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- progetto ‘Cala la Sera’ -
San Giovanni Rotondo (Fg)L’esperienza musicale affrontata non si definisce con il nome di “gruppoâ€, ma è espressione di un vero e proprio progetto di riscoperta delle tradizioni di trasmissione orale di San Giovanni Rotondo. Parliamo espressamente non solo di canti, suoni e balli ma la ricerca sconfina in tutta tradizione che è trasmissione di esperienza e di conoscenza. Essa ci vuole trasmettere non solo le sue sonorità (compreso il dialetto, che è la nostra prima lingua ed è un vero e proprio “mondo†da capire e da scoprire), ma anche i suoi insegnamenti che, sotto forma di stornelli, comunicano messaggi precisi (proverbi, aneddoti, scene di vita, ecc.).Il progetto prende il nome da un evento estivo che dall’estate del 2004 coinvolge gli anziani di San Giovanni Rotondo, detentori della cultura del posto che con le loro caratteristiche voci, si esibiscono per le vie del paese con un repertorio di canti tramandati da generazioni.
Questo ha permesso di fondare un’Associazione Culturale (“Cala la Sera†per l’appunto) ed ha avviato una serie di registrazioni e documentazioni sul campo che si sono unite allo studio delle forme musicali e canore di San Giovanni Rotondo e di tutto il repertorio che si è potuto reperire.Importanti sono stati i contatti con gli anziani, con cui si è instaurato un profondo rapporto di amicizia ed importante è stato potersi esibire con loro in svariate occasioni (una tra tante: Carpino Folk Festival 2007).Il rapporto con gli anziani ha consentito di tenere viva la tradizione in quelle che sono le sue espressioni più dirette: le feste di paese. Il progetto Cala la Sera riprende e valorizza il rapporto tra musica e feste tradizionali con i giovani, gli anziani, i quartieri ed il paese facendo divenire la musica ed il canto popolare espressioni attuali.
I canti (li strapulette) sono stati attinti solo ed esclusivamente dalle fonti trovate a San Giovanni Rotondo e rievocano tutti i sonetti, sotto forma di tarantelle e di canti alla stesa, che si eseguivano durante la “serenata†e durante le feste.Questi vengono accompagnati con strumenti tradizionali e dunque non subiscono contaminazioni di nessun genere, vengono suonati e cantati così come ci sono stati trasmessi.I brani che presentiamo appartengono al repertorio tradizionale, dunque autori e fonti sono sconosciute, l’area geografica rientra nel territorio di San Giovanni Rotondo (Fg).Tutti i brani vengono suonati con strumenti tradizionali, prima tra tutti le chitarre battenti (Borraccino) che hanno una forma diversa dalle classiche chitarre battenti settecentesche, hanno tre fori di risonanza ed una cassa più piccola a fondo piatto, a queste si aggiungono “li tambureddeâ€, “li castagnoleâ€, “lu bughete – bu†e “lu murtale†di bronzo. L’organetto (“l’armonnecaâ€) a due e otto bassi è stato introdotto successivamente, portato sul Gargano dai pastori della transumanza e la tarantella di San Giovanni con organetto è il risultato di una inevitabile unione tra i repertori abruzzesi e le tarantelle garganiche che si sono fuse nella (cosiddetta) tarantella “sangiuvannaraâ€.Il gruppo – progetto Cala la Sera si esibisce con una formazione di sei componenti:
Pio Gravina (voce, chitarra battente)
Nunzio Mangiacotti (voce, chitarra battente, mortaio di bronzo)
Rosario Nido (voce, tamburi a cornice, puti pu)
Aldo Grillo (tamburi a cornice, puti pu)
Sergio Urbano (tamburo a cornice, nacchere)
Gian Carlo Pugliese (voce, nacchere)A questa formazione spesso si uniscono cantori tradizionali:
Francesco Crisetti (anziano pastore di San Giovanni Rotondo)
Salvatore Russo (anziano pastore di San Giovanni Rotondo)