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Tuamadre

...si sta comodi, eh....

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TUAMADRE

YOURMOTHER

DEINMUTTER

Era una notte stellata sul mare blu di Jamaica …no…

Lungo le strade un po’ magiche e un po’ creole di New Orleans… nahhhh

Ci si trovava nell’austero periodo post-bismarckiano nella Grande Prussia…. buahahah questa poi!

Se proprio vogliamo dirla tutta, io mi trovavo nel cesso di casa mia, nei vicoli (un po’ magici e un po’ creoli!) di Genova, quando Alfredo, amico di vecchia data, mi propose di formare un gruppo. Stentando un poco accettai: non perché non mi andasse, ma perché stavo attraversando una fase acuta di stitichezza. Io e Alfre , che da ora chiamerò Barone Birra, in virtù delle sue qualità di spugna piemontese, avevamo accarezzato l’idea di mettere su un progettino ska-bluebeat già dall’estate 2007, quando, sulle ridenti spiagge del Poetto a Cagliari, ascoltammo, ripetutamente ubriachi, gruppi come Solidamor , Zaman , Radici nel Cemento e Figli di Madre Ignota avvicendarsi sul palco del “Corto Maltese”. Io ne venivo da esperienze eterogenee passate: ho suonicchiato la batteria nei Sex Mode, nei Copacabana , nei Thelemae chi più ne ha più ne metta. Il barone idem: dal Prog degli Hot Gods al Jazz dei Flying Chicken Quintet , come pianista. La cantante era già a disposizione: Giulia, sorella del barone, talentuosa showgirl tuttofare con una preoccupante tendenza all’ emo militante. Alfredo ebbe poi la brillante idea di contattare Pietro, contrabbassista di Pieve Ligure, con una carriera da far rabbrividire George Mratz o Mingus . Abacaxi , Karmatest , Lowdown Fellows , Senpai , Tullio Salvatore Trio, The Mammolights : questi i nomi di alcuni gruppi in cui ha militato e milita il buon Pietro. Sapevamo poi che Framaska , nostro sassofonista di fiducia, non avrebbe detto di no, e avrebbe portato il calore operaio di Sestri Ponente nel gruppo, quello che Jimmy Rabbitte definiva fondamentale in “The Commitments ”. Si aggiunsero Michele il romano, trombettista già dei Flying Chicken , profugo dalla capitale dopo essere stato sorpreso in un caprino con la figlia di un boss mafioso in un attico di Via Condotti, e Tony, trombonista calabro tedesco. Dopo la laurea in Economia, decise di ispirarsi ad Alan Friedman per la carriera. Ma confuse il vero con il Friedman imitato da Crozza e cercò per anni di vendere Asciugapinne , Aspiragrandinee Champagne Per Gatti, decidendo poi di ricominciare da scienze della formazione. In realtà, per le prime tre prove, avrebbe dovuto esserci Giorgio al trombone, che dopo non essere mai venuto ci liquidò con un “non me la sento di andare avanti, è troppo impegnativo” (fosse mai venuto una volta…) Alla chitarra, rubammo momentaneamente ai Vicious , Kramers ed Hermitage Fillo , from Bogliasco with Love, l’uomo dal tiro che farebbe impallidire BB King. Dopo avere scandagliato innumerevoli nomi, optammo per Tuamadre , che rimane facilmente impresso nelle memorie collettive. La maledizione dei Tuamadre ci attanagliò da subito: probabilmente durante una delle nostre scorribande notturne offendemmo Dio, Kalì , Osiride o Allah. Fatto sta che dal momento in cui siamo nati (novembre 2007) non siamo ancora riusciti a provare tutti assieme. Manca sempre qualcuno!

Nel corso di questi mesi si sono avvicendati molti nomi nelle file dei Tuamadre : Fillo ci ha lasciati, e dopo numerose audizioni (al limite dell’esilarante) abbiamo optato per Gigi, violinista del conservatorio con l’hobby della chitarra. Poi è stata la volta di Giulia, troppo impegnata con i Tunecrash e i Kramers : ma è stata degnamente sostituita da Naim , cantante oriundo iraniano dei Funkasso , la migliore voce Ba’hai che abbia mai conosciuto (anche perché l’unica). Intanto, lo stile del gruppo muta: si passa da uno ska più disimpegnato a un sound bluebeat tendente allo ska-jazz. HeyPaula (di Paul Anka ), Summertime , I get a kick out of you , Video killed the radio stars , Sittin’ in the dock of the bay rappresentano i nostri cavalli di battaglia, ma sono molti i pezzi che proporremo nei nostri live. Passiamo ora alle schede dei componenti del gruppo, per un focus sulle caratteristiche di ogni singola persona/musicista/ cazzone .


