Conosciamo il dolore di essere già morti...e di continuare a morire...Noi che voltiamo le spalle, invece di lagnarci per la perdita di ciò che un tempo eravamo, ci crogioliamo nella nostra mostruosità ...
Noi...maledetti per esserci spinti al di là dei limiti imposti.
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Chi la terra ci sparse sull'ossa
e riprese tranquillo il cammino
giunga anch'egli stravolto alla fossa
con la nebbia del primo mattino....
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E Attendete ad inacerbire con i più acri veleni le punte del vostro scherno. Fate che i vostri sarcasmi abbiano tal virtù corrosiva che giungano sino alla midolla e la distruggano. Bollate voi sino all'osso le stupide fronti di coloro che vorrebbero mettere su ciascuna anima un marchio esatto come su un utensile sociale e fare le teste umane tutte simili come le teste dei chiodi sotto la percussione dei chiodaiuoli. Le vostre risa frenetiche salgano fino al cielo, quando udite gli stallieri della Gran Bestia vociferare nell'assemblea.
...non piangere mai...Ringhia, piuttosto! E fa che di noi resti uno squarcio indelebile nella loro memoria....
