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“Sono autodidatta, non ho avuto maestri, anzi mi sono ribellata all’insegnamento dei professori in genere. Ho frequentato accademie libere e sempre ho sentito prepotente la passione per l’arte. Vorrei riuscire a dimostrare l’immagine in una vera abbreviatura formale, perchè ciò che m’interessa è l’espressione e la forma.” www.myspaceeditor.it..Lina Fenoglio (1903-1986) artista tra le piu’ stimate del suo tempo, è una delle rappresentanti della Scuola Romana nell’universo artistico delle donne. La Scuola Romana ha prodotto numerosi talenti ma pochi tra questi erano donne. Oggi chi scrive può solo immaginare, documentandosi, quel che era il mondo dell’arte contemporanea a quel tempo, tempo in cui le donne esprimevano la creatività quasi esclusivamente nella famiglia. Certo non erano i tempi di Artemisia Gentileschi ma non sono i nostri tempi, tempi in cui le Accademie di Belle Arti hanno una prevalenza di studentesse pari circa all’80%. Lina Fenoglio,che ha quadri in collezioni pubbliche come nella sede della Camera dei Deputati o della Galleria Nazionale di Arte Moderna, ha prodotto nella sua vita un gran numero di opere ed ha vissuto il tempo in cui Roma era il centro della cultura contemporanea internazionale, lei frequenta Via Margutta, frequenta il Caffè Aragno luoghi dove si incontrano pittori, artisti da tutto il mondo, poeti, giornalisti, gente di cultura del tempo, da De Chirico a Savinio. Chi conobbe di persona questa artista ne ricorda il temperamento e l’entusiasmo con cui seppe imporsi nel panorama artistico dell’epoca, proponendo una pittura “viva”, lirica e umana.