"L'apnèa dei 22. Rincalzi d'albe e scucite metafore" non è solo una mirabile silloge poetica o un semplice libro: è un'asfissìa, una sospensione volontaria della respirazione effettuata del mare della vita a ventidue anni. E' un'immersione, per sostenere e rinforzare l'attimo che intercorre fra il buio e la luce, senza perdere di vista l'inizio, il principio. Il tutto in chiave poetica; una poetica che non rinnega le proprie origine e gode della musicalità e del ritmo delle proprie parole, che non aspira alla perfezione, non disdegna qualche slegatura, qualche intermittenza, qualche imbarazzo della metafora, e si propone di offrire dei modelli di riserva, delle alternative al comune spirito di osservazione. Tutto questo, e molto altro ancora, è "L'apnèa dei ventidue. Rincalzi d'albe e scucite metafore", opera prima dell'esordiente Mattia Albani.