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LE ANNUNCIATRICI

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.. ore/show.swf?message=buonasera&font=http://www.myspaceed itor.it/graphics/glitter/generatore/fonts/plainn_lib.swf& ;glitter=http://www.myspaceeditor.it/graphics/glitter/genera tore/glitters/glitter19.swf&clickURL=http://www.myspacee ditor.it/&clickLABEL=myspaceeditor.it&bevel=1&sh adow=1&glow=1&blur=0&fade=0&blink=0&gb=2 &ga=0.6&gi=0&gc=3381708&bb=2&bc=0&sb =7&sa=0.7&si=0&sc=0&blb=7&ls=0&fonts ize=72&num=19" / href="http://www.msplinks.com/MDFodHRwOi8vd3d3Lm15c3BhY2VlZG l0b3IuaXQv" target="_blank"Annunciatricidi Davide CameraArchivio articoli anni 70 per categorie • Dischi • Cinema • B-Movie • Cronache • Design • Fumetti • Automobili • Motocicli • Sport • Libri • Mode • Interviste • Televisione • Sceneggiati tv • Flashback • Musicisti • Hit Parade • Zoom • Calcio • Giochi & coBelle, rassicuranti o in qualche caso conturbanti ma mai peccaminose, e di certo precisissime: erano così le annunciatrici televisive negli anni Settanta, sia pure con una leggera metamorfosi alla fine del decennio. Molte di loro erano entrate in Rai nel decennio precedente, una sola, Nicoletta Orsomando, dalle origini della televisione italiana.I requisiti essenziali richiesti dai dirigenti Rai erano comunque: prima di tutto una bella presenza e una dizione perfetta o comunque molto buona; un’alta professionalità, dal momento che gli annunci si facevano tutti in diretta oppure si registravano delle rubriche come le previsioni del tempo che nel caso di errori non si potevano ripetere; conoscenza delle lingue straniere o almeno della loro pronuncia. Non siamo ai livelli dei provini come speaker del telegiornale (ben rappresentati dal “Dentone” di Sordi), ma poco ci manca...All’inizio degli anni Settanta, le annunciatrici erano: Nicoletta Orsomando, Mariolina Cannuli, Rosanna Vaudetti(da poco trasferita alla sede di Roma dopo un periodo “torinese”), Aba Cercato, Gabriella Farinon “viso d’angelo”, Paola Perissi, Annamaria Gambineri, Anna Maria Xerry De Caro, Maria Grazia Picchetti(in onda da Milano). Molte di loro erano entrate in Rai in occasione della nascita del Secondo Programma, nel 1961.Parliamo di ciascuna di loro: Nicoletta Orsomando incarna la storia della televisione italiana. Fu la prima annunciatrice in onda da Roma, le altre “pioniere”(Fulvia Colombo, Marisa Borroni, Nives Zegna, Maria Teresa Ruta zia dell’omonima conduttriuce)inizialmente andavano da Milano e Torino; Mariolina Cannuli, senese, pur non facendo nulla di particolare turbava i sonni di molti telespettatori. Le diede una mano in questo senso l’imitazione di Alighiero Noschese. Si cimentò anche con la canzone; Rosanna Vaudetti, rassicurante ma anche garbatamente ironica, ebbe il privilegio del primo annuncio sperimentale a colori, in occasione delle Olimpiadi di Monaco 1972. I funzionari pretendevano per motivi cromatici un’annunciatrice bionda, fecero varie prove e la spuntò lei; Aba Cercato era il volto della fortuna di Canzonissima, annunciava i vincitori dei premi settimanali. Le sue doti professionali erano molto assimilabili a quelle della Vaudetti, e cioè a un’ottima dizione univa una presenza che infondeva serenità; Gabriella Farinon si contendeva con la Cannuli invece la palma della più sexy, grazie anche ad un volto perfetto per qualsiasi copertina di un settimanale; Paola Perissi sarebbe diventata famosissima dopo la riforma come volto della trasmissione quotidiana “Almanacco del giorno dopo”, nella quale leggeva le effemeridi meteorologiche(il sole sorge, etc.) e il santo del giorno. Memorabile la parodia di Beppe Grillo(“Domani è san Biagio...”); Anna Maria Gambineri era la “voce” del segnale orario televisivo; Annamaria Xerry De Caro puntuale e precisa; Maria Grazia Picchetti legò il suo volto soprattutto agli annunci del film del lunedì e delle grandi trasmissioni in onda dagli studi della Fiera di Milano, come i quiz di Mike Bongiorno e Portobello.Presto Anna Maria De Caro vinse un concorso interno da programmista-regista e lasciò il video, e qualche altra sua collega, come Cercato e Farinon, decise di tentare altre strade senza il vincolo quotidiano dell’annuncio. Arrivarono quindi delle nuove leve: Maria Giovanna Elmi, che presto divenne la “fatina”preferita dai bambini, e la cui bravura già emergeva nel provino trasmesso tempo fa in qualche “scheggia” televisiva; Roberta Giusti, che arrivava dalla gavetta radiofonica e la cui dolcezza la rese molto presto uno dei personaggi televisivi più amati, infatti la sua prematura scomparsa provocò