PALAZZO BONANNO E MARTIN'S
Il palazzo con l'ampio prospetto che si apre sulla via Alessandro Paternostro - denominata nel corso dei secoli via dei Chiodari, dei Librai, dei Cintorinai - fu edificato, nel suo aspetto attuale, per i Bonanno Principi della Cattolica alla fine del VII secolo su un'area che già dal XV secolo era stata scelta per le case degli Abatellis, degli Ansalone e degli Alliata.... La casa degli Alliata o Agliata, famiglia di origine pisana, acquistata in seguito dai Bosco, conti di Vicari, baroni di Siculiana e principi della Cattolica, era affiancata da una torre "superbissima"secondo la definizione di Vincenzo Di Giovanni, autore dell'opera manoscritta "Palermo Restaurata"(1672). La torre poi venne inglobata nell'angolo sinistro del riprogettato palazzo ed era ancora visibile nel XVIII secolo quando, nel 1736, fu rappresentata in un'incisione...Come altre famiglie originarie di Genova e Pisa anche gli Alliata scelsero per edificare le loro dimore il quartiere prossimo alla chiesa di San Francesco D'Assisi, polo di aggregazione della nobiltà extraisolana e in cui le più importanti famiglie, tra cui gli Alliata, avevano la propria cappella gentilizia.. Malgrado le forti trasformazioni del quartiere medievale rimangono i segni ancora visibili in alcune parti di bifore sopravvissute a tagli e cancellazioni, operate in periodo barocco...Della dimora degli Alliata s'indovina ancora dall'esterno, nell'uniformità e spessore del muro, la torre. Come molti palazzi patrizi del xv secolo,che si articolavano intorno ad una corte interna, aveva ampi ambienti di servizio al piano terra in cui venivano ammassati i prodotti dei feudi (grano, lana, zucchero) da commerciare e da spedire per mare. Questi ambienti spesso erano preceduti da un portico con colonna, vera loggia domestica, utile per le contrattazioni di commercio - esempi se ne possono ancora vedere a Palazzo Abatellis e a Palazzo Ajutamicristo...LE COLONNE OGGI ALL'INTERNO DEL RISTORANTE MARTIN'S SONO QUANTO RIMANE DI QUESTO PORTICO. Per il loro aspetto massiccio, quasi arcaico, di reminiscenza gotica trecentesca benchè siano databili alla metà del XV secolo richiamano da vicino le colonne del chiostro del convento francescano di Santa Maria di Gesù e dello stesso chiostro del vicino convento di San Francesco D'Assisi, dei quali fu autore Cristoforo da Como.
(ANNA MARIA SCHMIDT)