Lhi Balòs

Try the BEST MySpace Editor and MySpace Backgrounds at MySpace Toolbox !.. L’ ASTORIA… All’alba (ma forse un po’ più tardi… sì era un pomeriggio!) del 17 settembre 2006 un popolo festante si radunava per dimostrare il loro impegno e la loro solidarietà verso tutto il mondo… Capito un cazzo!? Allora ricominciamo: il giorno della marcia della Pace (così è più chiaro) resterà nella storia come il giorno in cui Lhi Balòs decisero di uscire dai loro costumi di comuni cittadini per dare vita ad una stratosferica rock-folk-technofolle band occitana (l’ennesima nella Provincia!). “Tutta colpa del caldo asfissiante” ricorda Luca, chitarrista e voce del gruppo “Bertu mi si è avvicinato ed io ero così affaticato che l’ho scambiato con l’Arcangelo Gabriele! Non ero ancora pronto per concepire il nuovo Messia (anche se l’idea mi stuzzicava) quindi ho accettato al volo la sua proposta”. L’inizio non si può dire dei più arrembanti: alla batteria Daniele cazzeggia, Bertu lo imita per fare gruppo e Luca esprime i suoi pensieri al microfono ruttando. Solo Simone cerca di mantenere un aria decorosa, ma tanto lui ed il suo piffero senza un microfono decente non si sentono, e così rinuncia e decide di consolarsi con un Orgia-party con lui da solo… La prima data è organizzata, a causa dei temi leggermente blasfemi delle prime canzoni, non di sicuro per l’intervento dello Spirito Santo! E’ di Charlie, che da quel momento in avanti diventa il nostro fornitore ufficiale (..di concerti). L’evento si svolge in un istituto di anziane (solo donne) ed il risultato è abbastanza soddisfacente, anche se il freddo glaciale costringe gli artisti a tenere i loro strumenti in sauna per almeno una settimana. Il gruppo non sfugge all’attenzione di S.P.,uno dei gestori della sala prove “33 giri” di San Paolo nonché elemento tuttofare della concorrenza (il nome non lo diciamo altrimenti mollate questo Space ed andate a visitare il loro!). A lui è dovuto il merito per le prime esibizioni ad un pubblico “maturo ma non troppo”, ed i primi successi portano alla pazzia precoce Bertu che si convince di poter eseguire la Czardas, destabilizzando quel poco di equilibrio neurale che gli era rimasto… Ben presto tuttavia Lhi Balòs si rendono conto dei loro limiti e cercano un nuovo elemento che possa dare loro nuovo lustro e nuove sonorità… In breve il nome si materializza a caratteri cubitali (nonché in carne ed ossa) e Michele Bruna entra ufficialmente di diritto negli albo storici della band (albo tuttora in via di lavorazione…). L’ingresso comporta numerosi cambiamenti (innanzitutto di spazio perché suonare in cinque in due metri quadri non è sempre facile!). ma a parte gli scherzi, il sound di questi giovani musicista in erba (anche se dell’erba preferiscono farne altri usi…) subisce una brusca modifica, con una maggiore propensione verso stili folk rock e reggae (indimenticabile la scottish, Bob sarebbe fiero di noi!). La band fatica a decollare, ma quando dopo dodici mesi arriva i primi concreti risultati del loro lavoro (un successo straordinario a Spinetta ne è l’esempio) i numeri parlino chiaro: 14 concerti nel giro di un anno, migliaia di fan urlanti (Daniele giura che per due settimane non è potuto andare a scuola per timore di essere riconosciuto, Simone ha dovuto fare installare addirittura i vetri oscuranti per la macchina, per non parlare di Michele a cui è stata dedicata una statua all’ingresso del Liceo Artistico!). Ma Lhi Balòs non si montano del successo (noooo…) e si prefiggono un nuovo obiettivo: un cd tutto loro. L’impresa è ardua (chiunque abbia sentito Luca Marenchino in quei giorni difficilmente avrebbe riconosciuto il bravo ragazzo di una volta) e nei primi di Aprile del 2008 prende vita “Es mas que lo premier”. E’ il trionfo: tutte le copie del cd sono vendute, ed ha inizio la vera ascesa, date importanti e tanta, tanta gnocca… Scusate stavo ancora sognando! A cavallo tra settembre ed ottobre una vecchia conoscenza del gruppo, dopo numerosissime precedenti collaborazioni, entra prepotentemente con la sua ghironda a dare nuova anima a Lhi Balòs: in seguito Ettore stesso ammetterà di trovarsi bene, eccezion fatta per la puzza di piedi all’interno della sala prove, le flatulenze di Dani ed il fatto che i soldi dei concerti non possono essere barattati direttamente in ganja… Lhi Balòs sono una realtà in continua crescita; il loro suono è una commistione tra armonie del passato e musicalità nel presente… Sta a voi adesso capire se ciò che state ascoltando dal myspace sia di vostro gradimento o no… Se così non fosse, potete gentilmente accomodarvi fuori a deliziarvi alle note di Marco Carta o dei Sohnohra, tanto a noi non ce ne frega un benemerito ca… se vi imbottigliate le orecchie di merda…

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