Beloved X Devil

Layout by CoolChaser .. IO SONO MORTO, E PER QUESTO CHE ORA SONO LA MORTE, SONO IL MALE, SONO LA FINE DEL PRESENTE ED IL PRELUDIO DEL FUTURO, SONO IL CHAOS, SONO LA DISTRUZIONE, SONO IL DISORDINE, SONO IL TUO DIO E MI DEVI ADORATE, PROSTATI AI MIEI PIEDI E PREGA, ADORAMI ED IO TI DISTRUGGERO', PIEGHERO' LA TUA MENTE, ANNULLERO' LA TUA VOLONTA',STRAZIERO' IL TUO CORPO, LO SMEMBRERO' E QUANDO AVRO' FINITO, FINALMENTE SARAI SALVO.____________________________AMEN ..Nel 1987 mi sono accorte dell'esistenza del Punk, un nome, una parola che spesso viene, per errore, legata ad un genere musicale. Anche se esiste un modo di suonare che segue il movimento Punk non per questo ne è legato in tutte le sue forme. Punk vuol dire molte cose correlate alla vita quotidiana, alla classe sociale di nascita ed alla politica. Nel 87, quando mi sono reso conto di essere figlio di lavoratori, di essere povero e di non avere sicuramente un futuro gioioso ho capito che questa era la mia strada. Come me anche altri ragazzi con cui scambiavo opinioni ed idee considerarono di essere dei punk, perchè tutti eravamo parte della "classe operaia" e non godevamo di nessun privilegio, anzi, probabilmente eravamo anche ragazzini di seconda classe. Da li a poco abbiamo creato il nostro look e forgiato la nostra ideologia politica assolutamente "fedele alla linea" ed estremamente "integralista" e quindi legati all'anarchia ed al comunismo più estremo, fuori dalle logiche di partito. Il look era fatto in casa, magliette svarechinate, giacche prese dal armadio dei padri, maglioni infeltriti, pantaloni aderenti consunti e strappati, anfibi dell'esercito e tutto chiaramente a "low cost". Non avevamo soldi, non frequentavamo ne locali ne bar e sicuramente non bevevamo l'aperitivo con oliva alle ore 19.30 dei sabato pomeriggio; eravamo incazzati neri ed odiavamo la borghesia, l'imperialismo, il militarismo e la chiesa; avevamo la coscienza di classe e non ci accomunavamo a persone di ceti sociali agiati e tanto meno accettavamo infiltrati tra di noi. A quei tempi essere punk era veramente dura, la gente non era pronta ed incutevi l'odio, portare una creata era difficile e spesso si rischiava di essere picchiati se non peggio; ora invece è tutto accettato, omologato, revisionato e reso commerciale. Anche il punk a fatto questa fine e io combatto questa nuova visione, reso fruibile a tutti, borghesi punk, ricchi punk, miliardari punk, gente che dice "ora che sono adolescente faccio il punk che poi dovrò andare all'università per poi trovare una sedia in banca dove sedermi con la mia camicia bianca e la mia panza di merda. Io non posso tollerare questo nuovo mondo, sono una persona rovinata a vita, la mia mente è stata violentata centinaia di volte dal sistema, dai preti, dal perbenismo, dalla povertà, dalla fatica del lavoro, dalla cultura retrograda che ci chiude all'interno di classi e caste. Ora sono un mostro, coperto di tatuaggi che mi possiedono e mi distruggono; non ho voluto averli, sono loro che mi hanno cercato. E a me chi mi ripagherà di tutto questo? di tutto questo dolore? nessuno la mia mente resterà devastata e l'unica cosa che mi trattiene dalla violenza estrema o il suicidio è l'odio che mi alimenta contro tutto e tutti; anche se tutta la popolazione del mondo cadesse in un baratro infuocato non me ne fregherebbe un cazzo, e poi l'anima non è eterna? e quindi chi se ne frega se qualcuno muore!! LIVE FAST, DIE!!!!!!!!!!!!!!