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Identità e potere
di Antonino Contiliano
La sezione “Alexanderplatz†della rivista www.vicoacitllo.it, nel suo prossimo numero, vuole proporre, un confronto su “identità e potereâ€. Anche in questa sua seconda proposizione tematica offre ai suoi collaboratori e visitatori uno spazio di dialogo, scritture e lettura sul tema dell’identità e del potere tra i passaggi e le tendenze che la realtà tecno-scientifica e culturale politica mette avanti ai soggetti del 2000. Un tema, come quello di “formazione e management†del precedente banchetto in rete, altrettanto intrigante quanto promettente di sollecitazioni differenziate.
La globalizzazione neoliberista del pensiero unico, la politica della sicurezza e del terrorismo che gli sono propri, e gli scenari della guerra infinita aperti attorno all’accaparramento delle risorse “biologiche†per la sopravvivenza, hanno cambiato i termini dell’identità dei singoli, dei gruppi e dei popoli, come anche delle modalità e della misura del suo riconoscimento, così come la storia li aveva consegnati al sapere della filosofia, della scienza, della logica, della politica, della sociologia, della psicologia, della cultura.
Nei grandi crocevia dei transiti contemporanei, porti o aeroporti, frontiere e confini, ma anche nella realtà multiculturale e del melting pot, della realtà virtualizzata, della biopolitica e del biopotere, la questione dell’identità e del suo riconoscimento si pone così nei termini di una tecnologia del controllo per l’inclusione degli amici o l’esclusione o la “prigione†o la morte dell’Altro.
La produzione e circolazione delle idee dominanti, per le immediate ricadute di politica globale e di sicurezza, per il potere omologante gestito e teso a conservarsi, non certa e sicura di mediare, integrare e assorbire l’eterogeneità delle identità multiculturali, così codifica e decodifica le identità oltre i vecchi strumenti rappresentativi “formativo-psico-somaticiâ€, personali e nazionali, del passaporto, della carta d’identità , delle impronte digitali o delle varie informative poliziesche, segrete o di altro spionaggio e alterazioni ad hoc.
La più recente codifica e decodifica delle identità , le cui chiavi di programmazione e lettura sono solo nelle mani del potere dominante, è quella di un’identità mappata astratta e formalizzata, e tutta interna e funzionale al tempo della vita sussunto interamente nella misura de tempo produttivo e linguistico del capitale neoliberista.
Digitalizzando la persona di ogni singolo uomo o donna attraverso misure di tratti psico-mentali e reazioni emotivo-intellettuali e culturali, identificanti “spessori†di “aggressività â€, “pericolosità â€, socialità , cultura et alia specifici, le cui tracce sono incise nella particolare morfologia che assumono determinate zone del cervello, fuori dal contesto storico-materiale proprio che ne ha plasmato lo stato d’essere contingente, l’identità eterogenea non ha più molti spazi di vita e di azione conflittuale e antagonista. La stessa retorica della diversità come “risorsa†diventa la parodia di una morte preannunciata.
Una carta d’identità psico-sociale e individuale, insomma, genetica e brevettata, e messa a punto per creare nuove frontiere di esclusione ed eliminazione programmate lì dove le stesse forze produttive in corso hanno abbattuto i vecchi confini ideologici degli stati nazionali, delle classi sociali e dei diritti universali dell’uomo, ma non l’oppressione e lo sfruttamento.
Questa nuova carta d’identità psico-sociale e individuale digitalizzata, geneticamente brevettata, messa a punto con una scannerizzazione sofisticata, che scandaglia l’iride, la temperatura dei corpi, il dna e le zone del cervello “plastico†preposte al governo delle interazioni con la mente, le emozioni e i pensieri di ciascuno, è confezionata su misura e disponibile per un potere di dominio e controllo perpetuato, di inclusione ed esclusione dell’Altro, criminalizzato, che non ha bisogno di preghiere o di riti magici per essere scongiurato.
Offerta al potere e al controllo dalla nanotecnologia elettronica delle neuro-scienze, sperimenta nei laboratori di ricerca avanzata e finanziata dai governi dei paesi ricchi e potenti, questa nuova carta d’identità , come un recombinat chimico e linguistico di omogeneizzazione e uniformità politica, non fa del cielo un presagio di democrazia e del mondo un prodigio di saggezza.