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Member Since: 4/17/2008
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I TUAMADRE SONO: : :

Alfredo Sarpero, aka “Barone Birra”: piano, tastiere, hammond, voce stonata nel coro “Aua Aua”, birra e tramezzini. Nasce nel 1984 ad Alessandria: lo si:può captare dal suo intercalare “tutto bene?!”. Il suo stile è lo stile di chi, umilmente, ascolta e ascolta e ascolta brani, senza mai pensare di essere “arrivato”. I seguenti generi gli provocano un’eiaculazione spontanea: Jazz (meglio quello nero, o al limite il cool), Funk, Reggae, Garage e, inspiegabilmente, la canzone “Mistero” di Enrico Ruggeri.

Pietro Martinelli, aka “L’onnipotente, Dio, il Messia”: contrabbasso, basso elettrico, voce intonata in “Aua Aua”, tigelle e ostie. Nasce nel 1984 a Pieve Ligure. Ha fatto il giro del mondo il modo con cui pronuncia la parola “Belin” (Belì! Ndr). Anche lui ascolta tantissimo, fa dell’umiltà un dono, ma ha un talento indiscutibile: speriamo che Keith Jarrett non muoia troppo presto, ci piacerebbe vederlo in trio con Jack De Johnette e Pietro Martinelli! Principalmente è un jazzista, ma non c’è gruppo o cantante che non conosca: i suoi interessi spaziano dalle registrazioni postume di Dick Twardzick ai testi andati perduti in battaglia degli Intilli Imani.

Luigi Magnozzi, aka “Gigi”: alto, riccio, capelli scuri e lunghi, pizzetto. Tranquilli, non è una bestia di Satana ne tantomeno un fan: degli Opeth. E’ un tranquillo e riservato chitarrista, che spartito alla mano, non sbaglia una nota. Una vera e propria guitar-machine.

Eugenio Ruocco, aka “Iux”: batteria, voce intonata in “Aua Aua”, bestemmie, parolacce. Classe 1984. Tipico caso di batterista con erre moscia che si veste da radical chic. Stile boh? Votato al funk, ascolta di tutto, da Yael Naim a Naim Abid.

Naim Abid: voce, groove e chi più ne ha più ne metta. Nasce nel 1983. Il frontman per eccellenza: molto pacato e religioso nella vita, riescere a tirare fuori Dio sul palco, condividendolo con tutto il pubblico. Grazie a lui, si muove un ulteriore step verso la pace (minore) universale. Ascolta di tutto, compone musical, si sta laureando in Scienze Diplomatiche. Ce ne fossero di tipi così! Volete entrare nelle sue grazie? Acquistategli un cd del suo Musical “Mamma oh Mamma”…

Sottosezione di fiati, soprannominata il “Porco Trio”:

Francesco Mascardi, aka “Framaska”: sax tenore, baritono, barzellette fine ottocento e pecore che scalpitano. Nasce a Sestri Ponente nel 1984. Tradizione sindacale, proletaria, di musica classica e di jazz si fondono in lui creando un connubio originale, dolce e furioso allo stesso tempo. Ascolta molto i cantautori italiani, ma non disprezza il jazz. D’altro canto, come si può disprezzare il jazz?

Michele Bernabei, aka “Michéle”: tromba, bestemmie, aneddoti divertenti, racconti trash: . Classe 1987: , romano, in realtà dimostra più anni. Un sound molto cool jazz lo contraddistingue, molto caldo, dagli altri trombettisti-sciacquetta. Una carica di humour nascosta dietro la facciata di radical chic molto posato.

Tony Carvelli (credo si chiami Antonio), aka “Tony”: trombonista doc. Ne viene dalla tradizione bandistica dell'euphonium (o bombardino, o flicorno baritono che dir si voglia), che applica alla perfezione nel suonare. Pulito, senza imperfezioni, Tony è un vero professionista. Classe 1977: , è il “nonno” del gruppo. Ce ne fossero di “nonni” così!


Influences:



Record Label: Non firmato

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