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Alessio

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C’era una volta, tanto tempo fà, un bambino tanto tanto carino.
Biondo biondo, con le guanciotte rosa.
L’amore di mamma. Il papà lo sfoggiava come il suo orgoglio.
I vicini di casa dicevano sempre: - Ma che caaariiiinooo-.
Il nostro piccolo principino passava le sue giornate fare a un cazzo, amato e coccolato da tutti (più o meno come adesso ma meno coccolato). La cosa gli piaceva assai.
Un bel giorno però dovette andare a scuola e la cosa gli piacque un po’ meno. Fino alle medie andò tutto bene poi verso i 14 anni le cose precipitarono e, nessuno sa come né perché, iniziò un percorso di autodistruzione fisica e spirituale. Cominciò a farsi crescere i capelli, ad ascoltare musica satanica, ad indossare T-shirt con strane creature e a frequentare brutta gente.
Il biondo divenne meno biondo e le guanciotte rosa furono cancellate dalla nicotina.
La mamma si preoccupò molto.
Il papà, facendo zapping tra Dallas e Dinasty, si chiese se fosse ritardato, drogato o entrambi.
I vicini di casa cominciarono a chiudere le porte a doppia mandata.
Qualche tempo dopo si presentò a casa con uno strano congegno vagamente simile ad una chitarra (ma più grande) e cominciò a riprodurre maldestramente e a tutto volume la musica del Diavolo.
La mamma si preoccupò ancora di più.
Il papà, durante la pibblicità tra la prima e la seconda parte di “Il Maresciallo Rocca”, scrollò tristemente le spalle e disse -Ma quanto costa quel coso?-.
I vicini di casa invece si incazzarono parecchio.
Nel corso degli anni il nostro eroe proseguì per questa strada noncurante del baratro in cui stava sprofondando. Fece proseliti e, spinto da un qualche istinto atavico, tentò ripetutamente di partecipare o di costruire questo curioso agglomerato di entità che gli antropologi definiscono “Gruppo Rock”.
Oggi, all’età di 28 anni (età biologica perché quella mentale è ad una sola cifra), è quel relitto umano che potete ammirare nelle dipositive qui sopra. Completamente devastato nel corpo e nello spirito. Perennemente appiccicato alla sua rumorosa “coperta di Linus”, della quale sta ancora studiando le istruzioni. Orgogliosamente membro dei Chamber 13 (su cui gli antropologi si stanno ancora interrogando).
Dicono di lui:
La Mamma (ormai in crisi depressiva cronica): -Da piccolo era così caaaaariiiiiinoooooooo-
Il Papà (senza staccare gli occhi da “Tempesta d’Amore”): -Sì…sì…è un bravo ragazzo- segue pausa -Vedrai che Miriam si rimette con Robert-.
I vicini di casa (quelli che non si sono trasferiti): -Ecco qui i risultati dell’indulto!!!-

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