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Da Wikipedia:
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Nati verso la metà degli anni '60, dopo alcune esibizioni dal vivo riescono
a partecipare al Torneo nazionale Rapallo Davoli e ad ottenere un contratto
discografico con la CAR Juke Box (la casa discografica di Carlo Alberto Rossi
per cui incidono anche Le Orme) e debuttano nel 1971, con il primo 45 giri
Amico mio/Dimenticare, che risente ancora delle sonorità psichedeliche degli
anni '60 (è sempre costante l'utilizzo dell'organo Hammond).
Nel 1972 incidono il loro primo ed ultimo LP dal titolo Noi: i Santoni,
contenente nove canzoni (1-Quelli come noi, 2-Ma ci sarà , 3-Forse un sogno,
4-Continuare dimenticando, 5-La terra del sole, 6-Che farei, 7-L'uomo sbagliato,
8-Verità , 9-Ancora niente); dall'album viene estratto un secondo 45 giri
Che farei/Quelli come noi.
Nell'LP il gruppo si accosta maggiormente ad un rock che in Europa, più che in Italia,
stava conquistando molti consensi, quel rock progressivo che conta tra i suoi maggiori esponenti formazioni italiane come la Premiata Forneria Marconi e il Banco del Mutuo Soccorso.
Le canzoni sono tutte firmate da Mosti, Prussi e Rondelli.
Dopo una serie di concerti e di partecipazioni a festival pop, il gruppo si scioglie
nel 1974.
Lo stile della band si contraddistingue per l'utilizzo costante dei fiati
(sassofono tenore, contralto e flauto traverso) fortemente influenzati dallo stile di
Ian Anderson dei Jethro Tull.
Il LP è stato ristampato in formato CD nel 1995 dalla Mellow Record, e nel 2001
dalla Akarma, dando per la prima volta visibilità internazionale al gruppo:
l'ultima ristampa ha riscontrato un buon successo in Giappone e in Nord Europa, oltre
che tra gli appassionati italiani di Progressive Rock.
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Biografia:
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I Santoni nascono a Firenze nella seconda metà degli anni ’60 e sono uno
dei gruppi precursori del rock progressivo italiano. Dopo i primi anni di esibizioni
e di assestamento alla formazione, ottengono un contratto discografico con la
prestigiosa CAR Juke Box di Milano, che conta tra i suoi artisti Le Orme e I Nuovi Angeli.
Il 1971 è l’ anno della prima incisione: il 45 giri "Amico mio"/"Dimenticare".
Risente delle sonorità degli anni sessanta, cioè un rock psidelico caratterizzato dal
suono dell’ Hammond, suonato da Bruno Mosti che è anche il cantante.
La sessione di fiati del gruppo è di notevole spessore; flauto traverso, sax tenore e contralto, suonati da Franco Bettazzi e Giorgio Gorini. Il suono del flauto è soggetto
all’ influenza di Ian Anderson. Questo 45 giri è pressochè introvabile oggi, poichè
non entrò nella grande distribuzione e non è mai stato ristampato. Le copie
esistenti sono gelosamente custodite dagli appassionati del genere. Nel 1972
I Santoni incidono il loro LP "Noi I Santoni", dal quale viene estratto un secondo
45 giri con le canzoni "Che farei/Quelli come noi". Adesso la band si accosta
decisamente al progressive rock mantenendo comunque le stesse sonorità e
uno stile marcatamente flower come si può vedere nelle foto.
Le canzoni sono scritte da Mosti, Rondelli, Prussi. In questo LP il bassista
Giovanni Rondelli suona la chitarra nel brano "Quelli come noi" ,
il batterista Fabrizio Prussi canta "Continuare dimenticando" e il flautista Giorgio
Gorini canta "L'uomo sbagliato". Il LP che non riscontrò grande successo discografico,
portò comunque il gruppo in tour in Italia, in locali prestigiosi come "La Bussola"
e "La Capannina di Franceschi", duettando spesso e volentieri con artisti giÃ
affermati del calibro di Tullio De Piscopo e Ornella Vanoni solo per citare due nomi.
Dopo il successo tra il pubblico italiano la band espatriò in Svizzera e Francia.
A Parigi si esibì in più occasioni al "REX", il più importante auditorium di allora
e al mitico "Mulin Rouge". Il valore discografico del gruppo e dell' album è stato riconosciuto solo molto più tardi, quando prima la Mellow Record (1995) e poi
la Akarma (2001) lo hanno ristampato in CD. Sfruttando i vantaggi derivanti dal web, questo album è stato distribuito in tutto il mondo trovando gran successo in nazioni
come il Giappone (ma non solo), dove anche i più giovani sono attenti al rock prog
italiano di quel periodo fortunato ma purtroppo sottovalutato in Italia.
Curiosità : il singolo "Amico mio" fu in ballottaggio fino all’ultimo per divenire il
"Disco per l’ estate 1971", che invece fu "Donna Felicità " dei Nuovi Angeli, sempre
della stessa etichetta. I Santoni si sciolsero nel 1974.Â