Ma un’altra identità è impossibile? Il politico – polis – non può essere privato e privatizzato, se il personale, e migrante in rete, del nostro tempo è divenire storico socio-politico e culturale collettivo planetario; se il suo “immaginarioâ€, immerso in un tessuto di identità in transito, non si trova a suo agio tra le vecchie strutture novecentesche ed è in cerca di un habitat tra modelli emergenti in costruzione e mescidanza nell’equilibrio instabile dei tempi plurali e del tempo plurimo; se è potenza del divenire essere-plurale e molteplice che il potere non può bloccare, ma non annullare, se non con le misure della sua violenza e coercizione storica o misure messe in atto dalla sua classe dominante coniugando insieme sofisticate armi ideologiche tecnologico-strategiche, non ultima quella di una comunicazione contraddittoria quanto vischiosa e totalizzante.
La poesia di Nino Contiliano
(Viaggio).
La poesia di Nino Contiliano, con i suoi due ultimi lavori ‘Elmotell blues e Tempo spaginato / Chi-asmo, è in viaggio.
A Mazara del Vallo, presso il Liceo Scientifico “Ballatoreâ€, la prima tappa è il 22 febbraio 2008. Hanno curato la presentazione il prof. Piero Di Giorgi (Università di Palermo) e Francesco Vinci (critico letterario). A Palermo, 12 marzo 2008, presso il Kalhesa, ha curato la presentazione il prof. Sergio Pattavina (Università di Palermo). Per il mese di maggio 2008, sarà presente a Roma (biblioteca Vallicelliana), Bologna (Arterìa: curerà la presentazione Valerio Cuccaroni, direttore della rivista letteraria Argo, scrittore e poeta), Firenze (biblioteca Marucelliana: cureranno la presentazione Giuseppe Panella, dell’Università di Pisa, e il poeta Giovanni Commare) e Napoli (sede www.vicoacitillo.net: curerà la presentazione il poeta Emilio Piccolo). In queste città il suo ‘Elmotell blues (libro collettivo), sarà discusso unitamente a Tempo spaginato / Chi-asmo..
A Firenze, intanto la rivista di poesia “Collettivo-R-Atahualpa†(n.4-6, gennaio-dicembre 2007) di Luca Rosi ha già pubblicato alcuni suoi testi.
A Roma, il 27 maggio 2008, ‘Elmotell blues e Tempo spaginato / Chi-asmo sarano presentati nel salone Borromeo della biblioteca Vallicelliana. Cureranno la presentazione Francesco Muzzioli e Mario Lunetta (docenti de La Sapienza e poeti, scrittori e critici al tempo stesso).
Intanto, l’editrice Empirìa (Roma – febbraio 2008), ha pubblicato l’antologia poetica “Poesia A Comizioâ€.
L’opera è stata curata da Francesco Muzzioli e Marcello Carlino dell’Università La Sapienza di Roma.
Tra i trentasette poeti pubblicati ( Edoardo Sanguineti, Mario Lunetta, Tommaso Binga, Marco Palladini, Nadia Cavalera, Tiziana Colusso, Franco Falasca, Paolo Guzzi, Giovanni Fontana, Sandro Sproccati, Elio Pagliarani, Lamberto Pignotti, Gaetano delli Santi, Carmine Lubrano …) il marsalese Antonino Contiliano.
L’antologia, scrivono Muzzioli e Carlino, “nasce da un preciso progetto: quello di dimostrare l’efficacia del linguaggio della poesia. 37 autori sono stati chiamati "a comizio", ed hanno scelto di affrontare — ciascuno con il proprio stile e la propria scrittura — il tema politico che gli apparisse più ur¬gente. Il risultato di questo esperimento è duplice: da un lato delinea l'area in divenire della ricerca poetica di oggi, aperta e plurale, tut¬tavia identificabile nel rifiuto della lirica come interiorità emotiva; dall'altro lato esprime l'esigenza diffusa di recuperare voce "dal bas¬so" sui temi collettivi, dove la politica ufficiale colpevolmente latitaâ€.
Il testo antologizzato di Nino Contiliano è l’inedito “Beni Comuni†(datato 25 aprile 2007).
