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Phoenix è il più anziano e più potente dei cinque Cavalieri di bronzo protagonisti. Da bambino, su sua stessa richiesta fu spedito sull'Isola della morte, divenuta in italiano l'isola della Regina Nera per motivi di censura, qui dovrà essere addestrato, al posto del fratello Andromeda (che aveva pescato il bigliettino col nome dell'isola maledetta) e lì ha ricevuto un allenamento crudele da parte del suo maestro Guilty (in realtà non si sa qual sia il suo nome, viene chiamato così nell'enciclopedia dei Cavalieri scritta dallo stesso Kurumada) che, per insegnarli a odiare, ha ucciso la sua stessa figlia, Esmeralda, di cui Phoenix era innamorato. Gonfio di odio e pazzo di dolore per la morte della giovane, il ragazzo uccide il suo maestro, conquistando l'Armatura della Fenice e diventando il sovrano dell'Isola della Regina Nera.Apparentemente privo di ogni pietà o umanità , si reca al Torneo tra i Cavalieri per uccidere i suoi vecchi compagni e rubare l'armatura d'oro del Sagittario; insieme ai Cavalieri Neri, controparte malvagia dei quattro Cavalieri di Bronzo (Pegasus Nero, Dragone Nero, Cigno Nero e Andromeda Nero) , sfida i Cavalieri di Atena. Dopo una dura battaglia nel monte Fuji contro Pegasus, Sirio, Cristal e il fratello minore Andromeda si rende conto della grande bontà d'animo dei Cavalieri e della dea Atena troppo tardi , e muore, con grande disperazione del fratello minore, che non si da pace, pensando che potevano ricominciare da capo. Nella puntata 22 dell'anime però, durante uno scontro cruento contro alcuni nemici, che vogliono impadronirsi dell'elmo della Sacra Armatura del Sagittario, rimasto in mano ai Cavalieri, Phoenix risorge e salva il fratello, unendosi ai suoi compagni. Più volte morto e risorto, Phoenix è riuscito a poco a poco a legare coi suoi compagni Cavalieri, e soprattutto è riuscito a ricucire i suoi rapporti con il fratello Andromeda, che adora. Anche se presenta un carattere borioso, complesso e solitario, Phoenix, in realtà , ha una grande bontà d'animo e interviene sempre in aiuto dei più deboli e dei suoi amici cavalieri quando c'è pericolo.Nell'anime ciò che distingue Phoenix dal punto di vista caratteriale dagli altri Cavalieri di bronzo (in particolare con il fratello minore Andromeda) è la reazione agli eventi emotivi. Mentre gli altri confessano e manifestano il proprio dolore o il proprio affetto senza vergognarsi (riuscendo anche a piangere davanti agli altri compagni) Phoenix al contrario cerca sempre di apparire insensibile e distaccato. Avendo passato tutta l'infanzia a far da figura genitoriale al fratello più piccolo, ha dovuto imparare a far fronte alle difficoltà contando solo sulle proprie forze senza chiedere aiuto, anzi rifiutandolo persino. Emblematici, di questo suo disprezzo per la richiesta e l'accettazione di aiuto sono due episodi:La battaglia dove affronta il Cavaliere d'oro di Virgo della Sesta casa (durante la corsa nelle 12 case del Grande Tempio) : in quell'occasione Andromeda interviene contro Virgo impartendo un ordine ben preciso e minaccioso (cosa decisamente insolita per Andromeda, di carattere sensibile e pacifico, che sta a indicare il grandissimo affetto che prova per il fratello maggiore) « Libera Phoenix dalla Volta di Minosse, è un'ordine! Un ordine che saprò farti eseguire a qualsiasi costo! » (Citazione dalla serie animata)eppure Phoenix rifiuta, perché ha capito cosa fare per poter vincere contro Virgo (che fino a quel momento sembrava imbattibile) facendo promettere al fratello di allontanarsi e di non intervenire.Il secondo è l'episodio in cui in cui Phoenix sostituisce Andromeda nella battaglia contro Mime (uno dei 