante grazie! – la gnocca e la birra. E’ un eccellente bassista e un ottimo violinista, quindi suona la chitarra. Eh oh, la vita va così. Eclettico e originale, aggiunge quel qualcosa in più con i suoi arpeggi e la sua voglia d’improvvisare. Poi non ci si capisce più un cazzo e via di “eddai Dr., rimani in arrangiamento per una volta”. Ma è tutto molto bello così. E' molto fidanzato con Valentina (che leggende narrano essere stata una bassista prima di intraprendere la strada della medicina).
Dr. Love suona la sua Fender Telecaster made in Japan (quasi un pezzo da collezione), che ora rimane finalmente accordata grazie ai numerosi interventi di setting per mano del Prof. Usa distorsioni Ibanez e, quando capita, effettistica Korg ciulata a terzi; l'amplificazione è esclusivamente Fender, con distorti e riverberi della casa. Dr. Love tiene infine a precisare che beve birra Kilkenny Cream, Bulldog e poco altro.
Mr. Pink
Mr. Pink si chiama così perché è frocio. Ma non come i normali froci: lui è frocio dentro. Nel senso che la sua parte femminile, quella parte femminile che tutti gli uomini hanno, è invero una parte femminile frocia. Quindi, in sostanza, è etero. Al secolo Andrea (o Gigi), ha iniziato a suonare la chitarra, e sempre quella, da un bel po’ di anni ormai; è partito con l’acustica, sulla quale è specializzato per armonie e arpeggi astrusi, e solo negli ultimi anni è passato all’elettrica. Professionalmente ricopre molteplici risvolti amministrativi e comunicativi (cioè dal centralinista al segretario sexy) in un’azienda bresciana, anche se sta portando avanti i suoi studi in giurisprudenza. E’ un gran bel fighino, e dona quella componente chic al gruppo; alla componente sexy pensa ampiamente The BLOND.
Mr. Pink suona la sua acustica Yamaha nera come la pece, amplificata mostruosamente bene da ignoto liutaio, e la sua Fender Stratocaster azzurrina di un azzurro che non si può vedere, ma che a lui piace. E se piace a lui, buon azzurrino a tutti. Usa effettistica Boss e amplificazione Mashall, soprattutto perché al Coto piaceva la scritta sulla cassa.
Prof. Layton
Il Prof., visto che Dr. Love è un vero Dr., non poteva essere da meno… quindi anche lui è un vero Prof. Si chiama Fabio, è laureato in Lettere e specializzato alla SSIS, e come ogni specializzato SSIS che si rispetti ha provato a fare l’insegnante, ma siccome sogna un futuro lontano da sotto i ponti adesso fa un altro lavoro (amministrativo in una Libreria). Il suo non è un costume di scena come molti pensano: è davvero su una sedia a rotelle! Da quando aveva 11 anni o giù di lì… ma niente menate: lui la butta sulla comodità. Suona il basso da quando aveva 12 anni, anche se suona un po’ di tutto… mettiamola così: è un polistrumentista innamorato del suo strumento (questa frase può essere letta in molti sensi diversi…). E’ felicemente sposato con Nicole, e vive nella sua ridente casetta infestata di felini, che ama alla follia (sia Nicole che i felini che la casetta).
Prof. Layton dal vivo suona il suo Fender Precision Bass (un Vintage Re Issue del ’62, vera libidine), mentre in studio suona un coso da lui stesso assemblato. Usa effettistica Korg, ma solo quando incide, perché dal vivo preferisce sonorità senza fronzoli (questo discorso sui “fronzoli” è una cosa che lo fa sembrare tremendamente professionale, vero?). L'amplificazione è rigorosamente Gallien-Krueger (inimitabile garanzia di qualità), mentre per le cablature si fida solo di se stesso. Inoltre il Prof. è il largo factotum del gruppo per riparazioni, sistemazioni, cablature e rammendi. Sì, anche dei calzini.
The BLOND
Più che un nome una garanzia, e che garanzia. Garanzia di qualità: The BLOND (mi raccomando, tutto in maiuscolo) si chiama Nicola, ed è l’uomo immagine dei LFC. Con il suo fare da rockstar bastarda e sexy, ha creato sulle sue spalle un impero monetario pazzesco, robe da capogiro… o almeno, così si dice in giro. Noi invece possiamo affermare senza timore di essere smentiti che The BLOND è un assiduo lavoratore nel settore legnami, e si spacca la schiena come pochi in Italia, accumulando interi giorni di straordinari e mesi completi di ferie. Lavora come una bestia, ma mantiene inalterato il suo fascino latino. E’ sposato a nastro con Stefania, quindi spiace per l'apocalittico numero di fichette ma, come è ovvio, non c'è trippa per gatti.
The BLOND suona la sua Tama StarClassic nera con cromature argento, accessoriata con piatti assortiti Paiste e Zildjian, il tutto percosso da bacchette Promark e Goldman. Usa microfoni Shure e Behringer con i quali amplifica un po' tutto, costituendo al tempo stesso la base corale dei LFC.
L’ amico Fritz
E’ il quinto membro dei LFC: di fatto non suona un cazzo, ma forse è meglio così. L’amico Fritz, aka Simone, è un commerciale che lavora in ambito informatico, e in quanto tale è un esperto in diavolerie tecnologiche e servizi internet. Sempre in movimento, amante del mondo videoludico, gestisce insieme al Prof. il sito www.nintendomain.it, dal quale smercia sapere e conoscenza inerenti il mondo Nintendo. Musicalmente, si occupa di tutti i risvolti elettronici dei LFC, dalla registrazione al mixaggio, dall’equalizzazione agli sguardi di complicità alle fans. E’ fidanzato con Sara, frontman dell’avanguardia fanatica del gruppo, oltranzista del saccarosio.
L’amico Fritz usa banchi di regia Behringer, audio AKG e strumentazione Apple.

My Interests

Music:

Member Since: 5/18/2008
Band Website: www.myspace.com/thelittlefriedchickens
Band Members: Dr. Love: guitars

Mr. Pink: guitars

Prof. Layton: bass, vocals

The BLOND: drumkit, vocals

L’amico Fritz: mixing
Influences: Niente di niente... ma proprio niente!

I LFC suonano cover varie, prese dai classici del rock melodico americano, inglese ed italiano (Pearl Jam, Oasis, Negrita, Litfiba, Brian Adams, The Cure, Radiohead... insomma, davvero di tutto!).

Per quanto riguarda il loro genere proprio, invece, le influenze sono molteplici, ma nessuna chiaramente isolabile: frutto dell'esperienza diversa dei 4 membri musici, è un misto di atmofere malinconiche, con cambiamenti repentini verso il rock, influenze metal, psichedelia, donne nude dappertutto... insomma, un casino!
Sounds Like: ... sounds like chicken!!!
Record Label: Nessuno con un briciolo di sale in zucca!

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