L’antologia “Poesia A Comizioâ€, inoltre, insieme alle note bibliografiche di Contiliano, porta la seguente dichiarazione di poetica:
Il testo poetico Beni comuni, entro una certa libertà metrico-sintattica e ritimico-sonoro-semantica, reagisce contro il cinismo di classe e borghese-capitalistico che nega il piacere e la soddisfazione degli stessi bisogni naturali e necessari (non ultimi quelli civili e politici democratici),e tratta come risorse strumentali gli stessi beni comuni, fondamentali ed essenziali per la semplice nuda vita di ciascuno (dall’acqua, alla stessa sovranità alimentare di ogni popolo e comunità , ai diritti e servizi sociali universali e collettivi, alla diversità delle culture …). Tra gli indizi n’è spia l’incipit del testo che debutta con l’anonimato. Un altro degli indizi è l’innesto della prima strofa del sonetto Diálogo entre Babieca y Rocinante di Cervantes, che all’allucinata e delirante ironia cervantiana e al suo ’“impegno†di ironia critico-politica e sociale di classe. L’intero sonetto è infatti un ilare e salace botta e risposta tra Babieca, il cavallo ben pasciuto e pimpante di un generale e signore, e Rocinante, il cavallo di Don Chisciotte, costretto a lavorare senza mangiare né biada né paglia. Per gli altri indizi, il compito è del lettore, il quale rimanga avvertito che, in un mondo globale, creolo e ibrido, ricco di conflitti e antagonismi, occorre non dimenticare né la resistenza, né la lotta né il risveglio, né la dialettica critico-materialista, né l’utopia.
Il 16 aprile 2008, Antonino Contiliano, insieme ad altri poeti dell’antologia Poesia a Comizio, ha incontrato gli studenti, dell’Università La Sapienza di Roma, che avevano studiato e analizzato (laboratorio di studio) i testi dell’antologia.
L’incontro e il dibattito con gli studenti è avvenuto presso il “Lavatotio Contumaciale†dell’artista e poeta romano Tommaso Binga.
Fabio D'Anna, 46 anni, avvocato è nato e vive a Marsala. Ha scritto testi poetici che hanno avuto riconoscimenti e recensioni in diversi premi letterari, tra cui " Premio Letterario Casentino" con giuria presieduta da Carlo Bo. Alcune poesie sono state tradotte in lingua finlandese e pubblicate nella Rivista di studi italo-finlandese "Settentrione" edita a cura della Società finlandese di lingua e cultura italiana. Ha pubblicato una raccolta di aforismi nell'antologia " Poeti e Scrittori allo specchio" Edita da La Ginestra-Firenze. Ha costituito, insieme a Nino Contiliano, il gruppo Ong- Organizzazione non governativa dei poeti non estinti" che è impegnato a Marsala nella diffusione della poesia.
Ha collaborato stabilmente con alcuni periodici locali( L'Informatore Cittadino- Il Vomere) scrivendo articoli su tematiche sociali, politiche, culturali ed ambientali.
Collabora con il Seminario Itinerante " L'Immaginario Simbolico" per cui ha tenuto diverse relazioni ed ha scritto : " Lo spazio dell'anima nell'età della tecnica- Tra norme , visioni e linguaggio" e " Creatività e narrazione tra identità ed appartenenza- Un nuovo modello di polis".
E' in corso di pubblicazione da " Libriine" un suo libro " Il Marsalese- Ritratto senza veli di nascosti vizi privati e dichiarate pubbliche virtù".
Lettera al Sindaco di Marsala.
no al pigiama in legno per le “2 Rocche†di Capo Boeo
E-gregio Sig. Sindaco, onolevole Giunta e Consiglio comulale di Marsala,
siamo sempre gli stessi, quelli della missiva della scorsa settimana, e sullo stesso giornale dove adesso ci leggerà (se trova tempo, naturalmente; speriamo che non sia in altre faccende affaccendato).
Siamo l’Ong dei Poeti e dei Musicisti Non-Estinti di Marsala, in collaborazione con l’Associazione culturale “Sancho Panzaâ€, “www.marsala.itâ€, l’agenzia “Communicoâ€, i bagnanti indiosi e pellicani estivi delle “2 Roccheâ€, unitamente a “Marsala c’èâ€.