7 cavaliere di Asgard guidati da Ilda di Polaris) . Immobilizzato dalle corde della lira di Mime, è ancora Andromeda che interviene contro il nemico per impedirgli di dare il letale colpo di grazia al fratello Phoenix, il quale anche questa volta dice ad Andromeda di non intromettersi e di ritirare la sua catena poiché non può tollerare di ricevere aiuto, non essendo nella sua indole.Si tratta quindi di un carattere complesso, pieno di inibizioni, un personaggio solitario e come si è visto incredibilmente orgoglioso ed indipendente (infatti non compare mai all'inizio di ogni avventura dei 5 Cavalieri protagonisti ma interviene sempre quando la situazione si fa più critica) che spesso si dimostra esteriormente duro e cinico. Si pensi all'espisodio dell'anime riferito alla condizione sofferente di Sirio il Dragone, ridotto a ciecità a causa della battaglia contro Argor. In quell'occasione Phoenix dice a Pegasus che Sirio non riacquisterà mai la vista e che i suoi piagnistei sono inutili, arrabbiato lo aggredisce ma Phoenix lo fronteggia senza problemi. Subito dopo, lontano dagli altri Phoenix dice tra sè a Pegasus di non preoccuparsi perché Sirio riprenderà a vedere e che in quel momento non hanno bisogno di lui (si intende Phoenix) che quindi può andar via per la sua strada; si capisce che era solo una scusa per potersi allontanare senza dirlo esplicitamente.In fondo ciò che sta alla base del carattere e del comportamento di Phoenix è l'aver toccato il lato oscuro dell'essere un Cavaliere e nell'aver fatto ritorno da questo lato malvagio. Durante lo scontro con Arles, scopertosi Gemini della Terza Casa, Phoenix interviene nella battaglia in favore di Pegasus che stava per avere la peggio. In quel momento esterna finalmente l'origine del suo disadattamento in un pianto breve e colmo di rabbia che non riesce (per quanto si sforzi) a fermarequì si dichiara cosciente dell'essere immeritevole della benevolenza delle forze del bene impersonate dalla dea Atena. In questo episodio Phoenix fa di tutto per aiutare Pegasus a prendere lo scudo di Atena che rappresenta l'unico mezzo per poter salvare Lady Isabel, consapevole che a lui non sarà mai permesso di prenderlo per via del suo passato.L'armatura della fenice è un'armatura speciale, possiede infatti l'abilità , unica nel suo genere, di rinascere dai suoi frammenti quando viene distrutta in battaglia, proprio come la leggendaria fenice che rinasce dalle proprie ceneri. Ogni volta che l'armatura ritorna in vita grazie al cosmo del cavaliere, diventa più resistente. Questa caratteristica in un certo senso la rende superiore a qualsiasi altra vestigia. L'armatura della fenice è inoltre dotata di tre code composte da scaglie che si possono usare come armi da lancio, altra caratteristica più unica che rara.* Fantasma diabolico: Phoenix colpisce il cervello dell'avversario provocando illusioni e incubi che ne debilitano anche il fisico e il cosmo. Con avversari deboli è sufficiente a far vincere a Ikki la battaglia. Di solito viene usato per penetrare nel profondo della mente del nemico.* Ali della fenice: Phoenix crea un potente vento infuocato, seguito da uno o più colpi inferti a distanza o con il pugno. E' un colpo molto potente.Phoenix dimostra inoltre di possedere una grande padronanza della sua energia cosmica, è infatti in grado di far esplodere il suo cosmo ingrandendolo a dismisura fino ad esplodere insieme a lui. Questa tecnica, priva di un nome e simile al Rozan Koryuha di Sirio il Dragone, viene usata da Ikki solo contro Virgo, sconfiggendolo; il Cavaliere della Vergine poi salva Phoenix e sé stesso con l'aiuto del Grande Mur, tornando sulla Terra.
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