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Andrea Amici

About Me

Andrea Amici si è avvicinato alla musica all’età di dieci anni da autodidatta, attratto prima dall’organo, poi dal pianoforte e dalla composizione; dopo varie esperienze trasversali ai vari stili musicali ha affrontato studi veri e propri, prima privatamente, per la composizione, il pianoforte e l’organo, e poi accademici al Conservatorio, dove ha conseguito i diplomi in direzione d’orchestra e musica corale e direzione di coro. Parallelamente si è dedicato agli studi umanistici, laureandosi in lettere classiche, con indirizzo filologico-letterario, e dopo aver vinto il concorso a cattedra ha iniziato a lavorare come docente con contratto a tempo indeterminato.

La sperimentazione e la curiosità per vari campi della creatività e della conoscenza hanno spinto Andrea Amici ad aprire i suoi orizzonti e a superare i limiti dell’inattuabilità immediata di un’idea negli spazii del reale attraverso i computer e l’informatica, che coltiva sin dal 1980: il suo uso del computer consiste nel dare consistenza timbrica a un’idea musicale, attraverso campionatori e sequencer, oppure nel dare visibilità a un’immagine mentale che trova un ostacolo nell’incapacità della mano di concretizzare sino alla fine e nei minimi dettagli l’idea.

Il centro della sperimentazione è comunque la musica, nella quale trovano posto tutte le dimensioni dell’irrealtà e del mistero, della logica e del calcolo, della bellezza e della profondità del pensiero, in una dimensione di inconsapevolezza della creatività artistica, così come mirabilmente l’ha definita Massimo Mila nel suo libro "L’esperienza musicale e l’estetica": un momento nel quale confluiscono inconsapevolmente tutte le esperienze, la psicologia, le tecniche e la cultura, ogni aspetto insomma dell’essere umano e della sua ricchezza interiore, il tutto in una sintesi che trova la sua ragion d’essere nel mistero.

Da questo punto di vista per Andrea Amici la creatività si allontana dal presupposto di un "montaggio" di pattern preesistenti e acquisiti, per allontanarsi sempre verso nuovi e imprevedibili orizzonti, che si aprono man mano che il lavoro procede, in una tensione verso il nuovo, anche a prezzo di un’insicurezza che pervade al momento di accostarsi a un qualcosa di nuovo, dovuta all’assenza di "ricette" precotte e funzionali. E infine, lo stupore nel vedere, a opera conclusa, che le idee si siano misteriosamente incanalate una dietro l’altra verso un progetto finale e un esito che - forse - trascende la persona stessa e la quotidianità.

Andrea Amici è iscritto alla Società Italiana degli Autori e degli Editori (SIAE) in qualità di compositore e pertanto tutte le sue composizioni sono registrate e protette dai diritti internazionali sul copyright.


Il punto di riferimento per conoscere la sua attività è il suo sito:
Musica & Multimedia
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