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Autobiografia non autorizzataPoeta diplomato (alle industriali), grafomane in perenne crisi di ispirazione, Giuseppe Mereu nasce a Cagliari all’una esatta di una notte tempestosa di trentuno anni fa, mantenendo fede sin dall’inizio alla sua fama di gran rompicoglioni. Un parto difficile, si narra, reso tale soprattutto dalla vena polemica del nascituro che in quel momento non sembrò trovare niente di meglio da fare che mettersi ad abbarrosare con il ginecologo relativamente alle modalità in cui avrebbe dovuto essere messo al mondo, pur sapendo di avere torto marcio. Della sua infanzia trascorsa a Decimomannu si raccontano numerosi episodi al limite della leggenda metropolitana, raccolti in testi apocrifi tramandati a memoria dall’onnipotente mamma praticamente a chiunque, con l’aggiunta ogni volta di particolari inediti e sempre più inverosimili volti a trasfigurare l’immagine dell’amato figlio, facendolo passare talvolta per una semidivinità e tal altra per un perfetto idiota. Di certo c’è che sin da bambino mostra un’attitudine da stronzetto presuntuoso e impertinente che lo porta a scontrarsi continuamente con chiunque, oltre ad una naturale avversione per l’autorità costituita che all’epoca si manifesta soprattutto nei rapporti conflittuali con gli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado. In seconda o in terza media si rompe un dente davanti; si sospetta non si tratti di un incidente.
All’età di quattordici anni si trasferisce con la famiglia a Settimo San Pietro, paese che nell’arco degli anni imparerà ad odiare visceralmente (soprattutto quando qualche testa di cazzo, pochi mesi fa, gli ha avvelenato una gatta). La casa è verso l’uscita del paese, non del tutto fuori ma abbastanza da permettergli di affermare: “Io abito in campagna†con il tono che userebbe una star di Hollywood che ha appena acquistato una villa nobiliare nel Chianti. Durante le scuole superiori, che frequenta a Monserrato, comincia a scrivere le prime poesie per puro spirito di imitazione del fraterno amico Simone Ruggeri, con il quale peraltro dà vita ad un bizzarro sodalizio fumettistico che porterà ai due qualche soddisfazione in campo nazionale subito disconosciuta. Qualcosa di analogo capiterà negli anni a venire con la poesia, prima di decidere una volta per tutte di non partecipare più ai premi letterari, dei quali ora come ora non gli può proprio fregare di meno. Conseguito senza particolari difficoltà il diploma di perito informatico, dà sfogo alla sua presunzione iscrivendosi alla facoltà di Matematica dell’Università di Cagliari e riuscendo nella non facile impresa di superare un esame. In tre anni. Con il minimo dei voti. Scaduta ogni dilazione possibile ed immaginabile, arriva il momento del servizio civile, dieci durissimi mesi trascorsi incatenato in una soffitta della Biblioteca Universitaria a vergare finti manoscritti medievali con una penna Bic, poi spacciati per autentici a studenti e studiosi.
Nel frattempo sono ricominciate le peregrinazioni, che lo portano a trasferirsi nuovamente a Decimomannu per poi tornare a Settimo di lì a qualche anno. Terminato il servizio civile, precipita in una fase indistinta dalla quale uscirà alcuni anni più tardi quando, con uno scatto improvviso ed inaspettato (e grazie alla paziente insistenza di un amico), deciderà di punto in bianco di essere un giornalista. In tutto questo, la poesia sarà una presenza per nulla costante nella sua vita, tra progetti intrapresi con ambizioni esagerate ed abortiti prima che vedessero la luce e lunghi periodi di inattività pressoché totale. Oggi, Giuseppe Mereu è un trentenne splendidamente sopravvissuto, che è riuscito a ritagliarsi uno spazio dignitoso nell’informazione politica regionale e persino a guadagnarcisi da vivere e che ha ripreso a dedicarsi alle sue poesie con un minimo di continuità , seppure tra gli alti e bassi che sempre lo contraddistinguono. Velleità artistiche, scarso impegno, manie di protagonismo, agitazioni underground intestinali e tendenza allo scazzo sono le caratteristiche che lo hanno convinto a sbarcare su MySpace con le sue poesie, certo di trovarvi l’ambiente ideale per non migliorarsi neppure un pochino ma per contribuire ad abbassare il livello medio generale e così non sentirsi fuori posto.
Il mio blog ufficiale è su http://giuseppemereu.blogspot.com