in molti un profondo dolore; Graziella Romeo, ragazza bellissima che rimase poco in video e poi passò per molti anni alla radio, attualmente è ancora annunciatrice radiofonica alla sede Rai di Firenze; Gertrud Mair, di Bressanone, bilingue e già annunciatrice per i programmi in lingua tedesca trasmessi per l’Alto Adige. La sua “esse”sibilante la rendeva molto particolare; molti anni dopo, arrivò un’altra altoatesina, Josephine “Peppi” Franzelin, anche lei proveniente dalle trasmissioni in lingua tedesca e tuttora apprezzata commentatrice del tradizionale Concerto di Capodanno in onda da Vienna.Stiamo parlando di professionalità altissime, tanto che alcune annunciatrici venivano impiegate nella conduzione di trasmissioni anche impegnative: Rosanna Vaudetti, al fianco di Giulio Marchetti, presentava “Giochi senza frontiere”, massacrante non solo per le squadre, ma anche per chi doveva commentare le varie prove; Maria Giovanna Elmi presto iniziò a condurre trasmissioni per bambini, la più famosa “Il dirigibile”, al fianco di Tony Santagata e poi di Mal; le più giovani venivano spesso impiegate nella conduzione di “Prossimamente-Programmi per sette sere”, che illustrava le principali trasmissioni televisive in programmazione, facendone vedere anche qualche spezzone. Quella trasmissione servì come trampolino di lancio anche per attrici come Maria Rosaria Omaggio, Simona Izzo o Silvia Verdone(futura moglie di Christian De Sica), e in qualche caso fu l’anticamera al mestiere di annunciatrice, come nel caso di Alessandra Canale, Katia Svizzero o di Beatrice Cori.Marchigiana, vero nome Beatrice Cagnoni, ex Miss Italia, la Cori fu una delle protagoniste dell’”inversione di tendenza”. Il look rassicurante veniva sostituito da qualche abito un po’più provocante, assecondato dalla sua bellezza statuaria.Qualche trasparenza di troppo cominciava a vedersi, anche se solo nel decennio successivo le annunciatrici avrebbero cominciato ad essere riprese a figura quasi intera. Per il momento la ripresa era in primo piano, con alle spalle un tendaggio; questo tra l’altro consentiva una grande comodità alle signorine buonasera, che potevano in pratica indossare l’abito di gala, e sotto, ad esempio, dei comodi, pratici blue jeans.Dopo la riforma, dalla radio arrivò un’annunciatrice ex attrice di grande bravura, anche lei destinata a ritagliarsi uno spazio nel cuore dei teleutenti: Marina Morgan. Di lei, oltre alla versatilità, si sarebbe presto ammirata anche la vena ironica, che emergeva in molte di loro grazie a trasmissioni come la “Domenica In” di Corrado, che prevedevano la presenza dell’annunciatrice in studio con il conduttore. Una volta, con una “lingua di suocera” suonata in diretta, Corrado la fece davvero grossa: Roberta Giusti ebbe una crisi di riso fino alle lacrime e non riuscì a terminare l’annuncio che stava facendo.Le annunciatrici, così come i conduttori principali del Telegiornale, erano per i telespettatori quasi dei personaggi di famiglia, anche tra le molte lettere che ricevevano, spesso le signorine buonasera si ritrovavano delle proposte di matrimonio.Rosanna Vaudetti ha raccontato di un suo “incubo” durante una puntata di Giochi senza Frontiere: un pretendente la inseguiva mentre era in diretta, e continuava a chiederle di sposarlo. Nessuno, nello staff, si era accorto dei cenni disperati della Vaudetti: pensavano fosse uno dell’organizzazione locale...Aneddoti, situazioni insolite o difficili, come nel caso dell’annunciatrice “denudata” dalla cintola in giù dalla collega che doveva darle uno strattone per segnalarle la diretta e glielo diede un po’fortino...o un’altra sempre molto emozionata alla quale colleghe e tecnici facevano dei versacci dal vetro della regia per renderla più distesa, con l’effetto collaterale di farla non solo sorridere in video, ma addirittura ridere...L’ingresso di Ilaria Moscato, anche lei proveniente dalla radio, chiuse di fatto il decennio. Arrivò, come molte altre sue colleghe, da precaria e solo molto tempo dopo ebbe il suo contratto da interna. Canale, Svizzero e Maria Rita Viaggi arrivarono successivamente.Oggi il mestiere dell’annunciatrice si è modificato: paradossalmente, c’è più ortodossia nell’emittenza commerciale che in quella pubblica, che ha puntato su un diverso stile di presentazione dei programmi. Ma dall’arrivo di questa novità, ci siamo resi conto di quanto le abbiamo amate: con un particolare ricordo per chi, come Beatrice Cori o Roberta Giusti, ci ha lasciato, ma anche con molta simpatia per queste Signore del video.

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