Sono nato a Chicago, ma subito dopo mi sono trasferito a Miami per motivi di lavoro di mio padre, che faceva lo scommettitore (sui cavalli e alle slot-machine).
La prima parola ho pronunciato è stata "House", da qui i miei avevano capito di che pasta ero fatto e mi hanno mandato a scuola di ballo da un negro.
A 6 anni ho cominciato a fare il disc jockey in una radio privata e mi sono avvicinato al sound di Barry White, Bee Gees, Trammps, Tavares e tutte quelle musiche lì.
Poi però ero bravo a fare anche il giocatore di flipper e infatti guadagnavo anche bene, anche perchè ogni tanto vendevo orologi "tarocchi" ai grill delle autostrade in California.
E intanto crescevo e maturavo come uomo e come artista. Un giorno c'era un disc-jockey di Radio Deejay, Albertino, che era in vacanza a Miami, mi vide mentre, in discoteca, mi ero fatto largo in pista e ballavo da dio, e pensò: "questo è l'uomo che fa per me".
Mi portò in Italia e mi presentò al clan di Cecchetto, che in quel periodo era intrippato di disco music, e lui mi affidò a Jovanotti, che poi è diventato il mio produttore. Ora che sono ricco e famoso mi sono comprato l'orologio d'oro, un anello di oro finto e una catena con una croce che mi cade proprio sui peli del petto.
