Pasquale Oliviero

Non sono molto bravo a scrivere e darmi da solo dei giudizi,
in primo luogo perché sono estremamente critico nei miei
riguardi, soprattutto su quello che compongo e preferisco lasciare
agli altri il giudizio e poi perché se vengono fuori apprezzamenti
mi danno uno stimolo a fare di più e a migliorarmi e magari è
così che comincia a piacermi quello che compongo...
Mi piace cantare e suono la chitarra , avevo 4 anni e già strimpellavo
una Eko di mio fratello, è lì che ho mosso le prime note: la mia prima
chitarra mi fu regalata da mia madre a 12 anni, una Clarissa pagata
100.000 lire grazie alla quale ha avuto inizio la mia vita diciamo da
musicista (anche se non posso definirmi tale, è un'offesa ai musicisti
veri) incontrando i primi amici. Il primo amico musicista è Marco
Lerro, lui studiava pianoforte da bambino, ed io, che non potevo
permettermelo, stavo attento ai suoi studi, il solfeggio, le scale
sul pentagramma, ed ero affascinato dalle note del suo piano, sentivo
che attraverso la musica potessi sconfiggere la mia forte timidezza...
Più in là verso l'adolescenza l'incontro con Mimmo Sermiento batterista,
ritmo nel sangue, il tragitto per arrivare a scuola la mattina era un
momento speciale...Mimmo suonava la batteria vocalmente facendo
anche il basso ed io che cantavo...se oggi non fosse un bancario sarebbe
uno dei migliori batteristi, per me lo è comunque anche se non suona
più spesso...poi Massimo fratello di Mimmo, amico di sempre,
con cui ancora oggi dividiamo le emozioni della musica...poi Rino Scala,
Peppe del Prete, Vito Ranucci, Sergio Cinque, Luigi Nocerino, Enzo
Varlese...sono tra quelli che sono passati nella mia formazione da
giovanissimo.
Poi appena maggiorenne, l'incontro con Enzo Gragnaniello, i suoi
suggerimenti, ma soprattutto i suoi apprezzamenti innestarono in me
un effetto ispirazione che mi ha portato oggi ad inserire nel mio
“curriculum” diversi brani da proporre e cantare o(meglio)far cantare.
Nel 2003 la prima partecipazione a “Una canzone di pace” fino al 2006
anno in cui con la “Pasquale Oliviero Band” vinco il primo premio con il
brano Preghiera da Napoli Centrale, tema della rassegna
“privatizzazione dell’acqua”; il brano scritto in collaborazione con
Fabrizio Alessandrini, immagina quale sarebbe la vita di un clochard alla
stazione C.le di Napoli se non avesse liberamente acqua corrente.
Il gruppo di allora comprendeva oltre a Fabrizio, Peppe Del Prete,
Massimo Sermiento, Nicola Calvano…
E’ l'incontro con i veri musicisti, quelli che con la musica ci vivono, e
parlo del maestro Fabrizio Alessandrini e del maestro Sergio Di Natale,
che ti fanno crescere musicalmente.
E’ grazie all’incontro con Fabrizio Alessandrini che ho potuto per la
prima volta incidere un disco, Terra e cielo, registrato ed arrangiato
negli studi di Fabrizio, è un disco realizzato in meno di due mesi,
contiene 12 tracce di cui 9 inediti, un disco in cui fatta eccezione della
partecipazione dei due professionisti Fabrizio e Sergio è stato realizzato
da tanti giovani della Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù di Portici
ciascuno dei quali ha avuto il suo ruolo, chi con il canto chi con la
musica chi con le foto di copertina, chi con le stampe, ha dato il suo
contributo: per quel che mi riguarda, nel disco Terra e cielo ci sono
otto brani scritti e musicati da me, più il brano che apre il disco “Ciao
Ibrahim” di cui il testo è stato scritto da p.Giorgio Pisano
io ho collaborato con Fabrizio Alessandrini per la parte strumentale.
C’è da dire che questo disco finito di stampare a dicembre 2007 di
cui ne sono state vendute già seicento copie, ha esclusivamente uno
scopo benefico: il ricavato è destinato alla ristrutturazione
della Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù ed anche come raccolta
fondi da destinare al Congo, paese di Padre Sebastian che collabora
con la Parrocchia e che, anche lui ha dato il suo contributo nel disco
con la sua splendida voce. Per poter ascoltare qualche brano del disco
“Terra e cielo” ci si può collegare al sito my space:
www.myspace.com/theholyheartproject