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Tori Amos è figlia di un pastore metodista e di un’indiana cherokee. Inizia a suonare il piano a soli due anni e a 5 anni la bambina vince una borsa di studio in uno dei conservatori più prestigiosi d’America, il Peabody Conservatory di Baltimora. Tuttavia il conflitto con il classicismo del conservatorio e con i rigidi ideali della famiglia nasce dopo pochi anni dal suo ingresso nella scuola: Myra Ellen Amos (questo il suo vero nome) era diventata una ribelle che preferiva improvvisare al piano le canzoni dei suoi miti:Led Zeppelin, The Doors, Elton John, Jimi Hendrix per citarne alcuni, piuttosto che eseguire a memoria le sonate di Beethoven. Andando avanti col tempo Tori Amos (il soprannome Tori le verrà dato da un amico) inizia ad esibirsi in vari pub e ad inseguire il successo trasferendosi a Los Angeles. È proprio qui che dopo un suo concerto viene stuprata, avvenimento che la segnò profondamente. A fine anni ’80 la Atlantic finalmente la nota e le fa incidere con il suo gruppo "Y Kant Tori Read" (che vedeva tra gli altri anche la presenza di Matt Sorum, futuro batterista dei Guns N’ Roses) l’omonimo album nell ’88, questo album caratterizzato da sonorità Hard-Rock fu un enorme flop che spinse l’Atlantic ad "esiliare" l’artista temporaneamente nel Regno Unito in piccole collaborazioni, ma la Amos non si diede per vinta, ritornò al suo primo amore e cioè la canzone d’autore e diede vita a "Little Earthquakes", che venne pubblicato nel 1992. Il risultato fu molto buono con 500000 copie vendute negli States. In quest’album ricorrono tutti i temi principali della crescita della Amos: il difficile rapporto con la religione, e di conseguenza con il padre prete, il suo femminismo, la vicenda dello stupro, la guerra agli stereotipi. Il pianoforte è impiegato in tutte le canzoni, gli acuti strazianti sottolineano ancora di più la rabbia e il dolore della cantante. Il rapporto con il suo strumento diventa tra l’altro famoso grazie alla postura che assume solitamente mentre lo suona nei suoi concerti dal vivo: a gambe divaricate e la testa china indietro, quasi come se stesse avendo un rapporto sessuale. Il 1994 è l’anno della rivelazione per Tori Amos: il suo secondo album "Under The Pink" la consacra come una delle figure femminili principali della musica rock degli anni ’90. Il nuovo album, lanciato dal singolo "Cornflake Girl", vende oltre tre milioni di copie nel mondo. La cantautrice si concentra nuovamente nel conflitto Chiesa-Libertà nella canzone "God", ma questa volta sposta la sua attenzione sull’animo femminile, sulle relazioni che intercorrono tra le donne. Protagoniste di quest’album diventano quindi le figure femminili. Nel 1996 Tori Amos incide in Irlanda "Boys for Pele", chiamato così in onore della dea hawaiana del fuoco. Nelle 18 tracce che costituiscono l’album, l’artista suona, oltre che il suo fedele pianoforte Bosendorfer, il clavicembalo. Due anni più tardi la cantautrice del North Carolina pubblica "From the choirgirl hotel", un album concepito dopo un aborto naturale, episodio vissuto in maniera sentitamente drammatica da Tori Amos come ci fa capire nel brano rock di apertura "Spark". In questo album la Amos affronta nuove sonorità completamente differenti dalle sue opere precedenti, come si può ascoltare in "Raspberry Swirl", nella quale il pianoforte diventa addirittura uno strumento con cui suonare musica dance. Solo un anno dopo assistiamo alla pubblicazione di "To Venus and back", un doppio album comprendente una strepitosa performance dal vivo. Il disco inedito può essere considerata come la naturale evoluzione di "From the Choirgirl Hotel": l’utilizzo innovativo dell’elettronica rende totalmente nuovo il sound di Tori, permettendole di esprimere ulteriori sfaccettature della sua anima poliedrica. Nel 2001 la dea del rock (così la chiamano i suoi fan) si cimenta in un’opera ambiziosa: "Strange little girls", un album composto di sole cover, 12 in totale. Le canzoni originali erano tutte cantate da uomini e trattano tutte lo stesso argomento: le donne. La Amos dà un’interpretazione completamente diversa di ogni canzone e così 12 strane piccole ragazze (anzi 13, due sono gemelle) prendono vita; canzoni come quelle di Neil Young, degli Stranglers, di Tom Waits, di Eminem, degli Slayer e dei Beatles vengono completamente stravolte dalla cantautrice che questa volta suona oltre il pianoforte, il piano elettrico wurlitzer. Da questo momento, dopo vari problemi con la Atlantic, Tori decide di passare alla casa discografica Epic. Per la Atlantic pubblicherà nel 2003 "Tales of a librarian", un’"antologia musicale" come lo definisce l’artista stessa, ossia un album con una raccolta dei suoi successi. Il passaggio alla Epic è segnato dall’album "Scarlet’s Walk". Così, dopo un matrimonio con il suo tecnico del suono Mark Hawley e l’inizio di una gravidanza, Tori Amos compone nel 2002 "Scarlet’s Walk", un album romanzato che narra le vicende appunto di Scarlet (Rossella, in onore di Rossella O’Hara del romanzo Via col vento). Un album molto più tranquillo rispetto agli altri, un album in cui la cantautrice di Newton si immedesima completamente in Scarlet raccontandone le vicende, un album politico (Tori Amos si dichiarò sinceramente colpita dagli avvenimenti dell’11 settembre 2001), un album che tratta, come di consueto, la religione. Tre anni dopo, in seguito alla nascita della figlia Natashya, Tori Amos pubblica "The Beekeeper", nel quale vengono affrontati molteplici argomenti che l’artista racchiude in piccoli nuclei tematici, appunti simili alle celle di un favo. In quest’album è presente anche un duetto con il cantautore irlandese Damien Rice. "The Beekeeper", a detta di Tori Amos, è il frutto di enormi cambiamenti nella sua vita privata (la nascita della figlia) e di una maggiore pace con sé stessa e col passato non sempre felice. "The Beekeeper" presenta brani più orecchiabili e radiofonici, senza necessariamente sentire una mancanza di qualità. Argomento particolarmente importante dell’album è la religione, soprattutto la questione delle due Marie e la concezione limitata che si ha di queste due figure. È stato pubblicato lo scorso 1 maggio 2007 l’album, registrato in Cornovaglia come il precedente, "American Doll Posse". Secondo le dichiarazioni della cantante stessa e della casa discografica, il nuovo album di Tori, coprodotto dalla poetessa americana Erzsebet Beck, si presenta con un stampo fortemente rock, presentando melodie più forti e meno soft. Affronta come sempre temi forti come la religione e la politica.

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Member Since: 27/03/2008
Band Website: www.toriamos.com
Band Members: Tori Amos: Vocals & Bosendorfer
Record Label: Epic
Type of Label: Major

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