I MUSICISTI NON SMETTONO MAI...
Il gruppo nasce nel 1979 e sin dai primi momenti si caratterizza per le scelte musicali coraggiose, cercando di unire l'impatto live da rock band alla voglia di musica italiana, preferendo scrivere brani originali e con testi in italiano invece che puntare sulle cover straniere. Questo indirizzo gli consente di formarsi una personalità musicale più precisa che desta interesse tra gli addetti ai lavori.
Grazie al lavoro dietro le quinte di Massimo "Gippo" Poggini produttore, scrittore (Una Vita Spericolata, bellissima biografia di Vasco Rossi) e giornalista (Ciao 2001, Corriere della Sera-Boy Music, Max) la band pubblica subito un 45 giri (Buon Compleanno/Sulla Strada - Belgravia records) ed inizia a farsi conoscere in tutta Italia.
Il disco permette alla band di partecipare a numerose rassegne, programmi radiofonici e televisivi, passerelle e concerti live in tutta Italia, ottenendo lusinghiere recensioni sulla stampa e un buon successo di pubblico e di vendite.
Tra gli altri eventi, il gruppo partecipa al Rock Festival organizzato a Roma dalla rivista Ciao 2001, vince il II Festival Rock di Milano, ottiene il premio speciale della giuria al 13° Premio Nazionale del Paroliere e partecipa insieme ai big italiani del momento alla serata finale della kermesse Disco Boy, un’alternativa dell’epoca al Festivalbar, organizzata dal settimanale musicale del Corriere della Sera.
La pubblicazione di un LP (Chiavari, Milano, Londra) e di un nuovo 45 (Va Bene Così/Rita) concludono questo primo eccitante periodo, durante il quale non sono mancate straordinarie collaborazioni con artisti di fama internazionale come Riccardo Zappa, Bob Callero, Aldo De Scalzi.
Arrivano alcuni anni di ripensamenti durante i quali la vita, con il suo mix di famiglia, lavoro e doveri, stava cambiando le carte in tavola a tutti. Ma il richiamo della musica torna presto a farsi sentire e la locomotiva riparte a tutto vapore.
Con una formazione ampliata e con la collaborazione di Marco Raffo (produttore, polistrumentista e amico di lungo corso) il gruppo mette su un set di grande respiro, riprende l’attività live e inizia a lavorare su una grande quantità di nuove canzoni.
Il risultato è l’album "Non Verranno Restituiti I Soldi" che vede la luce nel 1994: rock, elettronica, funky, musica italiana, il tutto condito con una buona dose di divertimento e disimpegno.
Il disco fatica ad uscire dai confini della regione, ma nel Tigullio sono davvero pochi quelli che non lo hanno avuto in casa o ascoltato almeno una volta.
QUALCHE FOTO DALL'ALBUM DI FAMIGLIA.......
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Dopo un nuovo intenso periodo di attività live in Liguria e Piemonte e tentativi di produrre un nuovo disco, nuovi cambi di formazione e di repertorio, il treno correva di nuovo il rischio di fermarsi.
Occorreva una nuova svolta!
Ai “soci fondatori†Alberto "Guizzo" Guizzetti, Robi Amadori e Pino Solari si affianca Marco Morelli al basso.
Marco viene da una intensa esperienza con i genovesi Senso Unico, con i quali ha pubblicatoun disco e sostenuto un intenso lavoro live.
Iniziano a collaborare con la band anche il sassofonista Hector Biscuso (Soundflowers), l'hammondista Sergio Traversone, allievo di Alberto Marsico, e il pianista Luca Scherani , allievo di Franco Ponzano e motore di numerose iniziative genovesi (Buoni Konsigli, Periplo).
Inoltre graditissimo ed importante ritorno è quello di Marco Raffo che sostituisce per alcune performance Roberto alla batteria e riprende il lavoro di produzione insieme a Pino e al Guizzo.
I nuovi arrivati portano freschezza e nuova energia ad un progetto che se non fosse di per se solido non sarebbe sopravvissuto tutti questi anni.
Un nuovo repertorio molto “american rock†con molte cover, nuove canzoni Rock Train Band sulla stessa lunghezza d’onda, una scaletta aggressiva e calda, un groove mai sopito, un suono ed un impatto molto vintage sono le principali caratteristiche del nuovo set della band.
Obbiettivo? Più eventi live possibile, per rodare la band ai massimi livelli, ed un nuovo disco entro l’anno. Progetti ambiziosi? Sappiamo di poterci riuscire, lo abbiamo già fatto più volte e conosciamo i segreti di questo “sporco lavoroâ€â€¦.
Siamo ancora sulla strada ed intendiamo restarci! I musicisti, d’altronde, non smettono mai.
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