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“C'erano una volta un re e una regina che vivevano in bellissimo castello...”, è questo l'incipit che fa sognare i bambini, ma per i ragazzi un po' più grandi che non credono ormai da tempo alle fiabe e alle favole, l'incipit che li farebbe sognare è quello di un diario: “C'era una volta Idea Due...” Idea Due è uno schooner di circa 24 metri che da più di vent'anni naviga per i mari del globo portando con sé le storie di circa 40.000 ragazzi che dal primo all'ultimo ricordano ogni passo lasciato su di essa, riempiendosi ogni volta dalla voglia di risalirci e consapevoli del fatto di essere parte delle delle 180.000 miglia che Idea Due ha percorso con loro sotto la guida del severo ma buon Comandante Lele Coluccia, che tratta la sua goletta come una signora, e di conseguenza i suoi giovani nutrono tale rispetto e adorazione verso di essa che Idea Due ha ormai un'anima, l'anima della Signora dei mari. Gli anni passano, ma per lei sembra che il tempo si sia fermato, al giorno del suo primo varo, non è cambiata per nulla, è sempre bella e giovane, e eterna come una dea. Impeccabile. Sembra appena nata e nonostante il peso di quelle 180.000 miglia scavalca i mari senza respiri pesanti e si muove sinuosamente mostrando ad ogni ondeggiare la sua storia e la sua dolcezza. Tante sono state le rotte di Idea Due, ovviamente non tutte citabili, ma memorabili sono state le due esperienze oltre oceano ossia la partecipazione alle “Colombiadi” del 1992 in cui ricorrevano i festeggiamenti del Cinquecentenario della Scoperta dell'America e la “Regata del Millennio” del 2000, in cui questa splendida goletta ha per la seconda volta puntato la sua prua verso l'america Sin dall'anno della sua nascita (1986) si è distinta tra le altre imbarcazioni per la capienza e l'avanzata tecnologia diventando subito la prima nave scuola (a vela) degli istituti nautici del salento e non, dando così la possibilità ai giovani amanti del mare di formarsi nell'ambito nautico. È stata quindi da subito la goletta dei ragazzi,questi ultimi infatti sono stati il filo conduttore di quasi tutti i viaggi fin'ora svolti. Tra il 1996 e il 1997 in occasione del G7 l'equipaggio di Idea Due raccoglieva adolescenti che venivano da ogni sponda del Mediterraneo ( Francia, Spagna, Marocco, Egitto, Albania, Croazia e Italia ) e insieme a loro ha portato a Lione il messaggio dei “Piccoli della Terra”, un documento che il Presidente della Repubblica Scalfaro definì “un messaggio di pace e di speranza per l'edificazione di una società fondata sul rispetto dei valori umani”. E fra tutti questi giri del Mediterraneo non poteva lasciarsi scappare l'occasione di fare la sua parte e contribuire a segnare un pezzo di storia dei Giochi del Mediterraneo, occasione il cui, sempre affiancata da una team di ragazzi si è recata ad Agde per “prendere il testimone” ossia l'anfora simbolo dei giochi e portarla in Italia, a Bari, la città che ospitò l'edizione del 1997, in cui la cerimonia di apertura cominciava con l'arrivo della nostra signora Idea Due e la consegna dell'anfora alla campionessa olimpica Sara Simeoni. Nel 2007 sempre all'insegna dei giovani ha partecipato alla Tall Ships Races mettendosi in competizione con le più prestigiose imbarcazioni mondiali, dal celeberrimo Vespucci sino alle più avvincenti imbarcazioni che avevano con loro equipaggi davvero competitivi e preparati, e grazie alla forza dei giovani e del severo comandante Lele, Idea Due ha saputo anche questa volta stupire tutti, lo stesso equipaggio, diventando la protagonista per il primo tratto della competizione Alicante-Barcellona, poiché si è aggiudicata il primo gradino del podio vincendo su tutte le imbarcazioni del mondo. Idea Due si è anche impegnata a salvaguardare il mare, colui che le da la possibilità di esistere, ed è per questo che nei vari anni ha aiutato gli studiosi del mare nelle loro analisi del Mediterraneo e del Mar Nero portando con sé anche ricercatori Americani. Nei suoi innumerevoli viaggi tra il Salento, la Grecia e l'Albania, l'altruismo non l'ha mai abbandonata e così, ha ricevuto nel 1991 il soprannome “Colomba Bianca” per il grande aiuto che ha portato al popolo albanese. Ha procurato medicinali e cibo ma soprattutto oltre a curare il male fisico e saziare la fame ha alleviato i dolori dell'anima e colmato la fame del sapere del popolo albanese che non aveva notizie dei propri parenti e concittadini che erano in Italia e viceversa. Veramente tante sono state le occasioni in cui Idea Due e il Comandante hanno insegnato ai ragazzi l'amore per il mare e l'amore per se stessi e la propria vita. E ora a dispetto del Com.te Lele che tempo fa ha detto “e io che volevo chiuder baracca”, la Signora Idea Due si prepara al futuro con alcuni progetti che per ora sono solo carta, ma dato che Idea Due è giovane, forte e orgogliosamente salentina, come l'otrantina leggendaria Idrusa (il personaggio di Maria Corti) troverà la forza e il coraggio di acchiappare i suoi sogni. E finchè ci saranno i giovani che amano il mare, a issare le sue vele, esisterà ancora quel diario che sulla copertina porta scritto “C'era una volta Idea Due...” e che in basso a destra prosegue: “...e c'è ancora.”

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