Siamo preoccupati per la voce che gira per le spiagge marsalesi. Un vecchio poeta diceva che la “fama†ha le ali e vola anche di notte. Figurarsi a Marsala sempre in preda della trasparenza diurna e della luce del sole. Gira voce che l’Amministrazione voglia mettere un PIGIAMA di LEGGNO alle “2 Rocche†di Capo Boeo.
Ma guardi bene le foto (sa è tutto a spese mie!) che abbiamo già pubblicato su “marsala c’è†e inviato alla Sua atenzione. Le pare questa meravigliosa NUDITÀ di rocca, mare e cielo abbia bisogno di una veste che ne sporcherebbe la “sporca bellezza�
Ma guardi con gli occhi della mente. Le sembra proprio che per essere valorizzata abbia bisogno del marchio prostituito al mercato della moda di turno “dell’area attrezzata�
Tutti crediamo che abbia solo bisogno di essere tenuta pulita costantemente e dell’impianto di illuminazione nei termini in cui ci siamo proposti con la precedente lettera. Al più, pulendo bene il suo retro e impinguandolo di materiale idoneo e conforme all’ambiente, qualche pianta o vegetazione marina mediterranea.
Insieme alla foto, le riproponiamo (sperando che degni di una risposta i molti cittadini che sono del nostro avviso), quanto già nella precedente missiva:
Osservazione: ripulito e risistemato uno spazio di qualche centinaio di metri quadri di “belvedere†(si fa per dire, guarda caso, tra il lido “Canottieri†e il vecchio lido del “ferro di cavalloâ€), avete installato ventisei (26) lampioni; nello storico e archeologico scoglio, punto frequentatissimo da bagnanti (diurni e notturni), gente e turisti di passaggio, abbandono, degrado e NEANCHE un lampioncino di seconda mano. Capiamo! Forse si vuole proteggere la notturna bellezza del luogo e lasciarla alla sua primeva origine?
Proposta: dal momento che la strada e lo spiazzo soprastante hanno nei dintorni 4 lampioni (dal fusto molto alto), perché non sormontarli di quattro (4) fari dirigendone la luce sullo scoglio e così farne un incomparabile paesaggio (sfondo il mare e le isole), e luogo di godimento estetico naturale-culturale?
Pensate che scorno per il degrado e la meraviglia dei passanti e degli indigeni! E per gli indios bagnanti (vivaio di ogni età e mira)…non saprei. Chiedete voi. Voi siete la voce della Città ! AUGURIAMOCI non più “dolenteâ€, come dice quel cazzuto dell’alligatore dell’ Ali-ghiero.
Bon, Salut!
l’Ong dei Poeti e dei Musicisti Non-Estinti di Marsala ne sarebbe grata. Per premio e ringraziamento – oltre a fare una piccola colletta per le eventuali spese di installazione dei fari (fate in modo che ci sia anche qualche presa di corrente disponibile per la chitarra elettrica: i musicisti, si sa, suonano anche a luce di elettroni!) – fin d’ora VI fanno INVITO (la data è ancora da fissare) per la performance, GRATUITA e OSPITALE, di agosto (24) e settembre (21) 2008. Aspettiamo anche la presenza di artisti, musicisti, poeti e scrittori anche di fuori contrada.
l’Ong dei Poeti e dei Musicisti Non-Estinti di Marsala e le sue performances artistiche popolari, e non sponsorizzate o commercializzate, stanno facendo il giro d’Italia. Intellettuali e poeti, oltre il Canale si Sicilia, hanno avanzato propositi di venire alle “2 ROCCHE†per partecipare, a proprie spese, all’incontro culturale e all’ “invito sapienteâ€, come dice una carissima intelligenza femminile di nome Benedetta C.Settembre permettendo, prevediamo anche un’estemporanea al tramonto e letture e ascolto dalle 22 alle 24.
Sicuri dell’accoglienza e della fattibilità “benemerita†della cosa (posizionamento dei faretti), Grazie per l’attenzione.Per
L’Ong dei Poeti e dei Musicisti Non-Estinti di Marsala
Antonino Contiliano & Company